Com'era la storia che Kiev avrebbe dovuto cedere dopo neanche 24h dall'inizio del conflitto?
“Non sono nessuno per giudicare, so soltanto che ho un'antipatia innata verso i censori, i probiviri... ma soprattutto sono i redentori coloro che mi disturbano di più.”
HUGO EUGENIO PRATT
Socio Meteonetwork.
Negoziati ripresi dopo breve pausa.
Tendenzialmente, vista la scarsa levatura dei partecipanti, falliranno.
Ma almeno si apriranno trattative!!
Alla seconda chiamata diplomatica, fra 3 giorni? 5 giorni? 1 settimana? i partecipanti del negoziato saranno di maggior levatura. A meno che non lasceranno parlare il campo di battaglia definitivamente. E allora sì che inizierebbero i massacri qua e là. Lo spazio aereo ucraino non è sotto controllo russo -ancora-, ma nel Sudest le milizie cecene son pronte ad attaccare duramente Mariupol. Mi auguro davvero si riesca già oggi, nonostante "da copione storico" non sia però così.
Mi sa tanto che non hai nessuna idea dell'esercito cinese e della sua tecnologia..., i cinesi hanno rovesciato l'esercito americano nella guerra di Corea, hanno dovuto intervenire con bombardamenti a tappeto per fermali se no li buttavano nell'oceano, purtroppo scrivete di ciò che non conoscete affatto, senza neanche prendere la briga di informarvi...., oltre ad avere una scarsa conoscenza storica....
Cina oltre il 5G: pronto il 6G "militare". L'esercito che spaventa gli Usa - Affaritaliani.it
Cina oltre il 5G: pronto il 6G "militare". L'esercito che spaventa gli Usa
Pechino continua ad ammodernare le proprie forze armate. Washington osserva con preoccupazione per il ritardo accumulato su alcune tecnologie
5G? La Cina è già al 6G e lo applica in campo militare
Mentre ancora il mondo cerca di capire come sviluppare e insieme contrastare le sue infrastrutture di rete 5G, la Cina sta già sviluppando il 6G dimostrando ancora una volta di essere un passo avanti agli altri. Un team di scienziati cinesi ha infatti affermato di essere in grado di utilizzare la nuova tecnologia 6G (che altrove è ancora fantascienza) in ambito militare. Un ulteriore passaggio, dopo quelli numerosi raggiunti di recente e che preoccupano, non poco, gli Stati Uniti.
La scoperta è stata pubblicata sul Journal of National University of Defence Technology dal team di Yao Jianquan, dell’università di Tianjin, che ha sviluppato uno strumento laser che può generali fasci continui di onde elettromagnetiche nella frequenza terahertz, una fascia situata tra infrarossi e microonde ed usata anche per altre tecnologie 6G in ambito medico e delle telecomunicazioni. L’esperimento ha suggerito che le onde terahertz potrebbero avere un potenziale significativo nelle applicazioni militari, come affermato da uno scienziato dell’Accademia cinese delle scienze di Pechino.
Se le onde ad alta frequenza dovessero essere utilizzate per la difesa missilistica, il radar dovrà essere estremamente potente e la sua antenna molto grande per raggiungere una portata maggiore e le tecnologie cinesi devono ancora perfezionarsi per riuscirsi senza rischi. Per risolvere questi problemi, la Cina sta sviluppando antenne terahertz compatte con tecnologia radar ad apertura sintetizzata – processori ad alta velocità in grado di gestire un enorme flusso di dati senza surriscaldarsi – e stazioni base ad alta quota sull’altopiano tibetano per integrare le future reti 6G nello spazio e su terra.
Intelligenza artificiale e missili ipersonici: la tecnologia dell'esercito cinese
L’esperimento cinese, come ovvio, ha già attirato l’attenzione degli Stati Uniti che finanzieranno la rete satellitare di comunicazione Starlink di SpaceX per installare la tecnologia terahertz. Segnali di una nuova corsa agli armamenti. Già negli scorsi mesi Pechino aveva dato segnali preocuppanti, chiaramente secondo la prospettiva di Washington. Il campo nel quale la Cina sta facendo passi da gigante è quello dell'intelligenza artificiale. L'Esercito Popolare di Liberazione sta sviluppando le sue capacità utilizzando l'intelligenza artificiale. Un dettagliato report del Center for Security and Emerging Technology (CSET) mostra come quello che fino a dieci anni fa avrebbe potuto essere considerato fantascienza oggi sta diventando realtà, con applicazioni inedite e innovative dell'intelligenza artificiale. in campo militare. Il report ha preso in esame 343 contratti di attrezzature legate alla I.A., parte di un campione più ampio di oltre 66 mila operazioni di approvvigionamento pubblicate dalle unità dell'Esercito popolare di liberazione e dalle imprese statali della difesa nel 2020.
L'esercito di Pechino spera di utilizzare l'intelligenza artificiale per generare vantaggi asimmetrici nei confronti degli Stati Uniti. Il focus è quello di costruire e sviluppare veicoli autonomi e sistemi di sorveglianza a livello marittimo, settore nel quale Washington ha storicamente un grande vantaggio strategico e militare. A fine luglio, per esempio, è stato messo a punto un drone sottomarino in grado di mantenere una velocità elevata anche sott'acqua. Durante un volo di prova di 90 secondi, il drone di un chilogrammo e mezzo è rimasto intatto dopo essersi immerso ed essere emerso dall'acqua per sette volte.
La Cina punta molto anche sulla celeberrima fusione tra civile e militare, che aiuta Pechino ad acquisire tecnologie utili al suo sviluppo nel settore. E, attenzione, solo 273 fornitori di equipaggiamento individuati dallo studio sono inclusi nei regimi di sanzioni e controllo degli Stati Uniti. Il Pentagono osserva con attenzione, visti anche i recenti sviluppi sul lancio del missile ipersonico durante l'estate. Nelle scorse settimane, invece, un aereo senza pilota è stato abbattuto da un potente impulso elettromagnetico mentre si trovava a circa 1500 metri sopra il livello del mare durante un esperimento del China Eletronics Technology Group. Gli scienziati cinesi, secondo il South China Morning Post, starebbero lavorando alla creazione di un'arma elettromagnetica da 80 gigawatt.
Ora, mentre il mondo cerca ancora di capire come sviluppare in modo alternativo alla tecnologia cinese il 5G, Pechino è già al 6G.
“Non sono nessuno per giudicare, so soltanto che ho un'antipatia innata verso i censori, i probiviri... ma soprattutto sono i redentori coloro che mi disturbano di più.”
HUGO EUGENIO PRATT
Socio Meteonetwork.
Potrebbe essere che navi militari italiane in trasferimento da un porto all'altro da nord a sud questo week end abbiano incrociato sottomarini che alla richiesta di identificarsi abbiano risposto picche
rimane il dubbio, se così fosse, di chi fossero e come fossero armati
Potrebbe essere![]()
Ore 15.00 si segnalano negoziati conclusi.![]()
Lou soulei nais per tuchi
Faresti bene ad informarti prima di scrivere inesattezze e magari ti consiglierei anche la lettura di qualche libro di storia contemporanea, la Cina intervenne nel conflitto Nord Coreano con 300.000 volontari cinesi, ufficialmente l'esercito della Repubblica Popolare Cinese non vi partecipò, a loro risposta nessun soldato cinese ha partecipato al conflitto, ma gli americani sapevano benissimo la loro provenienza, Douglas MacArthur chiese l'utilizzo dell'arma nucleare per fermare la loro travolgente avanzata, fu rimosso dal comando.
Da tempo era noto come i vertici militari statunitensi ignorassero gli avvertimenti cinesi a non varcare il 38º parallelo, fattisi sempre più insistenti man mano che le truppe ONU occupavano la penisola avvicinandosi ai confini cinesi. MacArthur riteneva le truppe cinesi «troppo affaticate dalla guerra civile per poter ostacolare il piano statunitense di liberare l'intera penisola coreana». Il primo di tali avvertimenti risale addirittura alla fine di settembre 1950 e venne inviato agli americani dai cinesi latore l'ambasciatore indiano a Pechino, Kavalam Madhava Panikkar. L'invasione, che impegnò 260 000 uomini dell'esercito cinese, ebbe un effetto devastante sulle truppe degli Stati Uniti, costrette poi alla più clamorosa ritirata della loro storia militare. MacArthur s'accorse solo a metà novembre 1950 della reale entità numerica dell'impegno cinese e del fatto che i cinesi agivano senza la direzione sovietica. L'ingresso "mascherato" e, quindi, la serie di mosse a trabocchetto attuate da Pechino nascosero l'importanza dell'avanzata fino a quando non si arrivò ai grandi assalti notturni, chiamati attacchi "ad onda umana", contro gli statunitensi.
Insomma scarsa esperienza nel combattimento???, non stiamo giocando a risico..
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HUGO EUGENIO PRATT
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