Mmm.. c'è movimento in Russia oggi...
Partigiani russi: “Siamo in tre città. Non giustifichiamo più le azioni dei criminali al potere, vogliamo che la dittatura del Cremlino finisca”
I partigiani russi di Freedom of Russia e il Corpo dei volontari russi hanno annunciato oggi in diversi messaggi su Telegram, anche con video, di aver lanciato dei raid al confine tra Russia e Ucraina e di aver messo le loro bandiere nelle località di Bezlyudovka, Churovichi e Lyubimovka, nelle regioni russe di Belgorod, Bryansk e Kursk. E hanno lanciato un appello: «Cittadini della Russia, siamo russi come voi. L'unica differenza è che non vogliamo più giustificare le azioni dei criminali al potere e vogliamo che la dittatura del Cremlino finisca. Le prime bandiere di una Russia libera all'alba sulle città liberate», scrivono.
Partigiani russi contro Putin: “Imbracciamo le armi per difendere la libertà”
I «partigiani russi» di Freedom of Russia annunciano su Telegram di aver imbracciato le armi per «difendere la libertà». I combattenti annunciano di aver
preso il controllo dell'insediamento di Kozinka, nella regione di Belgorod e di puntare verso quello di Grayvoron. L'appello ai residenti nelle regioni di confine fra Russia e Ucraina è quello di «stare a casa». «Non resistete e non abbiate paura: non siamo vostri nemici. A differenza degli zombi di Putin, non tocchiamo i civili e non li usiamo per i nostri scopi. La libertà è vicina», scrivono precisando che «oggi è il momento per tutti di assumersi la responsabilità del proprio futuro. È ora che la dittatura del Cremlino finisca».
I miliziani russi entrati in Russia dall’Ucraina: “Proseguiamo l’incursione”
I miliziani russi entrati in Russia dall'Ucraina hanno annunciato di voler proseguire la loro incursione e dopo aver oltrepassato il centro abitato di Gora Podol hanno attaccato Grayvoron, il capoluogo del distretto di Grayvoronsky, dove si svolgono i combattimenti. Lo afferma sul suo canale Telegram l'organizzazione Libertà per la Russia, sottolineando che l'operazione è condotta insieme con il Corpo dei Volontari russi.
Lou soulei nais per tuchi
come si dice da ormai più di un anno, questa situazione sfocia necessariamente in ribellioni interne, prima o poi, grosse o piccole che siano.
i russi hanno assaggiato un po' di libertà occidentale (vuoi per chi viaggia e conosci, vuoi perché era strapieno di McDonalds e simili) e vedersela privare (col rischio di finire letteralmente alla fame nel giro di qualche anno) non è il massimo.
chi può scappa, chi non può finirà per combattere internamente. finché però la maggioranza è a favore del regime c'è poca speranza...
Si vis pacem, para bellum.
venerdì verso le 19:30 ha fatto un veloce giro su un po' di siti d'informazione italiani e stranieri. La notizia era solo in quelli italiani, spesso come primo titolo, con toni allarmistici. Sul corriere invece era come secondo, con un titolo del tipo "cosa non torna nella notizia della nube".
La mattina dopo nessuna menzione nelle prima pagine dei giornali cartacei. Dopo poche ore era già finito tutto, ma come hai scritto era evidente fin da subito che fosse una bufala. Probabilmente pubblicata per fare click.
Quando avevo visto questa in rete (per sbeffeggiare come i propagandisti russi vedono la presa della città) pensavo fosse un po' esagerata. Poi invece ho letto di LittleBears che definisce la giornata la più importante dall'inizio della guerra e paragoni della bandiera sul municipio di Bakhmut con quella sul Reichstag di Berlino.
bakhmut_mappa.jpg
a proposito: bakhmut prima e dopo la "liberazione"
https://twitter.com/mrsorokaa/status...41295209242626
https://medium.com/@gberardi78 :
economia, modelli, mercato, finanza
Combattimenti a quanto pare ancora in corso tra l'esercito russo e questi "partigiani" filo-ucraini, sono davvero agguerriti, resistono ormai da diverse ore ed ho letto in giro che avrebbero annunciato la nascita di una "Belgorod People's Republic", una bella presa per il sedere per Putin
Vediamo come evolverà la situazione.
Avatar: una data che sogno spesso la notte.
PS: la neve caduta allora era più alta della mia altezza attuale.
PPS: sì, è il 2005.
Ucraina, Lucio Caracciolo: Bakhmut caduta e controffensiva - Limes
La caduta di Bakhmut è un evento militarmente minore ma scioccante per la resistenza e per il fronte interno del paese invaso. Kiev ha accettato la logica del conflitto di attrito che conviene a Mosca. Il tempo sembra giocare per l’invasore.di Lucio CaraccioloLa caduta di Bakhmut, poco importa se totale come proclama Mosca o semitotale come vuole Zelensky, è un evento militarmente minore ma scioccante per la resistenza e per il fronte interno ucraino. Migliaia di combattenti hanno dato la vita per impedire che su quel cumulo di macerie sventolasse la lugubre bandiera nera della Wagner. Erano mesi che il capo delle Forze armate ucraine, generale Zaluzhny, cercava inutilmente di convincere il suo presidente dell’urgenza di ripiegare in buon ordine da Bakhmut.
Qualcuno riesce a leggere l'articolo completo o sa cosa ha detto Caracciolo in proposito?
Mi incuriosiva il punto di vista e soprattutto come lo argomenta
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