Originariamente Scritto da
Stau
Ancora no, sto leggendo diverse cose su come funzionano per cercare di capire meglio, ad ogni modo lo trovo anch'io una realtà molto interessante e che credo avrà parecchie ripercussioni sul mercato valutario nei prossimi anni.
Per la prima volta si sta avendo a che fare con una valuta non fiduciaria, ossia non emessa e non controllabile nella sua quantità e velocità di circolazione da nessuna banca centrale, e - vista la crescente sfiducia nel sistema di valute fiduciarie (euro,dollaro,yen ecc.), testimoniata dalle crisi finanziarie sempre più acute cui andiamo incontro dal 1971 ad oggi - non mi sorprenderei affatto di constatare nei prossimi anni un imitazione del modello di base del Bitcoin e una progressiva fine definitiva delle monete fiat.
(in tal proposito ecco una notizia fresca di Sabato:
Dopo Bitcoin c'è Ethereum,non solo moneta,genera contratti - Economia - ANSA.it )
Quelle stesse monete fiat tanto sponsorizzate dai sostenitori delle "teorie" (io le chiamo favole degli asini che volano ma tant'è
) secondo cui aumentando l'offerta di tale moneta risolvi qualunque problema. La diffusione definitiva del bitcoin porterebbe alla fine del principio basilare che sorregge quest'ultimo tipo di monete, cioè: 1) quello secondo cui la banca centrale DEVE avere il monopolio dell'offerta di moneta, e può quindi emetterla, controllarla e gestirla solo un ente di tale tipo; 2) deve esistere una moneta di riferimento negli scambi. Guarda caso questa moneta è il dollaro, stante una decisione a livello internazionale all'epoca di Bretton Woods (1944).
La rivoluzione che è in grado di apportare Bitcoin è soprattutto questa, quella cioè di essere in grado di creare un libero mercato valutario con più valute concorrenti fra loro, nel quale nessuna moneta viene imposta con corso forzoso e non esiste nessun monopolio nell'emissione e nel controllo della stessa. Tutto ciò porterà a mio avviso quasi sicuramente una maggiore stabilità finanziaria e finalmente un riallineamento della finanza all'economia reale (ormai decisamente troppo distaccatasi, non per via delle deregolamentazioni ma soprattutto per via dei fiumi di liquidità immessi da Banche centrali ormai totalmente dipendenti dalle politiche inflazioniste).
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