Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
11.30 – Cremlino: risposta adeguata a rivendicazioni sulla Crimea
La Crimea è parte integrante della Federazione Russa e qualsiasi rivendicazione sul territorio russo riceverà una risposta adeguata da Mosca. Lo ha assicurato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. «Le Repubbliche del Donbass sono Stati indipendenti, la cui indipendenza è riconosciuta dalla Federazione Russa, e che hanno chiesto assistenza alla Russia per garantire la loro sicurezza, cosa che la Russia sta facendo. La Crimea è parte integrante della Federazione Russa, quindi qualsiasi pretesa alla Russia territorio riceverà una risposta adeguata», ha detto Peskov.
Non si fermeranno mai, c'è poco da fare.
L'unica via è annientare definitivamente il loro esercito e seppellirlo sotto un tappeto di bombe.
Mi dispiace fare questi discorsi, ma ogni mediazione è e sarà sempre impossibile con queste premesse.
Lou soulei nais per tuchi
Testimonianza "di prima mano" (il giornalista italiano ferito, appena rientrato in Italia) su Kherson
L'ospedale di Kherson è un microcosmo in cui respiro la pesantezza degli ucraini depressi, sconsolati, in perenne attesa. Sanno benissimo che la città è ben controllata. Divisa per blocchi, le strade sono pulite e deserte, la vita della gente è interrotta. Sembra di essere a Pyongyang, tutto è molto controllato, non puoi guardare liberamente YouTube e Instagram, e fatichi a reperire beni di vario tipo.
Mattia Sorbi: "Nella mia camera all’ospedale di Kherson l’oppressore russo e l’insofferenza ucraina" - la Repubblica
Penso che a Kherson la situazione sia peggiore anche perchè è stata presa nei primissimi giorni, quindi
non ci sono state evacuazioni di massa.
Per confronto, Izuym aveva 50000 abitanti, 10000 rimasti. Ipotizzando un 10% di abitanti inizialmente russofili, rimasti all'arrivo del russi, ora questi potrebbero essere il 50% dell'attuale popolazione.
Quando qualche pagina fa si discuteva sul fatto che Putin stia cercando di "tirare in lungo" e sul ruolo del "generale inverno", penso che la cosa non si riferisca tanto al piano strettamente militare, ma alla speranza di avere dei cambiamenti sostanziali in Europa grazie a proteste come queste e/o a governi più amici o comunque meno nemici.
Momento decisivo, già per l'inverno 2023-24 il ruolo del gas russo sarà sostanzialmente diminuito e di conseguenza il potere di ricatto molto minore. Quindi in questa fase massima attività da parte dei "pupazzi prezzolati" (CIT).
https://medium.com/@gberardi78 :
economia, modelli, mercato, finanza
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Anche senza la Crimea gli restano Rostov, Novorossijsk e Sochi, non direi che perdono l'accesso al mar Nero, di fatto già ora la loro flotta fa riferimento a Novorossijsk. Rostov potrebbe diventare problematico in caso di conflitto con l'Ucraina, ma se si ritirassero dall'Ucraina il problema non si porrebbe.
L'accesso al Mediterraneo per le navi militari poi l'anno già perso facendo chiudere il Bosforo...
Certo perdere Sevastopol sarebbe un bello smacco, ma credo che sia più una questione di prestigio che di reale rilevanza strategica della penisola.
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