Dura salita o "discesa" verso il default?

[FunMBnel]

Senza dimenticare la questione del sistema a ripartizione con coorti di lavoratori (ancora per un po') in diminuzione e coorti di pensionati in aumento.
Ma sì, il problema non esiste... E se vedo gente "97" o "82" non criticare ferocemente questo sistema dico che allora fanno bene...

[AcquaSacra]

Concordo su questo, anzi anch'io penso che tanti andrebbero prima pur prendendo un po' meno di pensione... (io stesso preferirei andare a 60 anni con 1000 euro piuttosto che a 70 con 1500 euro... e se a 60 avrò versato 40 anni di contributi chi me lo fare di lavorare fino a 70 anni?).
ovvio che dipende da tanti fattori, ma anche dove vivi, ecc ecc..... prima cosa uno potrebbe farsi anche una pensione integrativa e a quell'età, a meno che non abbia fatto la "cicala" tutta la vita, un po' di risparmi dovrebbe averli.
Poi chi è più fortunato potrebbe avere ricevuto qualche eredità dai genitori o parenti ormai deceduti o avere qualche rendita alternativa (magari un affitto, ecc ecc) per cui una pensione più bassa sarebbe comunque compensata da altre entrate.
Spero che con un sistema contributivo ormai puro il sistema diventi un po' più flessibile..... ma far lavorare tutti fino a 70 anni mi sembra una gran cagata, sia perchè i lavoratori dopo i 60 anni rendono molto meno, non stanno al passo con le nuove tecnologie ecc ecc..., sia perchè si continua a bloccare l'accesso al mondo del lavoro ai più giovani (cioè facciamo lavorare i 65 enni e i giovani rimangono sul divano....)
Poi non pensate che anche ora ci siano solo pensionati da 1500/2000 euro, tanti prendono 1000 euro di pensione (ma anche meno, ad esempio la pensione agricola è sui 600 euro!) e vivono lo stesso... certo facendo sacrifici e continuando a coltivare orti e campi di patate (e questo continuano a farlo non solo i contadini ma anche ex impiegati, ex operai, ecc)

Oltre che rendere meno si perdono anche le motivazioni.
Io appartengo al partito di andarci quando uno vuole tutto con il contrubutivo, per 2 motivi.
Il primo perché è una libera scelta, ed uno sa che comunque prima vai e meno prendi.
Io avendo 57 anni e 35 di contributi sceglierei di andarci ha 60/62 anni per coltivare i miei hobby e passioni, se mi mandano in pensione ha 70 anni che sono da rottamare e pronto per una casa geriatrica che ci faccio si una pensione più elevata?
Il secondo motivo è dare una pensione alle persone che perdono il lavoro dopo i 50 anni è difficilissimo ricollocarsi sul mercato del lavoro a quell'età, per cui una volta terminato gli ammortizzatori sociali gli si da la pensione per quello che hanno versato

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[verza81]

Tu si, io pure (come dice Verza81: averceli 1100 euro a 60 anni). Una mia cliente che può fare opzione donna, ad esempio, no: avrebbe la pensione dai 63 anni attuali con una decurtazione di circa 300 euro mensili, poiché sarebbe calcolata tutta con il contributivo (lei lavora dal 1982 e avrebbe una discreta quota retributiva andando di vecchiaia). E allora, poiché circa 300 euro al mese sono circa 50000 euro totali data l'aspettativa di vita alla sua età, e poiché il suo lavoro tutto sommato può reggerlo (impiegata Asl) ha detto che col cavolo lascia il lavoro.

Ma forse aggiungere troppe cose non fa cogliere il punto: il problema non sono i poveracci che potranno magari scegliere di andare a 60 anni con tot euro mensili godendosi poi il meritato riposo (ad acqua e gallette); il problema è che c'è una larga fetta di popolazione, una buona parte di politica e i soliti sindacati che vogliono che si vada in pensione sia il prima possibile sia con la pensione migliore possibile. Noi discutiamo tra poveracci, e quelli intanto si spartiscono la pagnotta e il futuro.

Attualmente stanno fortemente attaccati alla quota retributiva ante 1995 (in particolare 1992) e sparano e spareranno tutte le cartucce possibili per sfruttare fino in fondo tale privilegio, prima che svanisca per ragioni generazionali. Hanno già affossato la Fornero e lo faranno ancora. E affanc...o il resto.



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tutto soggettivo, io col cavolo che baratterei 300 euro al mese per 160 ore di lavoro...
Preferisco prendere 300 euro in meno e godermi la pensione che non continuare a lavorare per 300 euro in più.
Ma, appunto, è tutto soggettivo

[inocs]

tutto soggettivo, io col cavolo che baratterei 300 euro al mese per 160 ore di lavoro...
Preferisco prendere 300 euro in meno e godermi la pensione che non continuare a lavorare per 300 euro in più.
Ma, appunto, è tutto soggettivo

Devo ripetermi: lasciamo stare la soggettività o meno, quella è normale. E lasciamo perdere che la soggettività per un contributivo puro che non ha lavorato almeno 40 anni potrà essere magari tra 1500 di ultimo stipendio e 800 di pensione, quindi poi ti voglio a sostenere le spese correnti a 60 anni, ne riparliamo...Inoltre continuate ad ignorare problemi seri: il fortissimo disincentivo a versare contribuzione da un lato, l'intervento dello stato con politiche assistenziali dall'altro (e anche questi costano) se non si vuole lasciare le persone nell'indigenza.
Questa soggettività, in ogni caso, attiene già alla prossima guerra tra poveri che noi dovremo combattere, ma non centra il punto attuale.
Il punto, e lo ripeto fino a sfinimento, è: per anni in passato, e in parte ancora oggi con vari sotterfugi, qualcuno continua a incamerare risorse a danno delle generazioni future cercando di salvare capra e cavoli, cioè l'anticipo pensionistico e un buon livello della pensione. In un paese normale saremmo in guerra civile già da tempo.

[FunMBnel]

tutto soggettivo, io col cavolo che baratterei 300 euro al mese per 160 ore di lavoro...
Preferisco prendere 300 euro in meno e godermi la pensione che non continuare a lavorare per 300 euro in più.
Ma, appunto, è tutto soggettivo

Anche a me se posso permettermi di rinunciare a 300 Euro...

[FunMBnel]

Devo ripetermi: lasciamo stare la soggettività o meno, quella è normale. E lasciamo perdere che la soggettività per un contributivo puro che non ha lavorato almeno 40 anni potrà essere magari tra 1500 di ultimo stipendio e 800 di pensione, quindi poi ti voglio a sostenere le spese correnti a 60 anni, ne riparliamo...Inoltre continuate ad ignorare problemi seri: il fortissimo disincentivo a versare contribuzione da un lato, l'intervento dello stato con politiche assistenziali dall'altro (e anche questi costano) se non si vuole lasciare le persone nell'indigenza.
Questa soggettività, in ogni caso, attiene già alla prossima guerra tra poveri che noi dovremo combattere, ma non centra il punto attuale.
Il punto, e lo ripeto fino a sfinimento, è: per anni in passato, e in parte ancora oggi con vari sotterfugi, qualcuno continua a incamerare risorse a danno delle generazioni future cercando di salvare capra e cavoli, cioè l'anticipo pensionistico e un buon livello della pensione. In un paese normale saremmo in guerra civile già da tempo.

Guarda... Sono abbastanza convinto che la facilità di spostamento, in particolare intra-UE, abbia consentito ai giovani di scappare e lasciare fare la fine che merita a 'sto Paese dissociato dalla realtà. Ma in caso contrario sarebbe stato il minimo che scendessero in piazza un giorno sì e uno pure. E se avessero sfasciato tutto non avrei approvato, ma nel caso specifico avrei compreso.

[snowaholic]

Senza dimenticare la questione del sistema a ripartizione con coorti di lavoratori (ancora per un po') in diminuzione e coorti di pensionati in aumento.
Ma sì, il problema non esiste... E se vedo gente "97" o "82" non criticare ferocemente questo sistema dico che allora fanno bene...

Infatti, se non fosse per questa gobba il ragionamento andrebbe benissimo, ma visto che le coorti che andranno in pensione tra 10-20 anni sono numericamente il doppio di quelle che entreranno nel mercato del lavoro si dovrà inevitabilmente ritardare il pensionamento.
Credo che si dovrà trovare una via di mezzo tra flessibilità e età minima di pensionamento, almeno finché non comincia a togliersi di torno la tua generazione.


Ovviamente bisognerebbe anche mettere una pezza al crollo delle nascite che sta nuovamente accelerando dopo la relativa stabilità degli uiltimi 25 anni, altrimenti anche superata la gobba i problemi non saranno affatto svaniti, se perdi un quarto di popolazione ogni 30 anni è comunque difficile da gestire.

[FunMBnel]

Credo che si dovrà trovare una via di mezzo tra flessibilità e età minima di pensionamento, almeno finché non comincia a togliersi di torno la tua generazione.

PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTT!

Comunque nel mio caso andrò in pensione con un piede nella fossa (se ci arrivo, ovviamente ) e con sistema totalmente contributivo quindi io almeno non peserò più (o non più di tanto) sui giovani.

[ale97]

Senza dimenticare la questione del sistema a ripartizione con coorti di lavoratori (ancora per un po') in diminuzione e coorti di pensionati in aumento.
Ma sì, il problema non esiste... E se vedo gente "97" o "82" non criticare ferocemente questo sistema dico che allora fanno bene...

Ehm... Io ho parlato di sistema contributivo e non misto.

[inocs]

Purtroppo paghiamo ancora le pensioni Baby, non ci scordiamo che fino alla metà anni 80 se non erro si poteva andare in pensione con 15 anni 6 mesi ed 1 giorno, l'assurdità più totale

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Certo paghiamo le baby pensioni, come se adesso non stesse succedendo nulla.

Sto elaborando proprio ora un modello 730 a un vecchio cliente e ho dato un attimo un'occhiata alla sua storia. Forza armata, forestale, andato in pensione nel 2015 con 57 anni di età e 35 di contributi, visto che loro hanno una norma ad hoc (1).

Come se non bastasse, sono andato a guardare i redditi del 2012-2013-2014 e sono tutti rigorosamente intorno ai 37.500 euro annuali. Poi ho guardato le pensioni erogate: sono tutte intorno ai 39.000 euro annuali (2).


Cioè, non solo è andato prima, ma percepisce una pensione perfino superiore ai suoi ultimi stipendi. Stop (3)