https://eng.mil.ru/en/special_operation.htm
PUNTO DI VISTA UFFICIALE RUSSO, A CURA DEL MINISTERO.
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economia, modelli, mercato, finanza
Noi europei ci abbiamo rinunciato da tempo e solo perchè siamo stati costretti dal mutamento dello scenario geopolitico, ma la Russia non fa niente di diverso dagli USA, cerca cioè di avere una propria sfera d'influenza. L'unica differenza è che gli USA possono permetterselo perchè sono davvero una potenza, i russi non lo sono e per questo non riescono a stabilirne una.
Non credo dunque sia un'ambizione novecentesca, ma l'ambizione di ogni potenza che si ritiene/è tale. E i russi si sentono ancora tali, forse perchè sulle mappe geografiche occupano una bella fetta di superficie terrestre.
SPY FINANZA/ Il sospetto sull'Italia capofila delle sanzioni alla Russia
Quindi, per favore, finiamola di fare gli indignati e i martiri di fronte alle minacce russe. E anzi, guardiamo in faccia la realtà per quella che è. Ovvero, quella che i media si guardano bene dal raccontare, impegnati come sono nella rivoltante conta delle vittime immaginarie sotto le macerie del teatro di Mariupol, il quale rinascerà con soldi delle vostre tasse e con buona pace dei container di Amatrice. Venerdì scorso, la WoodMackenzie – primaria agenzia di consulting energetico a livello mondiale – ha pubblicato il suo ultimo report, dal quale si evince chiaramente come – grazie al continuo flusso di gas russo attraverso la pipeline Yamal-Europe -, a oggi l’Unione europea possa già contare su un livello di stoccaggio che le garantisce non solo di superare l’inverno, ma anche la prossima estate senza alcun bisogno di razionamento. C’è scritto nero su bianco sul report, redatto da analisti di primissimo livello e non certamente tacciabili di simpatie o conflitto di interesse con i russi (a differenza del nostro Governo e delle nostre aziende). Attenti, quindi, al rischio che per perseguire finalità differenti – magari quella di un tentativo di abbattimento dell’inflazione con mezzi poco ortodossi -, a Roma qualcuno decida di utilizzare la crisi energetica come ha fatto con la pandemia. Ovvero, imponendo scelte draconiane totalmente sconnesse dalle esigenze contingenti richieste dalla realtà dei fatti. Com’è stato, ad esempio, il super green pass o l’obbligo vaccinale per gli over-50.
Come vedete, al netto della sconfitta che si prefigura per tutti noi allo sgancio di ogni singola bomba, la Russia non pare questa minaccia o questo nemico mortale per l’Italia e i suoi interessi economici. Né, tantomeno, in Friuli-Venezia Giulia devono temere l’arrivo dell’Armata rossa. Anzi. Non sarà piuttosto che questo rapporto privilegiato dia fastidio e si cerchi quindi di spingerci alla rottura traumatica con il Cremlino, tanto per fregarci per l’ennesima volta in nome della fedeltà atlantica? Provate a riflettere, prima di unirvi al coro ormai patetico dei maccartisti alle vongole.
Allora io mi dico:
evviva la libertà. EVVIVA EVVIVA.
Possiamo scrivere tutto quello che ci pare senza conseguenze.
Anche quando ci sono chiaramente gli estremi per la denuncia.
Eppure in Italia si possono liberamente scrivere boiate e passare per giornalisti di professione, mentre si continua ad urlare al bavaglio di stato ed amenità simili.
In realtà in Italia affinché si possa essere denunciati per aver divulgato notizie false, occorre che:
la fake news sia del tutto difforme dalla realtà, ovvero la alteri in maniera esagerata;
la notizia sia in grado di turbare l’ordine pubblico, cioè sia astrattamente capace di destare allarme, preoccupazione o agitazione in coloro che ne hanno conoscenza.Dunque, continueremo ad essere inondati da boiate con buona pace di chi si lamenta di non poterle spacciare liberamente.
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E su questo posso anche concordare, ma il punto è che in questo secolo le sfere di influenza si conquistano anche e soprattutto economicamente, non solo con la potenza militare. Anche se la Russia fosse militarmente uno spettacolo ha comunque un'economia mediocre, non ha know-how, non progredisce. Gli Stati Uniti sono certamente la prima potenza militare al mondo, che è però abbinata alle migliori università del mondo, ai migliori centri di ricerca, ai migliori centri economici. E con questo non voglio dire che sono perfetti, tutt'altro (chi mi conosce sa che sono tutto tranne che filoamericano ), ma gli Stati Uniti sono comunque una democrazia, e non una dittatura. E questo fa una differenza notevole.
Lou soulei nais per tuchi
È la loro idea di sfera d'influenza che è novecentesca per non dire ottocentesca, fondata su un rapporto quasi feudale tra Putin e i vari dittatori che supporta, offrendo i servigi del suo esercito e del FSB per reprimere il dissenso interno.
Infatti i feudi russi hanno tutti economie disastrate (spesso supportate dal Cremlino con lauti sussidi) e un livello di rispetto dei diritti umani nullo. Bielorussia, Cecenia, Siria, Kazakistan non sono propriamente stati modello (lo so, la Cecenia formalmente è parte della federazione russa, ma di fatto è un possedimento personale di Kadyrov).
Gli USA con tutti i loro difetti hanno una economia innovativa che sa come creare valore, quella russa è quasi esclusivamente estrattiva e il loro atteggiamento verso gli stati satellite riflette questa mentalità.
Già.
Oltretutto l'influenza degli USA è talmente inefficace (e con l'autonomia energetica sempre meno interessata) che nazioni che ne dovrebbero essere soggiogate fanno liberamente affari con la russia e la cina, anche in campo militare e strategico nonostante facciano parte della NATO.
O nazioni del G7 sempre facenti parte della NATO (e quindi aderenti per loro volontà) possono ritrovarsi con governi espressamente filo-sino russi, anti nato, anti UE, anti euro, sì accordi capestro pro Cina/Russia (su quelli energetici avrei da raccontarne), eletti grazie alla manipolazione praticata appunto da russi e cinesi a livello politico sui partiti populisti che traggono vantaggio dall'idea che immigrazione e globalizzazione possano far perdere ai cittadini che vi abitano lo stile di vita occidentale che è effettivamente l'opposto di quello russo e cinese che ne dettano l'agenda
Geniale.
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Infatti ho scritto esplicitamente "l'ambizione di ogni potenza che si ritiene/è tale". Se uno si crede una potenza agirà come tale, proprio come se un cretino crede di essere un professore si atteggerà come tale finchè qualcuno non gli ricorda che non ha le competenze.
L'Italia al tempo del colonialismo non era una potenza, ma voleva atteggiarvisi e si è ritagliato affannosamente un proprio spazio coloniale in Africa. Per esempio.
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