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In teoria dei giochi si chiama minaccia non credibile, perché contraddice gli obiettivi, mentre sarebbe credibile se l'obiettivo fosse spingere gli ucraini ad accettare un compromesso che non gradiscono. Questa infatti al momento è la maggiore preoccuazione degli ucraini, che gli aiuti militari occidentali non siano sufficienti a raggiungere i loro obiettivi.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Dipende da quali sono questi obiettivi, perchè se sono quelli di riprendersi tutti i territori è un conto, se è quello di trovarsi in una posizione di vantaggio per poi negoziare ad accordi è un altro. Io credo che dovrebbero avere come obiettivo primario quest'ultimo, e come secondario l'altro. Le due cose non sono in conflitto: loro continueranno con la controffensiva, dove arriverano arriveranno, se non ci sarà stallo si riprenderanno tutti i territori, altrimenti scenderanno a patti.
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27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Comunque non so se lo avevate riportato nei giorni scorsi, ma Putin in persona si è scusato con Israele per le dichiarazioni di Lavrov durante l'intervista su Rete 4, quando ha parlato di Hitler ebreo e quella roba lì per cui gli ebrei sono i più antisemiti.
Attenzione ai salti mortali carpiati: nel giro di un anno saremo di nuovo amici dei russi e del loro gas e viceversa, sarei quasi pronto a scommetterci, già se ne vedono le avvisaglie, colombe ovunque dove prima c'erano solo falchi.
Pietro
Secondo l'intelligence americana Putin porterà la guerra in Transnistria.
Come pensano di attraversare i territori ucraini dell'Ovest con i mezzi se sono impantanati in un conflitto dai risvolti ancora incerti in tutt'altra direzione? E con quali risorse?
Forse hanno intenzione di scatenare una sorta di guerra civile? Di bersagliarli dalle flotte del Mar Nero o dall'alto?
Personalmente trovo difficile possa succedere, secondo voi?
Molto probabilmente sì, cercheranno di sobillare gli animi, magari cercando apposta (o fabbricando) incidenti tra i militari russi in Transnistria e l'esercito moldavo.
Potrebbe servire come diversivo, per drenare una parte delle risorse NATO dal fronte orientale ucraino.
Lì però si andrebbe sempre di più a scherzare col fuoco, visto che la Moldavia è poco più che una fettina di terra confinante con un Paese NATO.
Questa guerra si finisce se l'Europa non cede. Se si inizia ad acquistare sempre meno dalla Russia, questa non potrà rivendere tutto allo stesso prezzo alla Cina o a chi per essa: per forza avrà meno entrate. E meno entrate significano meno soldi, e meno soldi significano meno mezzi, meno risorse, e infine meno munizioni, meno armi. Chi venderà armi/mezzi/cose alla Russia dovrà pensarci molto bene. Verrà pagato? Quanto, e quando, e per quanto? E' un Paese che si sta progressivamente impoverendo, e non si vede chissà quale futuro roseo. Le relazioni (e il mercato) con l'Occidente è praticamente compromesso. L'unica sponda è la Cina, che sfrutterà la situazione a suo vantaggio, fino a quando le converrà, ma non è detto che sarà così per sempre.
Lou soulei nais per tuchi
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