Pagina 2945 di 3057 PrimaPrima ... 1945244528452895293529432944294529462947295529953045 ... UltimaUltima
Risultati da 29,441 a 29,450 di 30569
  1. #29441
    Vento moderato L'avatar di Edonati
    Data Registrazione
    12/02/12
    Località
    San Mauro (To)
    Età
    59
    Messaggi
    1,185
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da AcquaSacra Visualizza Messaggio
    Purtroppo paghiamo ancora le pensioni Baby, non ci scordiamo che fino alla metà anni 80 se non erro si poteva andare in pensione con 15 anni 6 mesi ed 1 giorno, l'assurdità più totale

    Inviato dal mio SM-A307FN utilizzando Tapatalk
    Le dipendenti statali con figli potevano andare in pensione cosį, giá i dipendenti di enti locali no.

  2. #29442
    Burrasca forte L'avatar di meteo_vda_82
    Data Registrazione
    01/10/05
    Località
    Torgnon 1350mt /Châtillon 530mt VDA
    Età
    42
    Messaggi
    8,986
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    Credo che molti vadano ancora a fare i lavoretti estivi, ma evidentemente ci va chi ha una certa necessità di farlo... A farlo tanto per farlo dato quanto si guadagna probabilmente non vale nemmeno la pena..
    Non vale la pena... metti che sei uno studente e con un lavoretto estivo (lavorando nei mesi di luglio-agosto) guadagni anche 1500/1600 euro... tu li butteresti? non è meglio guadagnarteli che chiederli ai tuoi? vuoi mettere la soddisfazione?
    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    Mi rendo conto che la questione sta in una differenza di mentalità, perso di retroterra culturale e familiare, ma da persona che è andata anche troppo spesso ad aiutare in famiglia non condivido l'"arrabbiarsi se non si fa nulla", ovviamente se si parla di infanzia e adolescenza. Credo sia auspicabile dato li mutamenti sociali avvenuti che quando non necessario i giovani possono godersi questi anni senza troppe pressioni, troppe responsabilità (qualcuna si, ci mancherebbe), senza doversi ammazzare per pochi soldi in estate, ecco... Poi dopo i 20 ovviamente è tutta un'altra storia, anche se pure durante gli studi universitari non è che tutti riuscirebbero a conciliare studio e lavoro eh, ognuno ha i suoi ritmi e i suoi tempi...poi comunque molti possono beneficiare delle borse di studio che difficilmente verrebbero mantenute lavorando, quindi a volte non risulterebbe nemmeno tanto conveniente in questo specifico caso.
    Comunque chiuderei dato che siamo ot...
    Per l'infanzia ci mancherebbe, ma penso che solo ai tempi dei nostri padri/nonni si lavorava da bambini. Per l'adolescenza il discorso un po' cambia direi, il discorso è che spesso anche dopo i 20 anni c'è gente che preferisce stare a zonzo piuttosto che fare qualcosa....
    che poi capisco benissimo che oggi non è facile e che il mondo del lavoro è quello che è, ma già quelli della mia generazione hanno fatto parecchia fatica tra precariato e lavori salutari.... poi mica potevi fare subito quello per cui avevi studiato (anzi alcuni non lo hanno fatto neanche dopo) e spesso dovevi iniziare da lavori più "umili" (diciamo cosi)...

    discorso pensioni.... sono d'accordo che dopo i 60 anni non si dovrebbe più lavorare, vedo ad esempio che dei miei colleghi di quell'età non hanno più voglia, sono demotivati, rendono meno, si dimenticano spesso le cose ecc.... dopo tale età inizi a diventare "anziano", sarebbe meglio potersi godere un po' gli ultimi anni senza ancora troppi acciacchi e fare le cose che piacciono, andare in pensione a 70 anni (come lo sarà per la mia generazione) è da "suicidio" per tanti... vuol dire passare direttamente dal lavoro alla casa di riposo o quasi...
    Certo c'è di mezzo la sostenibilità economica, pero' si potrebbero trovare delle soluzioni alternative (prepensionamenti, scivoli, favorire i part-time orizzontali o verticali ecc ecc)...
    inoltre con il sistema totalmente contributivo non vedo perchè uno dovrà aspettare 70 anni per prendersi una pensione, se io a 60 anni avrò versato 35/40 anni di contributi perchè non potrò iniziare a prenderla? magari con un assegno più basso i primi anni (a quell'età poi dovresti avere anche un discreto risparmio tuo personale e, se hai lavorato per diversi anni nello stessa azienda/ente, anche un discreto tfr)

  3. #29443
    Uragano
    Data Registrazione
    12/06/09
    Località
    Roma
    Messaggi
    16,349
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da meteo_vda_82 Visualizza Messaggio
    Non vale la pena... metti che sei uno studente e con un lavoretto estivo (lavorando nei mesi di luglio-agosto) guadagni anche 1500/1600 euro... tu li butteresti? non è meglio guadagnarteli che chiederli ai tuoi? vuoi mettere la soddisfazione?


    Per l'infanzia ci mancherebbe, ma penso che solo ai tempi dei nostri padri/nonni si lavorava da bambini. Per l'adolescenza il discorso un po' cambia direi, il discorso è che spesso anche dopo i 20 anni c'è gente che preferisce stare a zonzo piuttosto che fare qualcosa....
    che poi capisco benissimo che oggi non è facile e che il mondo del lavoro è quello che è, ma già quelli della mia generazione hanno fatto parecchia fatica tra precariato e lavori salutari.... poi mica potevi fare subito quello per cui avevi studiato (anzi alcuni non lo hanno fatto neanche dopo) e spesso dovevi iniziare da lavori più "umili" (diciamo cosi)...

    discorso pensioni.... sono d'accordo che dopo i 60 anni non si dovrebbe più lavorare, vedo ad esempio che dei miei colleghi di quell'età non hanno più voglia, sono demotivati, rendono meno, si dimenticano spesso le cose ecc.... dopo tale età inizi a diventare "anziano", sarebbe meglio potersi godere un po' gli ultimi anni senza ancora troppi acciacchi e fare le cose che piacciono, andare in pensione a 70 anni (come lo sarà per la mia generazione) è da "suicidio" per tanti... vuol dire passare direttamente dal lavoro alla casa di riposo o quasi...
    Certo c'è di mezzo la sostenibilità economica, pero' si potrebbero trovare delle soluzioni alternative (prepensionamenti, scivoli, favorire i part-time orizzontali o verticali ecc ecc)...
    inoltre con il sistema totalmente contributivo non vedo perchè uno dovrà aspettare 70 anni per prendersi una pensione, se io a 60 anni avrò versato 35/40 anni di contributi perchè non potrò iniziare a prenderla? magari con un assegno più basso i primi anni (a quell'età poi dovresti avere anche un discreto risparmio tuo personale e, se hai lavorato per diversi anni nello stessa azienda/ente, anche un discreto tfr)
    Non si potrebbe fare come Canada o Cile? Dopo 62-63 anni scegli tu se andare in pensione a questa piuttosto che a quell'età, ovviamente sarai penalizzato in assegno di pensione se ci vai prima

  4. #29444
    Brezza leggera L'avatar di Boba Fett
    Data Registrazione
    22/11/08
    Località
    Perugia
    Età
    36
    Messaggi
    253
    Menzionato
    4 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Non si potrebbe fare come Canada o Cile? Dopo 62-63 anni scegli tu se andare in pensione a questa piuttosto che a quell'età, ovviamente sarai penalizzato in assegno di pensione se ci vai prima
    Ma è l'età a cui si va in pensione oggi infatti... il problema è sempre quello, quanto devi lavorare per campare dignitosamente di rendita fino a 83 anni (speranza di vita media in italia)?

  5. #29445
    Burrasca L'avatar di inocs
    Data Registrazione
    11/07/03
    Località
    Caposele (AV) - 480 m
    Età
    48
    Messaggi
    6,199
    Menzionato
    39 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Non si potrebbe fare come Canada o Cile? Dopo 62-63 anni scegli tu se andare in pensione a questa piuttosto che a quell'età, ovviamente sarai penalizzato in assegno di pensione se ci vai prima
    Il punto è anche un altro: se continuiamo a mandare in pensione persone di 62 anni a cui una parte della pensione è determinata con il sistema retributivo (tipico dei quota 100 attuali, per i quali una parte dei contributi sono antecedenti al 1995) e quindi con condizioni di vantaggio e una pensione mensile non troppo distante dall'ultimo stipendio, non ne usciamo più.

    Un controesempio non posso fartelo, ma secondo te se avessero fatto quota 100 con il calcolo interamente contributivo, senza quota retributiva, quanti avrebbero fatto domanda? Rispondo io: zero virgola qualcosa. Zero virgola qualcosa, perché uno statale, per dire, con 1600 netti di stipendio, avrebbe preso, per dire, 1100 netti di pensione e difficilmente avrebbe lasciato il lavoro. Zero virgola qualcosa, perché all'italiano medio, dato il suo background, non interessa solo andare in pensione presto ma andarci con una pensione adeguata, secondo quello che è l'uso e la consuetudine che si sono cementati negli anni.

    Lo snodo è tutto lì. Tra poco i privilegiati con contributi antecedenti al 1995 spariranno e rimarranno i contributivi puri. Lì si capirà con più evidenza: puoi pensionarti anche a 60 anni, se vuoi, ma se la pensione erogabile, calcolata in funzione dell'aspettativa di vita, è di 750 euro netti, rispetto al tuo lavoro che te ne dà 1500, che facciamo? E se la tua pensione è così scarsa da non permetterti di coprire i tuoi bisogni vitali, chi pensi che dovrà comunque intervenire con finalità assistenziali? La cassa è sempre la stessa. Ma ecco perché io stato non potevo e non dovevo elargire privilegi a destra e a manca (cosa fatta ancora ieri mattina con quota 100). I privilegi rimarranno così tutti da una parte, e agli altri non resterà che il cerino in mano, con un'inerzia ampiamente negativa.

    Capisci, quindi, che un equilibrio va cercato, e tanto più andrà cercato quanto più continuiamo ad elargire favori ad alcune generazioni.

    Certo: fossimo alle porte di un boom del PIL stile inizio anni '60, potremmo fregarcene. Ma insomma, inutile dire altro...

    Inviato dal mio Redmi Note 7 utilizzando Tapatalk

  6. #29446
    Uragano
    Data Registrazione
    12/06/09
    Località
    Roma
    Messaggi
    16,349
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da inocs Visualizza Messaggio
    Il punto è anche un altro: se continuiamo a mandare in pensione persone di 62 anni a cui una parte della pensione è determinata con il sistema retributivo (tipico dei quota 100 attuali, per i quali una parte dei contributi sono antecedenti al 1995) e quindi con condizioni di vantaggio e una pensione mensile non troppo distante dall'ultimo stipendio, non ne usciamo più.

    Un controesempio non posso fartelo, ma secondo te se avessero fatto quota 100 con il calcolo interamente contributivo, senza quota retributiva, quanti avrebbero fatto domanda? Rispondo io: zero virgola qualcosa. Zero virgola qualcosa, perché uno statale, per dire, con 1600 netti di stipendio, avrebbe preso, per dire, 1100 netti di pensione e difficilmente avrebbe lasciato il lavoro. Zero virgola qualcosa, perché all'italiano medio, dato il suo background, non interessa solo andare in pensione presto ma andarci con una pensione adeguata, secondo quello che è l'uso e la consuetudine che si sono cementati negli anni.

    Lo snodo è tutto lì. Tra poco i privilegiati con contributi antecedenti al 1995 spariranno e rimarranno i contributivi puri. Lì si capirà con più evidenza: puoi pensionarti anche a 60 anni, se vuoi, ma se la pensione erogabile, calcolata in funzione dell'aspettativa di vita, è di 750 euro netti, rispetto al tuo lavoro che te ne dà 1500, che facciamo? E se la tua pensione è così scarsa da non permetterti di coprire i tuoi bisogni vitali, chi pensi che dovrà comunque intervenire con finalità assistenziali? La cassa è sempre la stessa. Ma ecco perché io stato non potevo e non dovevo elargire privilegi a destra e a manca (cosa fatta ancora ieri mattina con quota 100). I privilegi rimarranno così tutti da una parte, e agli altri non resterà che il cerino in mano, con un'inerzia ampiamente negativa.

    Capisci, quindi, che un equilibrio va cercato, e tanto più andrà cercato quanto più continuiamo ad elargire favori ad alcune generazioni.

    Certo: fossimo alle porte di un boom del PIL stile inizio anni '60, potremmo fregarcene. Ma insomma, inutile dire altro...

    Inviato dal mio Redmi Note 7 utilizzando Tapatalk
    Si certo, non fa una grinza il discorso

  7. #29447
    Vento forte L'avatar di ale97
    Data Registrazione
    08/11/19
    Località
    Arbus (SU) 370 m/ Torino
    Età
    26
    Messaggi
    3,979
    Menzionato
    84 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da inocs Visualizza Messaggio
    .

    Un controesempio non posso fartelo, ma secondo te se avessero fatto quota 100 con il calcolo interamente contributivo, senza quota retributiva, quanti avrebbero fatto domanda? Rispondo io: zero virgola qualcosa. Zero virgola qualcosa, perché uno statale, per dire, con 1600 netti di stipendio, avrebbe preso, per dire, 1100 netti di pensione e difficilmente avrebbe lasciato il lavoro. Zero virgola qualcosa, perché all'italiano medio, dato il suo background, non interessa solo andare in pensione presto ma andarci con una pensione adeguata, secondo quello che è l'uso e la consuetudine che si sono cementati negli anni.
    .

    ...

    Inviato dal mio Redmi Note 7 utilizzando Tapatalk
    Non sono d'accordo, oenso che ci sarebbero una marea di persone che preferirebbe l'altra opzione. Premettendo che la quota della pensione sarebbe in ogni caso puramente contributiva non penso che sarebbe un problema permettere di andare in pensione quando si vuole a patto di accettare la cifra corrispondente con quel sistema... Certo, quando uno vorrebbe andare magari in pensione a 50 anni con 350 euro magari col cavolo che lo fa, ma a 60-62 a 1100....
    Magari sono troppo condizionato dal mio pensiero sulla questione, ma non capisco cosa ci possa essere di bello e gratificante nell'avere una pensione un po' più alta ma non poterla impiegare in qualcosa di gratificante data l'età ormai avanzata o addirittura doverla devolvere già dopo qualche anno a una casa di cura. Davvero non lo capisco.

  8. #29448
    Vento forte L'avatar di verza81
    Data Registrazione
    17/11/03
    Località
    Altavilla Vicentina (VI)
    Età
    43
    Messaggi
    4,115
    Menzionato
    88 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Io andrei subito in pensione a 60 anni con 1100 euro, visto che non avrò alcun mutuo da pagare…


    Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

  9. #29449
    Burrasca L'avatar di inocs
    Data Registrazione
    11/07/03
    Località
    Caposele (AV) - 480 m
    Età
    48
    Messaggi
    6,199
    Menzionato
    39 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa&amp ;am p;quo t; verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    Non sono d'accordo, oenso che ci sarebbero una marea di persone che preferirebbe l'altra opzione. Premettendo che la quota della pensione sarebbe in ogni caso puramente contributiva non penso che sarebbe un problema permettere di andare in pensione quando si vuole a patto di accettare la cifra corrispondente con quel sistema... Certo, quando uno vorrebbe andare magari in pensione a 50 anni con 350 euro magari col cavolo che lo fa, ma a 60-62 a 1100....
    Magari sono troppo condizionato dal mio pensiero sulla questione, ma non capisco cosa ci possa essere di bello e gratificante nell'avere una pensione un po' più alta ma non poterla impiegare in qualcosa di gratificante data l'età ormai avanzata o addirittura doverla devolvere già dopo qualche anno a una casa di cura. Davvero non lo capisco.
    Tu si, io pure (come dice Verza81: averceli 1100 euro a 60 anni). Una mia cliente che può fare opzione donna, ad esempio, no: avrebbe la pensione dai 63 anni attuali con una decurtazione di circa 300 euro mensili, poiché sarebbe calcolata tutta con il contributivo (lei lavora dal 1982 e avrebbe una discreta quota retributiva andando di vecchiaia). E allora, poiché circa 300 euro al mese sono circa 50000 euro totali data l'aspettativa di vita alla sua età, e poiché il suo lavoro tutto sommato può reggerlo (impiegata Asl) ha detto che col cavolo lascia il lavoro.

    Ma forse aggiungere troppe cose non fa cogliere il punto: il problema non sono i poveracci che potranno magari scegliere di andare a 60 anni con tot euro mensili godendosi poi il meritato riposo (ad acqua e gallette); il problema è che c'è una larga fetta di popolazione, una buona parte di politica e i soliti sindacati che vogliono che si vada in pensione sia il prima possibile sia con la pensione migliore possibile. Noi discutiamo tra poveracci, e quelli intanto si spartiscono la pagnotta e il futuro.

    Attualmente stanno fortemente attaccati alla quota retributiva ante 1995 (in particolare 1992) e sparano e spareranno tutte le cartucce possibili per sfruttare fino in fondo tale privilegio, prima che svanisca per ragioni generazionali. Hanno già affossato la Fornero e lo faranno ancora. E affanc...o il resto.



    Inviato dal mio Redmi Note 7 utilizzando Tapatalk

  10. #29450
    Burrasca forte L'avatar di meteo_vda_82
    Data Registrazione
    01/10/05
    Località
    Torgnon 1350mt /Châtillon 530mt VDA
    Età
    42
    Messaggi
    8,986
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Non si potrebbe fare come Canada o Cile? Dopo 62-63 anni scegli tu se andare in pensione a questa piuttosto che a quell'età, ovviamente sarai penalizzato in assegno di pensione se ci vai prima
    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    Non sono d'accordo, oenso che ci sarebbero una marea di persone che preferirebbe l'altra opzione. Premettendo che la quota della pensione sarebbe in ogni caso puramente contributiva non penso che sarebbe un problema permettere di andare in pensione quando si vuole a patto di accettare la cifra corrispondente con quel sistema... Certo, quando uno vorrebbe andare magari in pensione a 50 anni con 350 euro magari col cavolo che lo fa, ma a 60-62 a 1100....
    Magari sono troppo condizionato dal mio pensiero sulla questione, ma non capisco cosa ci possa essere di bello e gratificante nell'avere una pensione un po' più alta ma non poterla impiegare in qualcosa di gratificante data l'età ormai avanzata o addirittura doverla devolvere già dopo qualche anno a una casa di cura. Davvero non lo capisco.
    Concordo su questo, anzi anch'io penso che tanti andrebbero prima pur prendendo un po' meno di pensione... (io stesso preferirei andare a 60 anni con 1000 euro piuttosto che a 70 con 1500 euro... e se a 60 avrò versato 40 anni di contributi chi me lo fare di lavorare fino a 70 anni?).
    ovvio che dipende da tanti fattori, ma anche dove vivi, ecc ecc..... prima cosa uno potrebbe farsi anche una pensione integrativa e a quell'età, a meno che non abbia fatto la "cicala" tutta la vita, un po' di risparmi dovrebbe averli.
    Poi chi è più fortunato potrebbe avere ricevuto qualche eredità dai genitori o parenti ormai deceduti o avere qualche rendita alternativa (magari un affitto, ecc ecc) per cui una pensione più bassa sarebbe comunque compensata da altre entrate.
    Spero che con un sistema contributivo ormai puro il sistema diventi un po' più flessibile..... ma far lavorare tutti fino a 70 anni mi sembra una gran cagata, sia perchè i lavoratori dopo i 60 anni rendono molto meno, non stanno al passo con le nuove tecnologie ecc ecc..., sia perchè si continua a bloccare l'accesso al mondo del lavoro ai più giovani (cioè facciamo lavorare i 65 enni e i giovani rimangono sul divano....)
    Poi non pensate che anche ora ci siano solo pensionati da 1500/2000 euro, tanti prendono 1000 euro di pensione (ma anche meno, ad esempio la pensione agricola è sui 600 euro!) e vivono lo stesso... certo facendo sacrifici e continuando a coltivare orti e campi di patate (e questo continuano a farlo non solo i contadini ma anche ex impiegati, ex operai, ecc)

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •