occhio che lo abbiamo fatto anche noi eh.. abbiamo preso accordi commerciali importanti, siamo stati i primi del mondo occidentale ad aprire la cosiddetta via della seta, per poco non ci siamo gettati nelle loro braccia... poi fortunatamente è cambiato il governo e si è fatto un passo indietro.
come giustamente dice FunMBnel, sarebbe molto bello aprire un'indagine seria su quel periodo.
il risultato è che adesso, se tagliamo fuori l'oriente (e prima o dopo questo momento sarebbe arrivato, ad esempio lo stesso Biden lo dice comunque dal 1997...), siamo tra i paesi europei che ci perderanno di più.
La Russia di Putin è stupida per molti motivi, non penso che però il volersi legare commercialmente (e non) alla Cina, dal loro punto di vista, sia stupido. Proprio perché i tempi cambiano, la Cina è in vetta al pianeta ed ha 1,5mld di persone, commercialmente può essere una miniera d'oro per chi ha petrolio, gas, acciaio etc da vendere.
il problema di Putin è la sua mentalità, sana o no, che lo porta alla paranoia e quindi a ste mosse disperate.
Si vis pacem, para bellum.
comunque io il discorso l'ho sentito in diretta e non è mai stata detta la frase nel titolo:
Draghi: "L'Italia vuole l'Ucraina nell'Unione europea"
"Chi scappa dalla guerra dobbiamo offrire accoglienza, di fronte ai massacri dobbiamo rispondere con aiuti, anche militari, alla resistenza. Davanti all’inciviltà l’Italia non intende girarsi dall’altra parte". Così il premier, in occasione del videoincontro alla Camera con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky
Si vis pacem, para bellum.
Il punto di fondo è: quanto la Russia effettivamente è pronta per una democrazia? cioè, il popolo russo, considerati i millenni di storia che ha alle spalle? La mia impressione è che un po' per il lavaggio del cervello che subiscono attraverso la stampa di regime, un po' per la cultura stessa a cui appartengono, la mentalità russa non sia perfettamente confrontabile con la nostra, su questi temi, fatta eccezione per quelle frange studentesche / universitarie o comunque maggiormente occidentalizzate per motivi di lavoro.
Il dato di fatto è che, a distanza di 30 anni dalla caduta del colosso sovietico, quello che si è riprodotto è un nuovo regime aspirante totalitario, supportato da un consenso costruito a colpi di "pravda".
Quindi sorge il lecito dubbio che, per i discorsi che stiamo facendo, i tempi laggiù non siano ancora maturi. La democrazia, purtroppo, deve nascere come necessità e punto di arrivo da parte di un popolo, per funzionare; altrimenti rischia di rimanere qualcosa di estraneo e appiccicaticcio, pronto a essere smantellato dalla prima campagna di propaganda messa in campo un po' seriamente.
La classe politica russa d'altra parte non è sbarcata a Mosca da Marte, in qualche modo proviene dal popolo russo. Il problema è questo. Come dici sopra, hanno una mentalità da inizi Novecento. Hanno subito gli esiti di una Rivoluzione andata alla deriva per settant'anni, ma questo non è sufficiente per saltare improvvisamente dal Basso Medioevo zarista al mondo contemporaneo. Il progresso tecnologico e scientifico è molto più facile da importare e da acquisire, rispetto alla mutazione di idee, approccio alla realtà, visione del mondo.
Da quello che ho conosciuto a Mosca ai tempi, e che ho visto nel giro degli ex-sovietici presenti dove abito, io ho molti dubbi sul fatto che tutto ciò che vediamo non sia strutturale.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Sempre paranoia resta...
Tra i nostri doveri c'è anche quello di far spallucce di fronte all'invasione di un libero Stato alle porta di casa?
Ah sì? E questo scendere a patti che limiti ha? Se ne ha...
Scendere a patti vuol dire ignorare se occupa la Crimea? Beh... Fatto.
Vuol dire ignorare se occupa l'Ucraina? Questo no... Ma possiamo rimediare...
Poi? Facciamo un po' la voce grossa, ma poi gli lasciamo riprendere Moldova, Bulgaria e Romania?
Tagliamo la testa al toro: arrendiamoci senza manco che ci dichiari guerra e consegnamo tutto e lui e ai suoi oligarchi. Così la facciamo finita e non dobbiamo preoccuparci più di niente.
E si terrà le sanzioni pure lui. Così quando saranno tutti messi come la Corea del Nord vediamo come reagiscono, oligarchi compresi.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
C'è anche nei titoli del Sole 24 ore online.
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Il bombo ha una superficie alare di 0,7 cm² ed un peso di 1,2 grammi. Secondo i vigenti principi dell'aerodinamica è impossibile volare con tali caratteristiche. Ma il bombo non lo sa e quindi continua semplicemente a volare!
Draghi è evidentemente un tecnico di formazione economica. Non riesce proprio ad appassionarmi in questa fase politica, è completamente appiattito e svilisce il ruolo di mediatori che generalmente svolgiamo bene noi italiani.
Lou soulei nais per tuchi
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