Resta il fatto che è stata una pace estremamente fragile, che lasciava scontenta la Finlandia e probabilmente non ci sarebbe nemmeno stata se il resto del mondo non fosse stato impegnato nella seconda guerra mondiale, motivo per cui i finlandesi non avevano la possibilità di trovare appoggi esterni e sono rimasti da soli contro il gigante russo.
Quindi non è paradossale, ma la logica conseguenza di una pace imposta a forza che rischia di diventare politicamente destabilizzante per lo stato che ha fatto le concessioni territoriali.
E' paradossale infatti, come ho scritto, se traslato all'attualità, al mondo di oggi e con le richieste dell'Ucraina di alleanze militari con altri paesi che sono state accettate (parto sempre dal presupposto di una pace che convenga anche all'Ucraina, pur perdendo alcuni territori).
In ogni caso anche Draghi sembra essersi allineato a Macron e Scholz sulla necessità di mantenere il dialogo con Putin.
I russi dal canto loro pare si siano resi disponibili a riaprire le trattative con gli ucraini. Kiev invece lamenta di non ricevere razzi a lunga gittata come vorrebbe
Ultima modifica di Cecco d'As; 19/05/2022 alle 13:40
Intanto
Nella telefonata avuta con il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, Yang Jiechi, capo della diplomazia del Partito comunista cinese ha avvertito che se gli Stati Uniti insistono nel giocare la carta di Taiwan e vanno "sempre più lungo la strada sbagliata, porteranno sicuramente la situazione a un punto pericoloso". "La Cina prenderà sicuramente un'azione decisa per salvaguardare la sua sovranità e i suoi interessi di sicurezza", ha aggiunto.
D'altronde visti i risultati strabilianti ottenuti mi sembra proprio un'ottima idea
L'essere "disponibili alle trattative" i russi lo sono sempre stati. Secondo loro, beninteso. Ovviamente, Lavrov docet, è l'Ucraina brutta e cattiva che continua a volere armi e munizioni per proseguire la guerra ad oltranza. Mica vuole la pace l'Ucraina, figurati, è lei che ha iniziato la guerra, la Russia si è solo difesa da uno stato nazista con una piccola operazione speciale...
Lou soulei nais per tuchi
Lou soulei nais per tuchi
Mi sa che oggi hai problemi di comprensione del testo:
1) Ho scritto che il vincolo costituzionale si può superare, ma solo con ampio consenso. Al momento non c'è nemmeno uno straccio di consenso in Ucraina sulla soluzione che ipotizzi tu, figurarsi uno ampio.
2) Per avere le garanzie che ipotizzi quegli stati devono essere coinvolti negli accordi di pace e ad oggi nessuno è disposto a ricoprire quel ruolo, men che meno gli USA.
3) L'articolo del FT parla di attacchi militari contro la Crimea, io di cessate il fuoco che lascia il controllo della Crimea ai russi. Letteralmente dice "In the absence of a ceasefire", quindi se NON succede quello che ho scritto io. Hai interpretato l'articolo esattamente al contrario di quello che dice.
E' la mentalità da 900 che diciamo di condannare ma che è dentro di noi in primis se non riusciamo a cogliere tentativi (perchè non è altro che quello, un tentativo) differenti dalla guerra per ottenere una pace.
Non ho mai detto questo, né si configurerebbe questa come una guerra di conquista, ma solo come un riconoscimento dello stato de facto ante-conflitto vero e proprio: Crimea occupata dalla Russia, e ormai politicamente russa; repubbliche separatiste de facto indipendenti.
Se hai iniziato una guerra le differenze tra le posizioni erano inconciliabili e continuano ad esserlo anche dopo. Già solo per fare accettare alla Russia lo status quo ante guerra servirà un collasso militare e altri mesi di guerra, non capisco perché avere una visione realistica della realtà politica dei due paesi belligeranti sia mentalità del '900.
Alla fine un esito probabile sarà che la Russia si tiene la Crimea e l'Ucraina si riprende tutto il Donbass, anche perché quelle repubblichette sono uno scempio e renderle indipendenti non sarebbe certo una soluzione stabile. LPR e DPR sono il motivo per cui i filorussi ucraini hanno smesso di esserlo dopo il 2014, hanno avuto un esempio concreto e visibile di cosa significhi stare sotto il dominio russo.
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