L'embargo al petrolio russo è tutt'altro che facile, specie quando devi coordinare 27 governi. Avere una europa unita (come evidenziato anche da Draghi in questi giorni) significherebbe avere risorse centrali adeguate e possibilità di decidere a maggioranza, superando quindi le differenze tra stati.
Tolti gli ungheresi comunque l'unità politica è stata ammirevole, anche i poveri bulgari si sono appena offerti di riparare i mezzi ucraini anche se non hanno inviato armamenti. La commissione sta cercando di fare tutto il possibile e credo che alla fine i risultati non mancheranno.
Orban purtroppo andava fermato più di dieci anni fa, appena ha cominciato a smantellare le istituzioni democratiche ungheresi, ma il PPE non ha voluto riconoscere il pericolo di una deriva autoritaria finché non è stato troppo tardi.
Una caduta di Putin è certamente auspicabile e risolverebbe molti problemi, ma se non ci saranno segni di un suo indebolimento tratteranno con lui, non vedo dove sia il problema.
Gli USA vorrebbero anche eliminare il regime degli Ayatollah iraniani, ma non potendo farlo ci hanno fatto trattative e sottoscritto accordi.
Comunque gli USA hanno poco da illudersi, quanto alla loro fissa di "esportare democrazia": quando la guerra la fai contro un paese che ha risorse pressoché illimitate in fatto di materie prime, o comunque sufficienti per mantenere la struttura di controllo del Paese medesimo, non hai possibilità di rovesciarne il regime (Iran, Russia, ecc.).
" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
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A parer mio il caso della russia è immensamente diverso da quello dell'iran di cui diciamolo, non frega nulla a nessuno.
In questo momento la Russia è il centro del mondo, e nei prossimi due anni potrebbero essere toccate le tasche di tutti, dei russi in primis, ma poi di cinesi europei ed americani.
Col covid soldi a pioggia e tutti contenti, compresi i complottisti che potevano complottare.
Ora soldi e complotti scarseggeranno, ci saranno tantissimi che si incazzeranno ed anche chi ha le tasche piene avrà molti fastidi pur conservandole cariche.
Nel giro di due anni se continua così o scappa oppure viene arrestato o eliminato. Parlo di Putin.
IMVHO
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Mah, con l' embargo alla Russia, il petrolio iraniano tornerebbe utile, quindi ci penserei due volte a scartare l' importanza.
Peraltro, solite rotture USA, diverse aziende italiane avevano succosi accordi preliminari con il governo degli ayatollah
Iran/1. Condotte-Itinera e Pessina, accordi per 5 miliardi con il governo persiano | NT+ Enti Locali & Edilizia
ovviamente tutti saltati una volta che Washington ha nuovamente fatto fuoco e fiamme con gli stessi.
Poi però, ci si pensa su un attimo, e si vede che l' indotto USA (non solo quello militare) ha grandi prospettive in termini di crescita, da questo nuovo ordine mondiale:
Halliburton Announces First Quarter 2022 Results
Esempio piccolo, in termini numerici assoluti, ma interessante in percentuali.
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Non credo che abbiano ancora questa fissa dopo i disastri di Bush, però non mischierei la Russia con altri regimi come quello iraniano o anche nord coreano. Il regime russo è estremamente personalizzato, mentre la teocrazia iraniana è una oligarchia con vari centri di potere, religioso e militare, che gestiscono una democrazia molto limitata (ma in cui gli elettori votano realmente) in Russia esiste solo Putin, che ha trasformato un sistema ancora formalmente democratico in una monarchia assoluta di fatto.
Se togli Putin o riduci la sua presa sul potere il sistema può facilmente collassare, perché non poggia su basi legali reali né è presente una precisa linea di successione. Formalmente sono ancora una democrazia (anche se i voti non vengono realmente contati).
Nessun leader sovietico dopo Stalin aveva mai avuto un potere così accentrato su una sola persona.
Intanto questo è quello che sta succedendo.
Ultima modifica di snowaholic; 05/05/2022 alle 08:03
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