
Originariamente Scritto da
snowaholic
Perdona la brutalità, ma questa frase dimostra che non si ha la minima idea delle conseguenze concrete dell'inflazione sulle condizioni di vita delle persone. Questo è il PIL pro capite turco a parità di potere d'acquisto, stime banca mondiale, lo prendo come esempio ma utilizzando altre misure non cabia molto. Se i redditi crescono più dell'inflazione, non ti stai impoverendo ogni minuto, tutt'altro.
Allegato 613219
L'inflazione in particolare non impoverisce necessariamente chi ha redditi da lavoro, se questi tengono il passo con l'inflazione. Colpisce molto più duramente le rendite e i redditi da capitale, nonché il potere d'acquisto di chi acquista molti beni e servizi dall'estero (viaggi inclusi).
L'effetto distributivo di questo genere di inflazione quindi molto probabilmente favorisce l'elettorato di Erdogan, più conservatore, con pochi asset finanziari e che vive nelle zone interne e rurali. Aggiungiamo una buona dose di clientelismo e di trasferimenti di denaro pubblico (in buona parte fatti appena prima delle elezioni in modo che non si vedano le ripercussioni macroeconomiche negative) e si capisca facilmente come la sua base elettorale non percepisca negativamente la situazione economica.
Ad oggi quindi le politiche non ortodosse di Erdogan hanno mantenuto elevati i redditi reali, anche se al prezzo di una inflazione elevata, finché regge il sistema finanziario e non si innescano dinamiche insostenibili sul debito estero che possono condurre ad punto di rottura possono tirare avanti in questo modo (e il debito estero, al contrario di quello argentino, non sembra insostenibile, così come il disavanzo commerciale.
Allegato 613217
Allegato 613218
Quindi non è un pazzo e non sta distruggendo l'economia, solo i ricchi occidentali con una fobia irrazionale per l'inflazione e zero contatto con la realtà la pensano in questo modo. Potrebbe ancosa finire male se la situazione dovesse sfuggire di mano, visto che sta seguendo una strategia rischiosa, ma al momento i turchi non vivono affatto da falliti.
Segnalibri