Io volutamente per scremare i miei contatti aggiorno ogni 3x2 la mia storia di Facebook così:
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Li aspetto al varco.
Lou soulei nais per tuchi
Intanto la NATO punta ad offendere l’autocrate russo disegnando ca..noi nel cielo di Romania
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“Sopra le nuvole il meteo è noioso”
Il manifesto elettorale di Le Pen, spiega un articolo del Financial Times, non contempla più l’idea di abbandonare l’euro, contrariamente a quanto avvenne nel testa a testa contro Macron, il primo, del 2017.Ma la candidata rimane scettica sul libero commercio, così come non è sicuramente una fan dell’apertura dei confini.Tanto che Jérome Legras, responsabile della divisione di analisi di Axios Alternative Investments, sottolinea che una sua eventuale vittoria potrebbe mandare in soffitta la risposta finora coordinata che l’Unione europea ha dato all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.Legras spiega che, in questo contesto di incertezza, le banche sono le prime che i trader tendono a scaricare: “Le aspettative (ora) sono di una risposta europea coordinata per cercare di smorzare lo shock economico ..(provocato dalla guerra). E c’è il timore che con Le Pen non ci sarebbe lo stesso livello di coordinamento”.Per esempio, continua Legras, “non sarebbe scontato disporre di quel cuscinetto macro che è importante per la redditività delle banche”.Inoltre, oltre alla lotta contro l’immigrazione e all’impegno ad aumentare i finanziamenti da destinare alle forze dell’ordine e alle prigioni, Le Pen ha promesso di rinazionalizzare la rete autostradale francese, mandando al tappeto i titoli delle società francesi attive nel comparto delle infrastrutture, come Vinci e Eiffage, che ieri in Borsa hanno perso quasi il 5%. Insomma, una vittoria di Le Pen, ha commentato all’FT un banchiere, “sarebbe un disastro”.Ma il disastro, è questa la domanda martellante, si estenderebbe anche all’Europa?Sicuramente l’Ue non sarebbe immune agli effetti di una vittoria di Le Pen. Così la divisione di ricerca del colosso bancario britannico Barclays: “Una vittoria di Le Pen il prossimo 24 aprile scuoterebbe il quadro politico francese e avrebbe conseguenze importanti sia per la diplomazia che per l’Europa. La costituzione francese conferisce grandi poteri al presidente nelle decisioni attinenti alla difesa e alla politica estera. In particolare, l’articolo 52 stabilisce che il presidente negozia e ratifica i trattati internazionali”.“La presidenza di Le Pen finirebbe per avere implicazioni indiscutibili e immediate sul ruolo della Francia in Europa. Un primo possibile problema direttamente legato alla guerra in Ucraina è rappresentato dalla cordialità precedentemente manifestata nei confronti del presidente (russo) Putin e verso la Russia – si legge nell’analisi di Barclays – Sebbene dall’inizio della guerra abbia cercato di prendere le distanze dal presidente Putin, lo scorso 31 marzo, in un intervento alla TV francese (Elysée 2022, France 2), Le Pen ha detto che la Russia potrebbe diventare un alleato della Francia nella lotta al fondamentalismo islamico: dichiarazione – rimarcano da Barclays – che è improbabile che sia stata vista con favore dagli altri governi Ue”.Le Pen ha detto inoltre che, “se eletta, lancerebbe un referendum per cambiare la costituzione francese, ribaltando la supremazia delle leggi Ue su quelle francesi (intervento France Inter, 19 gennaio 2022). La candidata del ha anche promesso di fermare al libera circolazione di cittadini e beni tra la Francia e il resto dell’Ue, fattore che sarebbe una violazione del mercato unico”. E, si legge ancora nella nota degli analisti, “sebbene abbia abbandonato l’idea di una Frexit, in questo modo Le Pen, di fatto, impedirebbe alla Francia di rispettare i trattati europei”. Insomma, “le relazioni tra la Francia e il resto dell’Ue verrebbero probabilmente messe a dura prova nel caso in cui Le Pen vincesse”.
Poi c'è questo
Irpin choc, bambina di 9 anni violentata da 11 soldati russi: <<Le hanno inciso una Z sul petto>>. A Bucha <<25 ragazze stuprate>> - Il Mattino.it
il problema è raccogliere le prove inconfutabili
Ultima modifica di Gianni78ba; 06/04/2022 alle 16:25
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economia, modelli, mercato, finanza
Qualche considerazione sul futuro, in base a quanto sta accadendo dopo quaranta giorni di guerra:
Nonostante le sanzioni siamo sempre lì: la Russia se ne frega e continua e continuerà ad avere risorse per finanziare "l'operazione speciale", spostando il grosso della guerra nella parte Est dell'Ucraina, suo vero bersaglio.
Tagliare le ingenti entrate del gas e petrolio darebbe un bel colpo all'economia di guerra russa ma alcuni stati europei non se la sentono così come gran parte della popolazione dell'UE (vedremo nel 2030 se avremo raggiunto la tanto sperata autonomia energetica).
A Sarajevo l'ONU intervenne a sostegno della popolazione, con risultati anche discutibili ma intervenne. Qui no e nemmeno nell'immediato futuro e oramai il disastro umanitario è servito.
In un modo o nell'altro (referendum discutibile/annessione forzata ecc) la Russia si prenderà il Donbass o parte del Sud-Est per avere un naturale corridoio fino all'altro suo acquisto, la Crimea.
Praticamente Zelensky faceva prima a darglielo, almeno avrebbe evitato questa ecatombe umanitaria/economica/sociale.
Rivolte/golpe/colpo di stato non accadranno mai in Russia, Putin ha letteralmente in mano gli oligarchi e tutti i livelli dell'organismo statale, a riguardo Vladimir Putin e l'uomo piu ricco del mondo. La rivelazione sul patrimonio: ha 200 miliardi di dollari – Il Tempo
Ah e le sanzioni verranno via via tolte, guadagnandoci sia da un lato (UE) che l'altro (Russia/Bielorussia).
Purtroppo sono arrivato a pensarla in questo modo, a scanso di grossi cambiamenti, che dovranno avvenire comunque in breve tempo
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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