Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Penso che la parte delle garanzie di difesa in cambio della neutralità vada pensata bene e dovrà trattarsi di accordi internazionali formali (approvati dai parlamenti, ecc.). La mutua assistenza dei membri UE avrà comunque tempi più lunghi come abbiamo detto. Poi immagino che l'ucraina voglia che ci siano gli USA, per avere le spalle sufficientemente coperte nei confronti della Russia.
Se non ricordo male al momento della rinuncia alle armi nucleari che aveva sul territorio al momento della dissoluzione dell'URSS, l'Ucraina aveva ricevuto delle garanzie di sicurezza, che non sono state sufficienti nel 2014 e oggi. Quindi non si acconteterà di impegni generici.
Accidenti a sti figli che postano di continuo foto sui social
Ecco cosa può succedere ....
Oligarchi russi incastrati dalle foto delle figlie sui social: gli scatti usati per rintracciare yacht e ville
Inutile girarci intorno: finchè la Russia non avrà un regime simil-democratico non ci potrà essere nessuna pace, nemmeno scendesse Dio in persona a siglare gli accordi.
Il problema è la dittatura che c'è in Russia, tutto il resto è un contorno.
Lou soulei nais per tuchi
sto seguendo poco da un paio di giorni causa lavoro, mi pare di capire che le notizie positive di ieri sui negoziati siano solo un fuoco di paglia.
oggi ci sono stati pesanti combattimenti e bombardamenti un po' ovunque, la tregua è lontanissima.
e anche se fosse, non mi fido comunque della Russia, ricordando quanto ha mentito spudoratamente già da prima del conflitto, per poi aprire corridoi umanitari e bombardarli.
penso che l'offensiva non finirà presto, purtroppo.
Si vis pacem, para bellum.
Ce lo ha avuto quel regime, grossomodo dal 1993 (anno non scelto a caso, è quello della "Crisi costituzionale" conclusasi con il bombardamento della Duma il 4 ottobre) fino al 2002/2003, quando iniziano i primi veri "giri di vite" riguardanti la libertà di stampa e il generale peggioramento del clima sociale, civile e politico, con tanto di intimidazioni fino ai "presunti" omicidi mirati di oppositori, imprenditori, funzionari e giornalisti "scomodi". Ma il problema non è tanto la forma dello Stato, dal momento che con l'ultima riforma costituzionale la Russia ha cessato anche di essere una "democratura", quanto di situazione a livello di libertà civili ed economiche e se la Russia è perfino (molto) dietro la Cina e più o meno dalle parti del Venezuela post-Chavez qualcosa vorrà pur dire... Di fatto la Russia più che una dittatura tradizionale è l'istituzionalizzazione di uno stato mafioso, di natura cleptocratica. Le dittature cadono (vedi l'Argentina 40 anni fa o il Cile nell'89) perché "sovrastrutturali" Le cleptocrazie restano... In Russia imperialismo, nazionalismo e sciovinismo non sono sovrastruttura, ma sono connaturate alla mentalità di molta parte del ceto dirigente e di quello politico, al punto che per molti aspetti "Nova Rossjia" (il partito "pigliatutto" di Putin) costituisce il volto "moderato" della politica russa... figurati come può essere quello "radicale"... Anche se Putin dovesse cadere (non subito e non presto) il sistema che lo ha creato resterà in piedi... e sperare che gli "oligarchi" o le elite militari ribaltino Putin dalla sua posizione di potere è legittimo, magari capiterà anche, ma chi prenderà il potere sarà comunque espressione di quel sistema che di Putin continuerà a generarne...
Ultima modifica di galinsog@; 30/03/2022 alle 20:31
Bella analisi, chapeau!
Sull'ultimo punto, però, non sono così pessimista. Nel senso: è vero che tutto il sistema politico russo è orientato a quel modo, ma è anche vero che i giovani (diciamo gli under 40) vivono in un mondo globalizzato, usufruiscono di internet a piene mani, vedono il mondo al di fuori della Russia e non credo che possano essere così indottrinati. Con questo non voglio dire che il post-Putin sia pacifico e rose e fiori, ma uno svecchiamento, un miglioramento della politica secondo me è fisiologico.
Intanto oggi è stata ribadita la vicinanza con la Cina, lei e la Russia si sono autodefiniti partner solidi e incrollabili.
Non bene.
Lou soulei nais per tuchi
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