Russia, più di mille persone arrestate per le manifestazioni
Sono 1.015 le persone arrestate questa mattina in Russia mentre protestavano contro la guerra in Ucraina. Lo denuncia il sito per i diritti civili Ovd, spiegando che si sono svolte manifestazioni di protesta in 35 città russe. Tra gli arrestati anche bambini piccoli che erano scesi in piazza insieme ai genitori.
l'oriente, quello democratico, giusto e non totalitario.
e le immagini di bambini arrestati girano da giorni, ma sicuramente sono dei falsi creati ad hoc dalla propaganda occidentale....
Si vis pacem, para bellum.
Ucraina, Russia chiude Mediazona tra ultmi media indipedenti
Il sito di notizie Mediazona, una delle ultime voci indipendenti in Russia, è stato bloccato dalle autorita' a causa della copertura dell'invasione dell'Ucraina. "Il regolatore russo delle Telecomunicazioni, Roskomnadzor, ha iniziato a bloccare Mediazona", ha annunciato la stessa testata in un comunicato. "Perché copriamo onestamente ciò che sta accadendo in Ucraina e chiamiamo l'invasione un'invasione e la guerra una guerra", ha spiegato Mediazona, denunciando l'introduzione in Russia di una "censura militare" grazie alla quale "non sono quasi più rimasti media indipendenti nel Paese". Il direttore del sito, Pyotr Verzilov, ha assicurato che continueranno "comunque a lavorare e a parlare della guerra".
Si vis pacem, para bellum.
La Strage di Odessa è solo uno degli episodi di violenza di quel periodo, forse il più grave, ma purtroppo non un caso isolato. Non voglio lanciarmi in una retorica infantile del "ha iniziato prima lui", ma ricordo che l'incipit di quella strage fu una manifestazione nelle quali frange estremiste nazionaliste ucraine (tra cui neonazisti) vennero a contatto con la contromanifestazione di estremisti filo-russi (anche qui diversi neonazi, che si ispiravano direttamente alle Centurie Nere), un contatto che la polizia non riuscì ad evitare (nel mezzo degli schieramenti c'erano, tanto per gradire, le peggiori frange ultras della tifoseria locale). Ebbene, il "la" fu dato proprio da un manifestante filorusso, che, nel mezzo degli scontri dove volavano già pietre e mattoni, estraendo un kalashnikov, iniziò a sparare contro lo schieramento opposto, uccidendo un manifestante. Da lì la situazione precipitò, e gli scontri si trasformarono in una vera e propria caccia all'uomo, fino a che i manifestanti filo-russi si asserragliarono prima fuori e poi dentro la Casa dei Sindacati, che fu poi data alle fiamme con tutto quel che ne conseguirà. Anche qui purtroppo la situazione non è chiara: il lancio di molotov all'interno - secondo i manifestanti ucraini - fu una "difesa" in quanto dalle finestre superiori venivano colpi di arma da fuoco. Per contro, i manifestanti filo-russi superstiti dissero che mai nessuno di loro aveva sparato nemmeno un colpo, tantomeno dalle finestre.
Il bilancio lo sappiamo già.
Il governo ucraino non fu responsabile diretto della strage (che, come detto, coinvolgeva estremisti e violenti che c'entravano ben poco con il governo in sè), ma io personalmente lo ritengo responsabile del dopo: nel non aver fatto praticamente una beata fava per trovare e punire i responsabili, quasi come se, alla fine, non fosse così importante. Ecco, questa è una delle colpe del governo ucraino, il non aver mai voluto stemperare e smorzare la tensione, il non aver voluto una vera pacificazione e un clima disteso.
Lou soulei nais per tuchi
13.11 Putin a Erdogan: stop operazione militare se Kiev accetta richieste
Il presidente russo, Vladimir Putin, in una conversazione telefonica con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha affermato che la sospensione dell'operazione militare russa in Ucraina è possibile solo se Kiev interrompe le ostilità e accetta le richieste della Russia. «Si richiama l'attenzione sull'inutilità di qualsiasi tentativo di trascinare il processo negoziale, che viene utilizzato dalle forze di sicurezza ucraine per raggruppare le proprie forze e mezzi. A questo proposito, è stato sottolineato che la sospensione dell'operazione speciale è possibile solo se Kiev cesserà le ostilità e accetterà le ben note richieste della Russia», ha riferito il servizio stampa del Cremlino a seguito della conversazione dei leader.
14.13 – Nuovi attacchi, interrotta l’evacuazione dei civili a Mariupol
Il secondo tentativo di evacuare i civili dalla città di Mariupol è stato interrotto a causa dei bombardamenti russi. Lo ha riferito il consigliere del ministero dell'Interno, Anton Gerashchenko, specificando che le evacuazioni pianificate lungo i corridoi umanitari designati sono state interrotte a causa di alcuni attacchi che sarebbero in corso. «Non ci possono essere 'corridoi verdi' perché solo il cervello malato dei russi decide quando iniziare a sparare e a chi», ha riferito su Telegram. La città di Mariupol, che si trova al sud del Paese, è assediata da una settimana dalle truppe di Mosca.
Utilissimo parlare con Putin, si vede ogni giorno di più.
Lou soulei nais per tuchi
14.30 – Mosca: ora i russi perseguitati in molti paesi del mondo
In molti Paesi del mondo è in corso una vera e propria «persecuzione» dei russi, ha denunciato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. «Quello che si sta facendo ora non è nemmeno contro i diplomatici, ma solo contro i cittadini del nostro Paese, di etnia russa, questa è una vera persecuzione che si sta diffondendo senza sfumature politiche in molti Paesi del mondo», ha detto la portavoce, intervenuta sul canale televisivo Rossiya 1. Ieri, l'ambasciata russa in Italia aveva annunciato l'apertura di una linea apposita per i cittadini della Federazione, «vittime di discriminazioni».
Sono disgustato. Hanno il cervello in pappa, non c'è altra spiegazione.
Lou soulei nais per tuchi
Lou soulei nais per tuchi
Si vis pacem, para bellum.
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