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  1. #29311
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Aumento dell'inflazione, il momento del bivio per le banche centrali si avvicina:

    Borse appese all’inflazione Usa. Tassi in calo nell'''asta BoT - Il Sole 24 ORE

    Se supererà il target del 2% saranno costretti a scegliere: o rivedere la propria policy e convivere con un'inflazione elevata, oppure restringere l'offerta di moneta strangolando sul nascere la ripresa. In ogni caso, non sarà una scelta indolore.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  2. #29312
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    Aumento dell'inflazione, il momento del bivio per le banche centrali si avvicina:

    Borse appese all’inflazione Usa. Tassi in calo nell'''asta BoT - Il Sole 24 ORE

    Se supererà il target del 2% saranno costretti a scegliere: o rivedere la propria policy e convivere con un'inflazione elevata, oppure restringere l'offerta di moneta strangolando sul nascere la ripresa. In ogni caso, non sarà una scelta indolore.
    Io dico che sparissero i tassi negativi ieri potremmo avere solo "sorprese" positive.
    Certo... Non devono diventare il +10%...
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    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  3. #29313
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    Aumento dell'inflazione, il momento del bivio per le banche centrali si avvicina:

    Borse appese all’inflazione Usa. Tassi in calo nell'''asta BoT - Il Sole 24 ORE

    Se supererà il target del 2% saranno costretti a scegliere: o rivedere la propria policy e convivere con un'inflazione elevata, oppure restringere l'offerta di moneta strangolando sul nascere la ripresa. In ogni caso, non sarà una scelta indolore.
    Per ora si tratta solo di un rimbalzo dei settori più colpiti dalla pandemia (trasporti, alberghi, energia ecc.) con la ripresa della domanda e una offerta ancora in assestamento, oltre ad alcuni colli di bottiglia nel commercio internazionale già descritti più volte da Verza, che riguardano soprattutto i semiconduttori ma non solo. Inflazione strutturale prodotta internamente per ora non se ne vede.

    I confronti anno su anno sono molto distorti dai dati anomali dello scorso aprile (ricordiamo il prezzo del petrolio WTI negativo?) quindi ci vuole molta cautela nell'analizzare questi dati.

    L'obiettivo delle banche centrali è tenere l'inflazione al 2% nel medio termine, non mese per mese, quindi le fluttuazioni temporanee vanno ignorate. Altrimenti facciamo come nel 2011 quando la BCE reagì in maniera esagerata al primo rialzo dei prezzi (dovuto a fattori transitori) salvo dover cambiare totalmente rotta dopo 6 mesi.
    Questa volta sia la FED sia la BCE sembrano intenzionate ad agire in maniera molto graduale e fanno bene così.
    Ultima modifica di snowaholic; 12/05/2021 alle 16:45

  4. #29314
    Vento moderato L'avatar di Gianni78ba
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Per ora si tratta solo di un rimbalzo dei settori più colpiti dalla pandemia (trasporti, alberghi, energia ecc.) con la ripresa della domanda e una offerta ancora in assestamento, oltre ad alcuni colli di bottiglia nel commercio internazionale già descritti più volte da Verza, che riguardano soprattutto i semiconduttori ma non solo. Inflazione strutturale prodotta internamente per ora non se ne vede.

    I confronti anno su anno sono molto distorti dai dati anomali dello scorso aprile (ricordiamo il prezzo del petrolio WTI negativo?) quindi ci vuole molta cautela nell'analizzare questi dati.

    L'obiettivo delle banche centrali è tenere l'inflazione al 2% nel medio termine, non mese per mese, quindi le fluttuazioni temporanee vanno ignorate. Altrimenti facciamo come nel 2011 quando la BCE reagì in maniera esagerata al primo rialzo dei prezzi (dovuto a fattori transitori) salvo dover cambiare totalmente rotta dopo 6 mesi.
    Questa volta sia la FED sia la BCE sembrano intenzionate ad agire in maniera molto graduale e fanno bene così.
    U.S. Job Openings Reach Record as Hiring Slows - WSJ
    questo potrebbe essere un fattore temporaneo da tenere conto

  5. #29315
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Per ora si tratta solo di un rimbalzo dei settori più colpiti dalla pandemia (trasporti, alberghi, energia ecc.) con la ripresa della domanda e una offerta ancora in assestamento, oltre ad alcuni colli di bottiglia nel commercio internazionale già descritti più volte da Verza, che riguardano soprattutto i semiconduttori ma non solo. Inflazione strutturale prodotta internamente per ora non se ne vede.

    I confronti anno su anno sono molto distorti dai dati anomali dello scorso aprile (ricordiamo il prezzo del petrolio WTI negativo?) quindi ci vuole molta cautela nell'analizzare questi dati.

    L'obiettivo delle banche centrali è tenere l'inflazione al 2% nel medio termine, non mese per mese, quindi le fluttuazioni temporanee vanno ignorate. Altrimenti facciamo come nel 2011 quando la BCE reagì in maniera esagerata al primo rialzo dei prezzi (dovuto a fattori transitori) salvo dover cambiare totalmente rotta dopo 6 mesi.
    Questa volta sia la FED sia la BCE sembrano intenzionate ad agire in maniera molto graduale e fanno bene così.
    Personalmente ritengo che data l'immensa mole degli stimoli e dei sostegni al reddito erogati durante la pandemia, sia quasi inevitabile aspettarsi una ripresa dell'inflazione abbastanza marcata nei prossimi mesi, quando con le riaperture e il graduale ritorno alla normalità i consumi torneranno a salire.

    Non capisco cosa tu intenda con inflazione strutturale prodotta internamente, tuttavia il concetto chiave secondo me è che l'aumento della domanda di beni nei prossimi mesi (stante la congiuntura appena descritta) sarà tale che la crescita della produzione farà fatica a "tenergli testa", da cui l'inflazione che ne deriva inevitabilmente.

    Bisogna capire cosa si intende per medio termine, tuttavia secondo me questa crescita dell'inflazione legata al rimbalzo dei prossimi mesi potrebbe andare avanti per un po'. Non ho la sfera di cristallo (e ci mancherebbe), ma non penso sia da escludere un superamento del 2%.

    Come ho ribadito anche altrove, secondo me la BCE e la FED andranno almeno in parte a rivedere il proprio obiettivo-target del 2%, consentendo degli sforamenti, poichè - come hai sottolineato - se già la stretta monetaria attuata nel 2011 creò parecchi problemi, figuriamoci quanto potrebbe crearne ora che il livello dei debiti pubblici è cresciuto ulteriormente e le prospettive economiche dei singoli paesi non sono molto migliori.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  6. #29316
    Vento forte L'avatar di verza81
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Per ora si tratta solo di un rimbalzo dei settori più colpiti dalla pandemia (trasporti, alberghi, energia ecc.) con la ripresa della domanda e una offerta ancora in assestamento, oltre ad alcuni colli di bottiglia nel commercio internazionale già descritti più volte da Verza, che riguardano soprattutto i semiconduttori ma non solo. Inflazione strutturale prodotta internamente per ora non se ne vede.

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    L'obiettivo delle banche centrali è tenere l'inflazione al 2% nel medio termine, non mese per mese, quindi le fluttuazioni temporanee vanno ignorate. Altrimenti facciamo come nel 2011 quando la BCE reagì in maniera esagerata al primo rialzo dei prezzi (dovuto a fattori transitori) salvo dover cambiare totalmente rotta dopo 6 mesi.
    Questa volta sia la FED sia la BCE sembrano intenzionate ad agire in maniera molto graduale e fanno bene così.
    Aggiungo il legno, un +40% dal nulla è sempre meno reperibile, tutto in Cina..


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  7. #29317
    Vento moderato L'avatar di Gianni78ba
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    Personalmente ritengo che data l'immensa mole degli stimoli e dei sostegni al reddito erogati durante la pandemia, sia quasi inevitabile aspettarsi una ripresa dell'inflazione abbastanza marcata nei prossimi mesi, quando con le riaperture e il graduale ritorno alla normalità i consumi torneranno a salire.

    Non capisco cosa tu intenda con inflazione strutturale prodotta internamente, tuttavia il concetto chiave secondo me è che l'aumento della domanda di beni nei prossimi mesi (stante la congiuntura appena descritta) sarà tale che la crescita della produzione farà fatica a "tenergli testa", da cui l'inflazione che ne deriva inevitabilmente.

    Bisogna capire cosa si intende per medio termine, tuttavia secondo me questa crescita dell'inflazione legata al rimbalzo dei prossimi mesi potrebbe andare avanti per un po'. Non ho la sfera di cristallo (e ci mancherebbe), ma non penso sia da escludere un superamento del 2%.

    Come ho ribadito anche altrove, secondo me la BCE e la FED andranno almeno in parte a rivedere il proprio obiettivo-target del 2%, consentendo degli sforamenti, poichè - come hai sottolineato - se già la stretta monetaria attuata nel 2011 creò parecchi problemi, figuriamoci quanto potrebbe crearne ora che il livello dei debiti pubblici è cresciuto ulteriormente e le prospettive economiche dei singoli paesi non sono molto migliori.
    La Fed l'anno scorso ha dichiarato che il target del 2% è da prendere con le molle e siccome sono anni che si è rimasti ben al di sotto verrà consentito che la soglia sia superata per periodi in realtà non determinati a priori onde favorire l'occupazione in particolare dei gruppi sociali svantaggiati. E questa dichiarazione è stata fatta sulla scorta della consapevolezza dell'esistenza di una "riserva produttiva" mondiale enorme. Al riguardo sono disponibili dati su internet.
    A meno di decisioni autarchiche stile Mussolini da parte degli stati occidentali difficilmente si andrà in surriscaldamento causa spinta della domanda.
    Il legno è in bolla molto probabilmente, i futures sul timber sono schizzati mostruosamente, si sono messi nel taschino pure bitcoin.

    Leggete anche questo
    Record Surge in Used-Car Prices Is Key Culprit in Inflation Jump

    Bloomberg - Are you a robot?

    Riguardo la correzione sull'indice americano sp500, questa era comunque dovuta rispetto ai posizionamenti monetari. Non escludibile si riparta da questo punto.
    L'europa ha comunque risposto in modo diverso.
    Poi come al solito sui mercati tutto può succedere.
    Ultima modifica di Gianni78ba; 13/05/2021 alle 07:02

  8. #29318
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    Personalmente ritengo che data l'immensa mole degli stimoli e dei sostegni al reddito erogati durante la pandemia, sia quasi inevitabile aspettarsi una ripresa dell'inflazione abbastanza marcata nei prossimi mesi, quando con le riaperture e il graduale ritorno alla normalità i consumi torneranno a salire.

    Non capisco cosa tu intenda con inflazione strutturale prodotta internamente, tuttavia il concetto chiave secondo me è che l'aumento della domanda di beni nei prossimi mesi (stante la congiuntura appena descritta) sarà tale che la crescita della produzione farà fatica a "tenergli testa", da cui l'inflazione che ne deriva inevitabilmente.

    Bisogna capire cosa si intende per medio termine, tuttavia secondo me questa crescita dell'inflazione legata al rimbalzo dei prossimi mesi potrebbe andare avanti per un po'. Non ho la sfera di cristallo (e ci mancherebbe), ma non penso sia da escludere un superamento del 2%.

    Come ho ribadito anche altrove, secondo me la BCE e la FED andranno almeno in parte a rivedere il proprio obiettivo-target del 2%, consentendo degli sforamenti, poichè - come hai sottolineato - se già la stretta monetaria attuata nel 2011 creò parecchi problemi, figuriamoci quanto potrebbe crearne ora che il livello dei debiti pubblici è cresciuto ulteriormente e le prospettive economiche dei singoli paesi non sono molto migliori.
    Negli USA potrebbe anche essere, visto che i sostegni al reddito erogati sono enormemente superiori a quelli europei. Dipende tutto da quanto questo stimolo fiscale si tradurrà in domanda reale in tempi rapidi e quanto invece verrà spalmato nel tempo, oltre alla capacità del sistema produttivo di adeguare la domanda favorendo quindi una ripresa anche degli investimenti.
    In Europa la situazione è molto diversa, lo stimolo ha principalmente compensato le perdite dovute alla pandemia senza produrre un aumento di reddito disponibile.

    Per inflazione strutturale prodotta internamente (non un termine tecnico in effetti ) intendo inflazione non importata e originata da uno squilibrio strutturale tra domanda e offerta, o se preferisci una inflazione con una base ampia che coinvolga anche prezzi non volatili. Se il petrolio aumenta da 20 a 60 dollari al barile ovviamente produce inflazione anche in Italia, che in parte si propagherà anche ad altri settori, ma è un fattore transitorio e decisamente non replicabile nei prossimi mesi/anni, I biglietti del treno sono aumentati a causa delle capienze ridotte e di una ripresa della domanda, ma una volta venuti meno i vincoli probabilmente scenderanno.


    Finché l'aumento di prezzi non si trasmette ai salari (con un aumento superiore a quello della produttività e dell'inflazione stessa) non avrai mai un aumento strutturale del tasso di inflazione, quando un numero ristretto di beni/servizi aumenta di prezzo è principalmente una variazione di prezzi relativi, che stimolerà investimenti in quel settore (aumentando l'offerta) e scoraggerà la domanda in quello stesso settore. Molte aziende devono risanare il debito accumulato nella pandemia, difficilmente un aumento di prezzi produrrà maggiori salari.

    Medio termine di solito si intende 2-3 anni (ma non c'è una definizione precisa) se l'inflazione cresce dell'1% poi del 3% poi del 2% sei perfettamente in linea con l'obiettivo. Un anno di inflazione sopra il target non è un dramma se è prodotta da fattori non ripetibili e quindi non diventa strutturale. Nel 2011 abbiamo toccato il 3% ma le cause di questo aumento avevano effetti tendenzialmente temporanei (petrolio) o addirittura deflazionistici (come gli aumenti IVA) e quindi era prevedibile un rientro di quella fase di inflazione anche senza cambiamenti di politica monetaria.


    Non credo a cambiamenti importanti del target, al massimo la BCE potrebbe spostarlo ad un 2% esplicitamente simmetrico.
    Ultima modifica di snowaholic; 13/05/2021 alle 12:05

  9. #29319
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Intanto vedo che il famigerato spread è tornato a 120 bp: un trend in lenta, ma costante salita da un paio di mesi.
    Magari è solo un'oscillazione di breve-medio periodo, o magari tutti si rendono conto che la pandemia volge al termine e si avvicina il momento in cui i nodi verranno al pettine...
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    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  10. #29320
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    Intanto vedo che il famigerato spread è tornato a 120 bp: un trend in lenta, ma costante salita da un paio di mesi.
    Magari è solo un'oscillazione di breve-medio periodo, o magari tutti si rendono conto che la pandemia volge al termine e si avvicina il momento in cui i nodi verranno al pettine...
    So che entra nella politica, ma il prossimo futuro con i soldi del RF si gioca così: sento tante voci parlare di Draghi papabile presidente della repubblica. Ma in quel caso che si fa? Nuovo premier scelto dal mazzo con l'attuale situazione parlamentare/governativa?

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