Ovviamente non ce n'è bisogno, ma non vedo perché nel l'eventuale questione Taiwan (purtroppo è probabile che si arrivi a uno scontro) debba essere coinvolta anche l'Europa è non solo gli USA, che sono quello che hanno l'interesse a farlo. Perché si ragionava in termini di Occidente in generale, non di USA.
PS: parlo di eventuale conflitto militare (ma se si parla di guerra io intendo quello), non puramente economico.
Dei partigiani, per esempio?
Che hanno scelto di NON rispondere alla leva obbligatoria (pena morte e rappresaglie) pur di combattere contro il Fascismo e contro l'invasore tedesco? Ecco.
Riguardo l'ultima domanda (la prendo come spunto per rispondere in generale anche ad altri) diamo per assodato che "Putin va fermato"? Ok, va bene.
E come, di grazia?
Combattendo una guerra NATO-Russia? No, troppo pericoloso, rischio di Terza Guerra Mondiale, nada.
Con l'invio di armi? Giammai, Occidente brutto e cattivo, non si fa! Viva la PACIE, niente armi.
Con le sanzioni economiche, che ci impiegano mesi e mesi prima di avere un'impatto reale sul regime? O con le "ammonizioni"? Con le "vibrate proteste"?
Attenzione, stiamo parlando di fare qualcosa che abbia effetto immediato eh, non fra venti mesi o giù di lì, le bombe stanno cadendo adesso, l'attacco è adesso.
Se qualcuno riesce a trovare un'alternativa valida all'invio di armi per arrestare/contenere/contrastare l'invasione russa immediatamente si faccia avanti, prego.
Lou soulei nais per tuchi
Sul fatto che vale per tutta la classe politica ucraina è probabile però va ricordato che in Ucraina c'erano parecchi partiti filo russi che sono stati di fatto esautorati
In Ucraina banditi 11 partiti filo-russi, anche il principale gruppo di opposizione
Una faticaccia, ma sono riuscito a reperire il dataset Eurostat sui consumi di gas, e ho creato un grafico che mostra la quota di consumi di gas in base ai consumi totali di energia, suddivisi per ogni Paese UE. Sostanzialmente non ci sono grandi differenze tra Paese e Paese tranne alcune eccezioni, quindi la quota di gas importato dalla Russia mostrata nella mappa del sole24ore resta un buon indicatore per valutare quanto ogni Paese sia dipendente dalla Russia per il fabbisogno di energia.
Brutta situazione in particolare per le Repubbliche baltiche, che ricevono la quasi totalità del loro gas dalla Russia e il cui fabbisogno totale è coperto per quasi il 30% dal gas naturale appunto.
Immagine1.jpg
Ultima modifica di ale97; 28/04/2022 alle 23:33
Pochissimi dei nostri nonni e bisnonni hanno combattuto come partigiani. La stragrande maggioranza invece nelle fila dell'esercito italiano, che all'epoca era per il fascismo.
Miei nonni inclusi.
Invio di armi e sanzioni. Nessuno credo è contro questo, salvo qualche pseudo-pacifista. L'unica cosa che vorrei si mantenesse è la formula di una diplomazia che non butta benzina sul fuoco, almeno da parte nostra. Tutto qui.Riguardo l'ultima domanda (la prendo come spunto per rispondere in generale anche ad altri) diamo per assodato che "Putin va fermato"? Ok, va bene.
E come, di grazia?
Combattendo una guerra NATO-Russia? No, troppo pericoloso, rischio di Terza Guerra Mondiale, nada.
Con l'invio di armi? Giammai, Occidente brutto e cattivo, non si fa! Viva la PACIE, niente armi.
Con le sanzioni economiche, che ci impiegano mesi e mesi prima di avere un'impatto reale sul regime? O con le "ammonizioni"? Con le "vibrate proteste"?
Margelletti dice che i russi avanzano giorno dopo giorno conquistando kilometri per chiudere in una morsa gli ucraini a Kramatorsk.
Le armi sono arrivate ma non in zona, e i russi avanzano sia perchè hanno disposto i carri armati non a file ma disposti a fronte unico, sia perchè le piogge sono terminate come la stagione del disgelo e ora i campi possono essere percorsi più velocemente dai carri armati.
Margelletti crede che anche inviando quelle armi non riusciranno a ricacciare per sempre i russi, e un altro stratega americano lamenta che si tratti di armi moderne che molti non sanno usare, per cui bisognerebbe inviare anche volontari europei qualificati a farlo.
Ultima modifica di burian br; 29/04/2022 alle 00:24
Qui trovi una analisi di un ex generale americano sulla situazione attuale, in sintesi i russi hanno puntato tutto sull'artiglieria e gli ucraini al momento non hanno i mezzi per rispondere, perché le nuove armi non sono ancora arrivate al fronte e sono a corto di munizioni per la loro vecchia artiglieria sovietica.
Quindi sono costretti ad arretrare molto gradualmente, attaccando i mezzi corazzati russi che cercano di avanzare (e pare che i russi stiano perdendo parecchi uomini e mezzi in queste operazioni). Se questo è il massimo che possono fare nel momento a loro più vantaggioso non è granché.
Nei prossimi giorni dovrebbero cominciare ad arrivare al fronte anche i nuovi mezzi, inclusa artiglieria in grado di contrastare quella russa, a quel punto cominceranno i duelli di artiglieria.
https://mobile.twitter.com/MarkHertl...C-rZvixpcqAAAA
Essendosi occupato a lungo di formazione e in particolare dell'adeguamento degli eserciti dell'Europa orientale agli standard NATO (Ucraina inclusa), credo abbia una percezione abbastanza precisa sulle difficoltà legate all'utilizzo di nuove armi.
Intanto gli ucraini continuano ad essere sulla difensiva un po' ovunque, tranne attorno a Kharkiv dove stanno gradualmente spingendo i russi verso il confine, in modo da proteggere la città sull'artiglieria russa.
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