Ma ripeto nessuno ha la sfera di cristallo e sa' cosa può succedere in futuro ma da qua a dire che le userà è un tantino fuori luogo, penso che un eventuale uso di arma non convenzionale (termo-nucleare) dato che altre non convenzionali a quanto pare già ne hanno usate non passerà sicuramente inosservata, a me che non siano davvero pazzi, dubito fortemente. Ma non sono assolutamente nessuno per dirlo, ma per ora le cose stanno diversamente
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hanno tolto il tappo.....sono imprevedibili e molto poco lucidi perchè spacciati con quei fessi di usa e inghilterra che stanno praticamente facendogli la guerra contro inviando armi e sostegni vari all'ucraina......la russia non si farà mai schiacciare.....leggetevi un po di storia.....piuttosto tornano nel medioevo........il guaio è che si pensa che l'unico problema sia il gas.....
Putin: "Risponderemo a minacce con mezzi finora inutilizzati"
"Se la Russia sarà minacciata, risponderà con mezzi che i suoi avversari non hanno ancora". Lo ha detto il presidente Vladimir Putin in un discorso ai parlamentari a San Pietroburgo. Il leader russo ha parlato di "minacce geopolitiche" ed ha aggiunto: "Devono sapere che ci sarà una risposta, e sarà rapida. Abbiamo strumenti che nessuno ha e li utilizzeremo, se necessario. Voglio che tutti lo sappiano", è il suo avvertimento.
Possibile che nessuno ancora lo faccia fuori a sto rimbambito?
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Secondo me tutti (noi compresi) stiamo cercando di esorcizzare il pericolo nucleare minimizzando o non parlandone.
Purtroppo, essendo una opzione reale, per quanto lontana (quanto?), sarebbe il caso di cominciare a pensare ed agire diversamente.
" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
- In avatar, il mio mondo : Omar, Sarah, il cantiere e .... la neve!
Sono d'accordo, ma facendo cosa?
L'unica cosa sensata da fare sarebbe cercare seriamente un negoziato, cosa che nessuno vuole, tantomeno l'Occidente e l'Ucraina in testa, che come unico scopo ora hanno quello di voler indebolire il più possibile la Russia, non di far cessare il conflitto.
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Beh beh, la rinuncia di sovranità su un territorio non è proprio cosa da poco, eh?
E, se fattibile, è una cosa che si fa in tempi di pace, senza alcuna pressione esterna. Per cui, per certi versi, posso capire benissimo che l'Ucraina non voglia rinunciare a dei territori esclusivamente per far cessare una guerra.
Non dimentichiamoci che abbiamo un Paese invaso - l'Ucraina - e un Paese invasore - la Russia. Questo è lo stato delle cose. Poi possiamo disquisire a lungo sul perchè si sia arrivati a questo, se effettivamente la minoranza russofona in Ucraina vorrebbe davvero un'indipendenza da Kiev o un'annessione alla Russia. E ci dimentichiamo sempre che essere russofoni (come buona parte del Donbass lo è) non significa automaticamente essere indipendentisti o secessionisti. L'ho detto altre volte: la popolazione del Canton Ticino è di lingua italiana, ma questo non significa affatto che voglia far parte dell'Italia; il Sudtirol è di lingua tedesca, e non significa che tutti i Sudtirolesi vogliano un Tirolo indipendente o un'annessione all'Austria. E bisogna anche mettersi un attimo nei panni degli abitanti del Donbass: come la prenderebbero se venissero letteralmente "ceduti" alla Russia e abbandonati dalla loro patria?
Ma faccio ancora un ragionamento in più: ha senso, al giorno d'oggi, cadere nella tradizione ottocentesca del "Una patria, una lingua, una nazione"? Siamo in un mondo globalizzato, potrebbero essere concetti ormai obsoleti e non per forza funzionali.
Al termine della Seconda Guerra Mondiale la Francia aveva invaso parte del Piemonte occidentale e mezza Valle d'Aosta (oltre a Ventimiglia) con l'intento di annetterli bellamente (ricordo che a Ventimiglia fu addirittura organizzato un lancio di volantini con promesse di cittadinanza e si stava per indire il solito referendum farlocco), ma gli Stati Uniti arrivarono addirittura a minacciare De Gaulle, dicendo che la Francia non avrebbe più ricevuto un dollaro per la sua ricostruzione, se non avesse ordinato alle sue truppe di ritirarsi immediatamente dietro al confine.
Le questioni territoriali dovrebbero un attimo essere ridimensionate, dando priorità ad altro: educazione, commercio, infrastrutture, rete economica, know-how.
E' un pò come se l'Italia invadesse l'Istria per "proteggere le minoranze italofone". Dài, è anacronistico, non si possono sentire queste cose nel 2022.
Lou soulei nais per tuchi
Questo è un approccio che personalmente non condivido, ma che è ugualmente legittimo. Una guerra esclusivamente economica. Faccio notare che, però, senza aiuti occidentali, l'Ucraina sarebbe già caduta o cadrebbe in tempi relativamente brevi, decretando la vittoria del Paese invasore, visto che non si possono fare sanzioni economiche così dure ed immediate tali da interrompere un conflitto...
Lou soulei nais per tuchi
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