Putin potrebbe aver voluto fare un tentativo iniziale di guerra lampo pur conscio che non avrebbe risolto in pochi giorni.
Probabilmente non si aspettava che l'esercito sarebbe stato ridotto in questo stato in un solo mese, questo potrebbe spiegare la riesamina oggi degli obiettivi, e la relativa stasi della guerra nell'ultima settimana.
Nei veri obiettivi di Putin poteva esserci un tentativo di colpo di stato all'inizio anche se il piano principale era di una guerra della durata di qualche settimana/mese. L'unica differenza sono le perdite che sta subendo e le sanzioni pesanti che gli sono state inflitte, forse le aveva messe in conto ma non credeva sarebbe stato così salato.
Non mi risulta che gli americani abbiano mai detto che contemplano la possibilità di un attacco nucleare in caso di attacco chimico.
Preferivo l'ambiguità precedente, nel quale si era consapevoli che chi ha il nucleare può decidere, a sua discrezione, di adoperarlo quando crede sia fondamentale. Una dichiarazione esplicita lascia capire che da ora in poi, nei comandi americani, si prenderà seriamente in considerazione l'ipotesi nucleare in caso di attacco di altro tipo anzichè considerarla come extrema ratio.
Non è cambiato assolutamente nulla, Biden voleva restringere la possibilità degli USA di utilizzare le armi nucleari indicando come unico ruolo dell'arsenale nucleare quello di deterrente contro minacce nucleari, mentre la formulazione finora utilizzata è più ambigua.
Adesso pare che abbia deciso di non farlo sotto pressione degli alleati (Giappone e Francia in primis), mantenendo l'ambiguità strategica. Non c'è niente di immediatamente riconducibile alla situazione Ucraina né tantomento dichiarazioni ufficiali con riferimento ad attacchi chimici.
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Che non fosse immediatamente riconducibile alla situazione ucraina si capiva, infatti la mia preoccupazione è se un domani al potere in America giungesse qualche esaltato che in luce di quelle nuove regole avrebbe potuto usare il nucleare con "dito facile".
Il punto è: era già previsto nel vecchio ordinamento un uso specifico del nucleare in risposta di determinati tipi di attacco (negli articoli anche stranieri è scritto "under extreme circumstances such as chemical attack, ecc...")? O era una formulazione ambigua del tipo "in caso di attacco estremo" senza specificare quali e di che entità, e tutto il resto è stato aggiunto dai giornali?
PS: Non riesco a leggere l'articolo.
Ultima modifica di burian br; 26/03/2022 alle 08:41
Premesso che siamo alle ricostruzioni giornalistiche e che non c'è niente di ufficiale, gli esempi specifici sembrano essere stati aggiunti dai giornali, perché i termini utilizzati finora sono molto più ambigui, lo scopo principale dell'arsenale nucleare USA è sempre stato quello di deterrente da attacchi nucleari.
La discussione verte sull'utilizzo del termine "unico scopo" (sole purpose) proposto dall'amministrazione Biden al posto del tradizionale "fundamental purpose", l'intento iniziale di Biden era escludere esplicitamente altri impieghi ma adesso hanno rinunciato a fare cambiamenti sostanziali.
Dubito che l'amministrazione Biden sia passata dalla volontà di restringere l'utilizzo delle armi nucleari ad una formulazione che lo allarga.
P.S.
Ti ho mandato in privato l'articolo, se qualcun altro lo vuole mi può scrivere.
Beh sì sono ritrovati la guerra in casa, ci credo che molti hanno cambiato idea, ma culturalmente restano più vicini a quel mondo li nonostante tutto. Quindi bisognava riconoscerle come regioni autonome secondo me, concedendogli molta indipendenza, per non fare peggiorare la situazione. Quello che è certo è che ora l'Ucraina il Donbas lo ha perso.
GLI OBIETTIVI RAGGIUNTI DALLA RUSSIA [di Mirko Mussetti]
In questi primi trenta giorni, l’esercito russo ha raggiunto pochi obiettivi, ma dalla discreta importanza strategica.
La quasi completa distruzione degli assetti dell’aeronautica ucraina toglie a Kiev il controllo dei cieli nazionali e permette ora a Mosca un maggiore, seppur cauto, impiego di velivoli militari nelle operazioni belliche.
Il controllo della centrale nucleare di Enerhodar (Zaporižžja) – la più grande d’Europa con sei reattori attivi – amplifica ulteriormente la leva energetica della Russia sul paese aggredito, con l’aggiunta del giustificato terrore della cittadinanza di una dispersione radioattiva dolosa nel bassopiano sarmatico ucraino.
Il controllo stabile di Kherson e dei territori circostanti – tra cui l’importante invaso idrico di Kakhovka che rifornisce di acqua dolce la Crimea – permette una doppia possibilità operativa: spingere verso ovest fino alla città portuale di Odessa per sottrarre all’Ucraina l’accesso al Mar Nero; muovere verso nord-est costeggiando la sponda sinistra del fiume Dnepr, inteso come sbarramento difensivo naturale tra la Russia e i territori più nazionalisti dell’Ucraina.
L’ottenimento di un corridoio terrestre in fase di consolidamento tra il Donbas e la Crimea trasforma il piccolo Mar d’Azov in un “lago russo”, consentendo collegamenti logistici futuri più sicuri tra la Federazione e la grande penisola eusina.
La cattura dell’Isola dei serpenti emargina il porto di Odessa, impedendo qualsiasi collegamento navale tra l’Ucraina e la confinante Romania. Inoltre inibisce qualsiasi intervento di polizia aerea dell’alleanza atlantica sui cieli dell’Ucraina sud-occidentale. Al termine del conflitto, le zone economiche esclusive nel ricco quadrante nord-occidentale (risorse offshore) del Mar Nero potrebbero essere ridisegnate in favore di Mosca.
Nonostante i numerosi affanni logistici e le considerevoli perdite umane, non si può affermare che il primo mese di combattimenti sia stato foriero di soli insuccessi o irrimediabili sconfitte per Mosca. Qualsiasi paragone con le numerose guerre asimmetriche combattute negli ultimi anni dalle potenze occidentali appare fuori luogo; questa è una guerra convenzionale contro un esercito ben addestrato e armato, la prima combattuta da una superpotenza da diversi decenni. La Russia non ha (ancora) perso.
Guerra Russia-Ucraina, notizie del mese - Limes
Non capisco questo passaggio dell'articolo:
The NPR will also say that the US would only use nuclear weapons in “extreme circumstances” — echoing language that was included in nuclear reviews conducted by both the Obama and Trump administrations. But the Trump administration arguably lowered the threshold for possible use by saying that “extreme circumstances” could include a non-nuclear attack. The US official said Biden’s NPR maintained a lot of continuity from the policies of both Obama and Trump, but added that the president wanted to raise the threshold from where it had been set by the Trump administration.
Non era già così anche prima?
Prima evidentemente non era esplicito ma implicito. Sono sfumature di significato che acquisiscono un peso politico esagerato visto l'argomento cui si riferiscono. Personalmente non gli darei molto peso, in realtà non so nemmeno se un attacco nucleare produrrebbe automaticamente una risposta nucleare, a meno che non sia in territorio USA.
Comunque il nocciolo della questione è che l'intenzione resta quella di rendere più difficile l'uso del nucleare rispetto alle precedenti linee guida.
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