Il punto è che questa nostra breve conversazione, di cui condivido molti aspetti (ma non tutti, uno su tutti la scientificità, la storia non è scienza ma può avvalersi di un metodo induttivo che poi è lo stesso alla base del metodo scientifico) nasce dalla contestazione di non so cosa abbia io scritto, perchè per la maggior parte ho corretto veri e propri errori dovuti a una visione distorta della storia se non proprio falsa, e che sia falsa è palese dall'analisi di tutte le fonti. Ho già elencato gli errori, non mi starò a ripetere.
Ammiro l'ottimismo sulle prospettive del socialismo, ma fa sorridere che tu dica agli altri di rassegnarsi quando nel mondo reale il socialismo come lo intendi tu è sostanzialmente sparito.
Non è vero che il capitalismo sia esclusivamente fondato sulla legge del più forte, certamente non molto più degli esperimenti di socialismo reale. Il capitalismo prende tante forme, può essere limitato nei suoi eccessi dall'intervento statale sia riguardo i diritti dei lavoratori e la distribuzione del reddito sia rispetto ad altre questioni come quelle ambientali. Chi modera invece gli eccessi degli stati teoricamente socialisti che sono nei fatti oligarchie governate da una ristretta elite che non deve rendere conto a nessuno?
Sugli operai hanno sparato nel dopoguerra, la violenza politica da allora si è costantemente ridotta specie nel mondo occidentale e in America Latina (non tanto nei Paesi comunisti che sono rimasti ugualmente repressivi anche quando sono diventati economicamente liberisti come la Cina).
Ma io non mi riferivo direttamente a tema tu devo riconoscere che ti sei interfacciato
Diciamo che è una mia "deformazione" quella di "sospettare" delle contrapposizioni, intendo con questo non dei portatori delle idee contrapposte, ma proprio dell'idea che bisogna sempre prendere una parte e dividersi e in questo do ragione a chi parla degli Italiani come maestri in questa pratica (ci si divide pure sulla pasta liscia VS rigata)![]()
E' una risposta in parte al quesito che ponevo. Un' altra parte riguarda ad esempio l'Identità, l'appartenenza, la tradizione, centrale nella narrazione di quei popoli che si allontanano dalla Democrazia (come noi la intendiamo e che ha al suo apice il Mercato e il consumo che tende ad atomizzare la Società) E parlando della Russia mi riferisco a tutte quelle prese di posizione di Putin riguardo il "genere" la difesa dell'Ortodossia etc etc e che in parte motivano i Russi nel non fidarsi dell'ingerenza occidentale sui costumi, ancor di più negli "ottomani" di Erdogan. (così rispondo anche a Burian che si chiedeva il perché la Russia non instaura rapporti di collaborazione con l'Occidente). Poi c'è un bel video di Barbero in rete che parla di tradizione Bizantina nella visione e organizzazione del Mondo che in questi paesi (Turchia-Russia) esiste senza soluzione di continuità sin dall'impero Romano d'Oriente e che li mette in aperto contrasto con noi disgregati, feudali, borghesi, capitalisti, assolutisti nazionalisti, democratici (in ordine cronologico). E' un'analisi interessante consiglio di cercarlo.
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Ultima modifica di olsen; 21/02/2022 alle 10:47
Non capisco per quale motivo la Russia abbia il diritto di non avere la Nato ai suoi confini (che in quanto alleanza difensiva non ha alcun motivo di minacciare il territorio russo) mentre i suoi vicini non abbiano il diritto di difendersi dalla Russia che li ha occupati militarmente dopo la seconda guerra mondiale e mantenuti per 40 anni sotto il suo controllo (e tutt'ora rivendica il diritto di imporre limitazioni alla loro sovranità).
Per gli stati più piccoli la NATO è l'unico modo di contrastare il potere militare russo, per questo hanno voluto aderire rapidamente a UE e NATO.
Sull'Ucraina probabilmente aveva più senso spingere ed una soluzione diversa, anche perché non c'erano le condizioni per un ingresso rapido dell'Ucraina nell'UE o nella NATO. Il danno è stato fatto nel periodo immediatamente successivo alla rivoluzione arancione del 2004, quando ci fu una forte spinta da parte dell'amministrazione Bush per avviare la procedura di accesso di Georgia ed Ucraina anche se i governi europei erano contrari.
Al momento non è così facile ipotizzare la neutralità perpetua, che richiederebbe modifiche costituzionali in Ucraina e probabilmente non basterebbe ai russi, che hanno avanzato richieste che coinvolgono mezza Europa e non solo l'Ucraina. Ma l'ingresso nella NATO non è minimamente realistico, non lo era nemmeno nel 2005 figuriamoci ora, questo i governi europei lo hanno detto chiaramente.
Ultima modifica di snowaholic; 21/02/2022 alle 11:15
Di certo questo non dovrebbe essere un pretesto in grado di portare un capo di Stato a iniziare o far credere di voler iniziare una guerra.
Ma non consideri l'interesse che la NATO (ehm... gli USA) hanno nel voler espandere ancora la loro sfera di influenza, probabilmente proprio con l'obiettivo strategico di accerchiare la Russia (potrei dire una cazzata eh, ma questa è l'impressione). Far parte della NATO non implica solo firmare un accordo che delega alla stessa la propria difesa militare in caso di attacchi esterni, ma anche ospitare basi militari statunitensi, partecipare alle loro spese militari che spesso vengono utilizzate per interventi tutt'altro che difensivi fuori dall'Europa....
Io credo che sbagliano entrambi.
Ad esempio potrebbero trovare un compromesso firmando un accordo (tra USA e Ucraina) che implichi la difesa del territorio ucraino in caso di attacco ma senza entrare formalmente nella NATO che permetterebbe agli statunitensi di espandere la propria sfera di influenza sulla zona. Non mi sembrano proprio dei santarellini nemmeno in questo caso, avrebbero sicuramente i loro interessi perché in ambito geopolitico la beneficienza e gli aiuti gratuiti semplicemente non esistono o quasi.
Anzi, a me sembrano proprio strategia da piena guerra fredda, che ora come ora sembra non essere mai finita.
Ultima modifica di ale97; 21/02/2022 alle 13:02
Certo che esiste una metodologia di ricerca storica, ma che dire di quando la storia presenta più versioni di cui nessuna è davvero complottista? Sappiamo che ogni attore statale e politico tira acqua al suo mulino e spesso cerca di fare propaganda su determinati temi, e così quella versione è quella che magari arriva alla popolazione di quello Stato.
Per cui direi che esiste perfettamente la possibilità che a volte ci possa non essere una versione ufficiale universalmente accettata. E non parlo solo in riferimento agli USA eh, in cui comunque questa cosa è stata ben evidente negli ultimi 70 anni di storia, ma anche di tantissime altre situazioni e conflitti geopolitici in giro per il mondo (Russia/Georgia ad esempio ma anche tanti altri che non mi vengono in mente)
Quello della neutralità era un discorso da fare tempo fa, e non ora che i buoi sono fuori dalla stalla. Conflitti nascono sempre da questioni non risolte in passato e dopo il crollo sovietico è anche comprensibile che la Russia voglia mantenere una certa influenza in quelle zone.
Che poi l’Occidente pressi sempre più verso est e ci piazzi anche una base nato ai confini con la Russia è un po’ andarsi a cercare i problemi dove si potrebbero smussare con il dialogo, perché parliamo sempre di alleanze militari come decenni fa, concetti forse superati dai tempi di un mondo sempre più multilaterale.
Una guerra in Europa è nell’interesse di chi? Non dell’Europa ma nemmeno della Russia che poi dovrebbe anche assumersene le conseguenze. Oltreoceano potrebbe anche fare meno differenza questo aspetto, ecco perché a priori non seguirei quanto dicono di fare dagli USA, difatti si sono già sentiti toni più concilianti da parte di alcuni in Europa.
La sovranità popolare non è mai stata tanto amica degli accordi internazionali, in quasi tutti i casi la questione non viene nemmeno sottoposta in referendum, (ad esempio hai votato per aderire all’euro?) spesso sono intese tra politici, poi in passato la classe politica ucraina ha anche avuto vari problemi che esistono tuttora (il sintomo è proprio la vittoria alle urne di Zelensky contro questo sistema), dunque in questo caso sull’allineamento ad uno o l’altro schieramento il desiderio popolare viene meno e comunque si resta in una situazione di conflitto.
L’esempio che hai citato non sta minimamente in piedi perché dietro c’è una storia tutta diversa, e già questo fa un enorme differenza.
La Nato è un morto che cammina, i Russi mobilitano 200.000 uomini, il meglio del loro esercito, possono mobilitare anche due milioni di uomini volendo, l'occidente è completamente sguarnito, non solo i Russi potrebbero prendersi l'Ucraina, ma teoricamente non avrebbero alcuna resistenza fino a Berlino, l'antica potenza militare prussiana è morta. L'unico esercito capace di opporsi è quello francese, con la legione straniera, mentre la Russia poco a poco si è riarmata, l'occidente e soprattutto l'Europa ha continuato il processo di smilitarizzazione. Se la storia insegna qualcosa è meglio per l'Europa di non sfidare i Russi sul loro territorio, Napoleone e Hitler ne sanno qualcosa. Nella seconda guerra mondiale i tedeschi imprigionarono 700.000 uomini nella sacca di Kiev, la più grande manovra a tenaglia della storia militare, quando la tenaglia si chiuse uccisero 600.000 soldati il rimanente cadde prigioniero e gettarono l'uniforme nascondendosi con il locali, i generali di Hitler entusiasti credettero che l'esercito russo non potesse più costituire una minaccia, ma si sbagliarono, i russi continuavano a schierare divisioni. Anche nel primo tentativo di conquista di Mosca, i tedeschi sbaragliarono i sovietici, questi per fermarli sacrificarono centinai di migliaia di uomini, poi una controffensiva con divisione proveniente dagli Urali ricacciarono indietro i tedeschi, che riuscirono con difficoltà a tenere la linea del fronte. Con Stalingrado e il tentativo di conquista del Caucaso i tedeschi devastarono altre divisioni sovietiche, ma si trovarono circondati nella stessa città che stavano assediando, Von Paulus dovette arrendersi con più di due milioni di uomini. Mi chiedo cosa abbiano nella testa gli americani di Biden, portare la Nato in Ucraina è una follia.
“Non sono nessuno per giudicare, so soltanto che ho un'antipatia innata verso i censori, i probiviri... ma soprattutto sono i redentori coloro che mi disturbano di più.”
HUGO EUGENIO PRATT
Socio Meteonetwork.
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