Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Io non vedo come i russi possano mantenere la pazienza davanti a tutto quello che sta succedendo.
Le persone per me sono tutte uguali se perdono il benessere acquisito o comunque peggiorano le proprie condizioni per eventi esterni, perdono anche il lume della ragione e cercano il capro espiatorio e il modo per ritornare alle condizioni precedenti il più presto possibile.
Al posto di Putin organizzerei una fuga.
Quello che è certo è che sarà un massacro.
Speriamo duri il meno possibile.
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Intanto è notizia di ieri è che 3 persone, tra cui Andrea Gilli, si sono rifiutate di andare in TV da Floris assieme ad un'accozzaglia di cialtroni e propagandisti acclarati filo-Putin.
La notizia è finita in prima pagina anche su Repubblica.it
Chiaramente ci sono pro e contro di una scelta del genere: ma visto che i moderni talk-show sono tutta caciara e propaganda stavolta propendo per il pro, ovvero il fatto che di fronte ad una propaganda comunque inevitabile la mancata presenza non contribuisce a dare autorevolezza alla controparte.
Bene così e speriamo che altri seguano l'esempio.
Tutti coloro che continuano a diffondere l'equivalenza fatti-opinioni-propaganda devono fallire.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Zelensky:obiettivo integrità,con Crimea
L'obiettivo dell'Ucraina è ripristinare la sua integrità territoriale, inclusa la Crimea. Così il presidente ucraino Zelensky intervenendo virtualmente a un incontro del Wall Street Journal.
Quanto all'acciaieria Azovstal, a Mariupol, su Telegram ha detto: "Continueremo a far uscire tutta la nostra gente. E' difficile, ma abbiamo bisogno di coloro che sono ancora là, sia civili sia soldati. Ieri 156 persone ne sono uscite. Non è una vittoria, ma un risultato. Credo che ci sia la possibilità di salvare altre persone".
8.57 – Von der Leyen: divieto trasmissioni in Ue ad emittenti russe
«Vietiamo il nostro spazio a tre grandi emittenti statali russe. Non saranno più autorizzate a distribuire i loro contenuti nell'Ue, in qualsiasi forma o mezzo, sia via cavo, via satellite, su Internet o tramite app per smartphone. Abbiamo identificato questi canali tv come portavoce, che amplificano in modo aggressivo le bugie e la propaganda di Putin. Non dovremmo più dare loro un palcoscenico per diffondere queste bugie». Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento in plenaria al Parlamento europeo.
Era anche ora.
Lou soulei nais per tuchi
Non voglio andare troppo OT, ma tu credi che le elezioni di meta' mandato negli USA per il rinnovo del congresso (ci saranno a novembre se non erro, quindi tra 6 mesi) possano comunque condizionare un po' le scelte dell'amministrazione Biden e che, quindi, provino a chiudere la faccenda Ucraina prima?
E' pur vero che, tendenzialmente, le elezioni di meta' mandato sono spesso state viste come una forma di opposizione al presidente che, se non riuscisse ad ottenere la maggioranza al congresso, potrebbe rivedere i suoi piani.
Comunque ho letto, recentemente, un articolo piuttosto inquietante su quanto sta accadendo la'... Sul tentativo da parte dei repubblicani di impedire la contestazione dei voti nel caso vincesse nuovamente Trump (perche' sono ancora convinti che le elezioni gli siano state "rubate") ... Vabbe', basta OT
Io mi domando per quanto ne abbiano i russi. Di uomini non c'è problema, mi domando di armi. Hanno la possibilità di fabbricarne in loco? Hanno la possibilità di farsene arrivare da altri stati, e se sì, quali? Dubito Cina e India, altrimenti immagino noi occidentali li sanzioneremmo egualmente.
Il senso della controffensiva c'è, di sicuro, quel che mi chiedo è, visto quanto abbiamo sanzionato la Russia, per quanto ne abbiano. E, posto che la controffensiva abbia successo, allora che si fa? Si rischia ricacciando i russi nei confini che questi possano reagire in modi imprevisti (armi tattiche nucleari?), o, avendo ripreso una posizione di forza, si offrirà a Putin la strada per uscirne salvando la faccia ed evitando che possa azzardarsi a fare altro?
Al momento, dalle dichiarazioni di Biden e Johnson, sembrerebbe che si stia tentando di cacciare i russi e stop. Comunque mi rendo conto sia molto presto per parlarne.
Secondo me le elezioni di medio termine non influenzano la strategia USA in Ucraina, vogliono chiudere rapidamente perché questa situazione non conviene a nessuno e perché la Russia sarà particolarmente vulnerabile nei prossimi mesi, mentre dall'autunno aumenterebbe il rischio di uno stallo.
Dubito che la situazione in Ucraina possa muovere più di tanto il risultato elettorale e un cambio di maggioranza al Congresso in ogni caso condizionerebbe più la politica interna che quella internazionale.
Sui repubblicani stendo in velo pietoso, i politici sanno benissimo che non sono state rubate ma hanno capito che fomentare il loro elettorato con quel mito porta voti. Il problema saranno tutti i governatori e segretari di stato che verranno eletti con la promessa di non ratificare mai una vittoria dei democratici, ce ne sono parecchi che si stanno facendo campagna elettorale in quel modo.
Per quanto riguarda armi e munizioni la situazione è molto eterogenea, per alcune tipologie meno tecnologicamente avanzate ne hanno in abbondanza e sono in grado di produrle, altre come i carri armati dipendono totalmente da componenti straniere che non possono più importare facilmente. Forse nel tempo potranno riadattare la produzione utilizzando componenti cinesi, ma se l'orizzonte è di pochi mesi questo non è praticabile.
Il momento più critico anche per quanto riguarda gli effetti delle sanzioni è sempre stato stimato in estate, difficile dirlo se riusciranno a reggerlo oppure no, sia dal punto di vista economico sia militare e politico (i numerosissimi casi di incendi e sabotaggi nella Russia stessa fanno pensare che qualcosa si stia muovendo).
Personalmente credo che nessuno abbia una chiara idea di quale possa essere il punto di equilibrio di un eventuale accordo, in questo momento l'obiettivo è rimettere l'Ucraina in una posizione di forza e mettere sotto pressione i russi, in base a quanto successo avrà questa operazione si comincerà a ragionare sui possibili sbocchi.
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