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  1. #5701
    Vento moderato L'avatar di Gianni78ba
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    https://eng.mil.ru/en/special_operation.htm

    PUNTO DI VISTA UFFICIALE RUSSO, A CURA DEL MINISTERO.
    https://themarketjourney.substack.com :
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  2. #5702
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    In Donbass il movimento separatista è fomentato dalla Russia da una decina d'anni, e fa presa sostanzialmente solo sui nostalgici della vecchia Unione Sovietica quando "c'erano le fabbriche, c'era il lavoro, tutti lavoravamo, e stavamo meglio, e ora invece c'è la crisi".
    E' talmente spontaneo che la Russia sono anni che deve mandare civili e militari a fare propaganda ed occupare fisicamente i posti chiave, come municipi, sindacati, enti pubblici.
    La classe politica russa non ha ancora capito (nè lo capirà mai probabilmente ormai) che chi è stato sotto l'URSS se ne guarda ben bene dal tornarci e infatti, guarda caso, tutti guardano ad Ovest per il loro futuro, e non ad Est. Dobbiamo capire che l'elite politica russa (che ha dai 50 ai 65 anni grosso modo) è cresciuta a pane e Unione Sovietica, è imbevuta di sogni di "Grande Russia" che nelle loro menti si dovrebbe estendere "naturalmente" fino a Berlino. Non a caso sono anni, anni e anni che provano a instaurare governi filorussi in Ucraina, in Bielorussia, agitano la Transnistria, prendono la Crimea, ecc.ecc., il tutto per rincorrere quel sogno novecentesco di Grande Impero che è talmente obsoleto da risultare ridicolo a noi occidentali. Come avevo detto, è come se i nostri vari partiti politici iniziassero piani per l'espansione in Africa (Etiopia, Eritrea) per re-instaurare l'antico Impero. Ridicolo e grottesco.
    Cosa ne pensa la gente comune? Bella domanda, nessuno lo può sapere con certezza, soprattutto quando le acque sono agitate e non si sa quanto viene influenzata dalla propaganda o da una visione storica distorta. Sicuramente gran parte dei nostalgici del regime, in Ucraina, sarebbero favorevoli ad un ritorno sotto Mamma Russia, ma bisogna poi capire numericamente quanti sono questi nostalgici.
    Ricordiamoci che i referendum possono sempre risultare delle farse (basti pensare a quello di Tenda del 1947)...
    Noi europei ci abbiamo rinunciato da tempo e solo perchè siamo stati costretti dal mutamento dello scenario geopolitico, ma la Russia non fa niente di diverso dagli USA, cerca cioè di avere una propria sfera d'influenza. L'unica differenza è che gli USA possono permetterselo perchè sono davvero una potenza, i russi non lo sono e per questo non riescono a stabilirne una.
    Non credo dunque sia un'ambizione novecentesca, ma l'ambizione di ogni potenza che si ritiene/è tale. E i russi si sentono ancora tali, forse perchè sulle mappe geografiche occupano una bella fetta di superficie terrestre.

  3. #5703
    Vento moderato L'avatar di Gianni78ba
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    SPY FINANZA/ Il sospetto sull'Italia capofila delle sanzioni alla Russia

    Quindi, per favore, finiamola di fare gli indignati e i martiri di fronte alle minacce russe. E anzi, guardiamo in faccia la realtà per quella che è. Ovvero, quella che i media si guardano bene dal raccontare, impegnati come sono nella rivoltante conta delle vittime immaginarie sotto le macerie del teatro di Mariupol, il quale rinascerà con soldi delle vostre tasse e con buona pace dei container di Amatrice. Venerdì scorso, la WoodMackenzie – primaria agenzia di consulting energetico a livello mondiale – ha pubblicato il suo ultimo report, dal quale si evince chiaramente come – grazie al continuo flusso di gas russo attraverso la pipeline Yamal-Europe -, a oggi l’Unione europea possa già contare su un livello di stoccaggio che le garantisce non solo di superare l’inverno, ma anche la prossima estate senza alcun bisogno di razionamento. C’è scritto nero su bianco sul report, redatto da analisti di primissimo livello e non certamente tacciabili di simpatie o conflitto di interesse con i russi (a differenza del nostro Governo e delle nostre aziende). Attenti, quindi, al rischio che per perseguire finalità differenti – magari quella di un tentativo di abbattimento dell’inflazione con mezzi poco ortodossi -, a Roma qualcuno decida di utilizzare la crisi energetica come ha fatto con la pandemia. Ovvero, imponendo scelte draconiane totalmente sconnesse dalle esigenze contingenti richieste dalla realtà dei fatti. Com’è stato, ad esempio, il super green pass o l’obbligo vaccinale per gli over-50.



    Come vedete, al netto della sconfitta che si prefigura per tutti noi allo sgancio di ogni singola bomba, la Russia non pare questa minaccia o questo nemico mortale per l’Italia e i suoi interessi economici. Né, tantomeno, in Friuli-Venezia Giulia devono temere l’arrivo dell’Armata rossa. Anzi. Non sarà piuttosto che questo rapporto privilegiato dia fastidio e si cerchi quindi di spingerci alla rottura traumatica con il Cremlino, tanto per fregarci per l’ennesima volta in nome della fedeltà atlantica? Provate a riflettere, prima di unirvi al coro ormai patetico dei maccartisti alle vongole.
    Allora io mi dico:

    evviva la libertà. EVVIVA EVVIVA.
    Possiamo scrivere tutto quello che ci pare senza conseguenze.
    Anche quando ci sono chiaramente gli estremi per la denuncia.

    Eppure in Italia si possono liberamente scrivere boiate e passare per giornalisti di professione, mentre si continua ad urlare al bavaglio di stato ed amenità simili.
    In realtà in Italia affinché si possa essere denunciati per aver divulgato notizie false, occorre che:
    la fake news sia del tutto difforme dalla realtà, ovvero la alteri in maniera esagerata;
    la notizia sia in grado di turbare l’ordine pubblico, cioè sia astrattamente capace di destare allarme, preoccupazione o agitazione in coloro che ne hanno conoscenza.Dunque, continueremo ad essere inondati da boiate con buona pace di chi si lamenta di non poterle spacciare liberamente.
    https://twitter.com/MauroBottarelli?...Ctwgr%5Eauthor
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  4. #5704
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da paxo Visualizza Messaggio
    Forse questa autonomia sarebbe dovuta arrivare prima del 2014. La Russia avrebbe comunque visto la politica Ucraina non di buon occhio ma forse non avrebbe avuto il pretesto per attaccare.

    Fino al 2014 dell'autonomia non si parlava, l'origine degli scontri era l'accordo di associazione con l'UE.

    Quanto al pretesto, suggerisco la lettura della favola del lupo e dell'agnello.

  5. #5705
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da Gianni78ba Visualizza Messaggio
    If Ukraine’s government cannot be kept independent and pro-Kremlin covertly, as he likely concluded, then he will overtly force it to be. He also started to believe his own propagandists that Ukraine is run by a Nazi-Bandera junta. Perfect pretext to “de-Nazify” Ukraine
    2. The Kremlin spent the last 20 years trying to modernize its military. Much of that budget was stolen and spent on mega-yachts in Cyprus. But as a military advisor you cannot report that to the President. So they reported lies to him instead. Potemkin militaryAndrei V Kozyrev@andreivkozyrev·7 mar
    3. The West. The Russian ruling elite believed its own propaganda that Pres. Biden is mentally inept. They also thought the EU was weak because of how toothless their sanctions were in 2014. And then the U.S. botched its withdrawal from Afghanistan, solidifying this narrative.Andrei V Kozyrev@andreivkozyrev·7 mar

    If you believe all three of the above to be true and your goal is to restore the glory of the Russian Empire (whatever that means), then it is perfectly rational to invade Ukraine. He miscalculated on all three, but that doesn’t make him insane. Simply wrong and immoral.Andrei V Kozyrev@andreivkozyrev·7 mar

    So, in my opinion, he is rational. Given that he is rational, I strongly believe he will not intentionally use nuclear weapons against the West. I say intentionally because indiscriminate shelling near a nuclear power plant can cause an unintentional nuclear disaster in Ukraine.Andrei V Kozyrev@andreivkozyrev·7 mar

    I will take it a step further. The threat of nuclear war is another example of his rationality. The Kremlin knows it can try to extract concessions, whether from Ukraine or the West, by saber-rattling its last remaining card in the deck: nuclear weapons.Andrei V Kozyrev@andreivkozyrev·7 mar

    The ultimate conclusion here is that the West should not agree to any unilateral concessions or limit its support of Ukraine too much for the fear of nuclear war.
    Per chi non lo sapesse, l'autore è stato ministro degli esteri dell Federazione Russa, conosce bene la Russia e Putin.

  6. #5706
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Noi europei ci abbiamo rinunciato da tempo e solo perchè siamo stati costretti dal mutamento dello scenario geopolitico, ma la Russia non fa niente di diverso dagli USA, cerca cioè di avere una propria sfera d'influenza. L'unica differenza è che gli USA possono permetterselo perchè sono davvero una potenza, i russi non lo sono e per questo non riescono a stabilirne una.
    Non credo dunque sia un'ambizione novecentesca, ma l'ambizione di ogni potenza che si ritiene/è tale. E i russi si sentono ancora tali, forse perchè sulle mappe geografiche occupano una bella fetta di superficie terrestre.
    E su questo posso anche concordare, ma il punto è che in questo secolo le sfere di influenza si conquistano anche e soprattutto economicamente, non solo con la potenza militare. Anche se la Russia fosse militarmente uno spettacolo ha comunque un'economia mediocre, non ha know-how, non progredisce. Gli Stati Uniti sono certamente la prima potenza militare al mondo, che è però abbinata alle migliori università del mondo, ai migliori centri di ricerca, ai migliori centri economici. E con questo non voglio dire che sono perfetti, tutt'altro (chi mi conosce sa che sono tutto tranne che filoamericano ), ma gli Stati Uniti sono comunque una democrazia, e non una dittatura. E questo fa una differenza notevole.
    Lou soulei nais per tuchi

  7. #5707
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Noi europei ci abbiamo rinunciato da tempo e solo perchè siamo stati costretti dal mutamento dello scenario geopolitico, ma la Russia non fa niente di diverso dagli USA, cerca cioè di avere una propria sfera d'influenza. L'unica differenza è che gli USA possono permetterselo perchè sono davvero una potenza, i russi non lo sono e per questo non riescono a stabilirne una.
    Non credo dunque sia un'ambizione novecentesca, ma l'ambizione di ogni potenza che si ritiene/è tale. E i russi si sentono ancora tali, forse perchè sulle mappe geografiche occupano una bella fetta di superficie terrestre.
    È la loro idea di sfera d'influenza che è novecentesca per non dire ottocentesca, fondata su un rapporto quasi feudale tra Putin e i vari dittatori che supporta, offrendo i servigi del suo esercito e del FSB per reprimere il dissenso interno.

    Infatti i feudi russi hanno tutti economie disastrate (spesso supportate dal Cremlino con lauti sussidi) e un livello di rispetto dei diritti umani nullo. Bielorussia, Cecenia, Siria, Kazakistan non sono propriamente stati modello (lo so, la Cecenia formalmente è parte della federazione russa, ma di fatto è un possedimento personale di Kadyrov).

    Gli USA con tutti i loro difetti hanno una economia innovativa che sa come creare valore, quella russa è quasi esclusivamente estrattiva e il loro atteggiamento verso gli stati satellite riflette questa mentalità.

  8. #5708
    Vento moderato L'avatar di Gianni78ba
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    È la loro idea di sfera d'influenza che è novecentesca per non dire ottocentesca, fondata su un rapporto quasi feudale tra Putin e i vari dittatori che supporta, offrendo i servigi del suo esercito e del FSB per reprimere il dissenso interno.

    Infatti i feudi russi hanno tutti economie disastrate (spesso supportate dal Cremlino con lauti sussidi) e un livello di rispetto dei diritti umani nullo. Bielorussia, Cecenia, Siria, Kazakistan non sono propriamente stati modello (lo so, la Cecenia formalmente è parte della federazione russa, ma di fatto è un possedimento personale di Kadyrov).

    Gli USA con tutti i loro difetti hanno una economia innovativa che sa come creare valore, quella russa è quasi esclusivamente estrattiva e il loro atteggiamento verso gli stati satellite riflette questa mentalità.
    Già.
    Oltretutto l'influenza degli USA è talmente inefficace (e con l'autonomia energetica sempre meno interessata) che nazioni che ne dovrebbero essere soggiogate fanno liberamente affari con la russia e la cina, anche in campo militare e strategico nonostante facciano parte della NATO.
    O nazioni del G7 sempre facenti parte della NATO (e quindi aderenti per loro volontà) possono ritrovarsi con governi espressamente filo-sino russi, anti nato, anti UE, anti euro, sì accordi capestro pro Cina/Russia (su quelli energetici avrei da raccontarne), eletti grazie alla manipolazione praticata appunto da russi e cinesi a livello politico sui partiti populisti che traggono vantaggio dall'idea che immigrazione e globalizzazione possano far perdere ai cittadini che vi abitano lo stile di vita occidentale che è effettivamente l'opposto di quello russo e cinese che ne dettano l'agenda

    Geniale.
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  9. #5709
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    È la loro idea di sfera d'influenza che è novecentesca per non dire ottocentesca, fondata su un rapporto quasi feudale tra Putin e i vari dittatori che supporta, offrendo i servigi del suo esercito e del FSB per reprimere il dissenso interno.

    Infatti i feudi russi hanno tutti economie disastrate (spesso supportate dal Cremlino con lauti sussidi) e un livello di rispetto dei diritti umani nullo. Bielorussia, Cecenia, Siria, Kazakistan non sono propriamente stati modello (lo so, la Cecenia formalmente è parte della federazione russa, ma di fatto è un possedimento personale di Kadyrov).

    Gli USA con tutti i loro difetti hanno una economia innovativa che sa come creare valore, quella russa è quasi esclusivamente estrattiva e il loro atteggiamento verso gli stati satellite riflette questa mentalità.
    La mentalità è diversa, ma qui si stava discutendo della logica del potere imposto da una potenza (o da chi si ritiene tale). E questa cosa sarà la stessa da qui a quando la vita umana scomparirà.

  10. #5710
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    E su questo posso anche concordare, ma il punto è che in questo secolo le sfere di influenza si conquistano anche e soprattutto economicamente, non solo con la potenza militare. Anche se la Russia fosse militarmente uno spettacolo ha comunque un'economia mediocre, non ha know-how, non progredisce. Gli Stati Uniti sono certamente la prima potenza militare al mondo, che è però abbinata alle migliori università del mondo, ai migliori centri di ricerca, ai migliori centri economici. E con questo non voglio dire che sono perfetti, tutt'altro (chi mi conosce sa che sono tutto tranne che filoamericano ), ma gli Stati Uniti sono comunque una democrazia, e non una dittatura. E questo fa una differenza notevole.
    Infatti ho scritto esplicitamente "l'ambizione di ogni potenza che si ritiene/è tale". Se uno si crede una potenza agirà come tale, proprio come se un cretino crede di essere un professore si atteggerà come tale finchè qualcuno non gli ricorda che non ha le competenze.

    L'Italia al tempo del colonialismo non era una potenza, ma voleva atteggiarvisi e si è ritagliato affannosamente un proprio spazio coloniale in Africa. Per esempio.

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