Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Ucraina, usa valutano invio truppe ad ambasciata a kiev - Mondo - ANSA
non penso ci sia uno stretto bisogno, onestamente....
Si vis pacem, para bellum.
Si vis pacem, para bellum.
Mah, da quello che ho capito, a domanda diretta c'è stata risposta diretta. Se la Cina invadesse Taiwan, gli USA risponderebbero. Ma fin qui, direi, nessuna novità
Bisogna vedere se e quando alla Cina converrà fare una cosa del genere. Ora deve fare i conti col Covid e con la situazione russo-ucraina, non so quanto possa convenire aggiungere carne al fuoco con conflitti ora come ora.
In un prossimo futuro, comunque, è una potenziale guerra.
Lou soulei nais per tuchi
secondo me è più che potenziale. Lo era prima dell'invasione russa, adesso la Cina in qualche modo si sentirà legittimata, non a caso sono anni che vanno avanti sconfinamenti aerei (appositi) su Taiwan di caccia cinesi e ultimamente sono aumentati, sempre non a caso.
non è questione di se, secondo me, ma di quando.
cazzacci della Cina, si infila in un vespaio terribile. Militarmente Taiwan è messa molto bene e stra armata, se poi c'è l'appoggio diretto statunitense, la Cina fa la fine della Russia in Ucraina.
l'unico dubbio è proprio nella natura cinese: non sono conquistatori con le armi, non ne sono in grado. potrebbero pensare di espandersi solo economicamente (come fanno da decenni), ma non saprei dirti in che maniera.
tornando in tema, questa è la morosa del mio amico che fa l'analista per il Ce.S.I.:
Ucraina, l'analisi geopolitica di Francesca Manenti (Ce.S.I.): "Russia vuole stabilizzare la conquista del fronte Sud per sbandierare un risultato interno"
Si vis pacem, para bellum.
e poi c'è questo pazzoide, che a fare certe dichiarazioni ci dovrebbe pensare non due ma duecento volte:
Romney, mondo si prepari a uso armi nucleare Putin
“Il ministro degli Esteri russo e il suo ambasciatore negli Stati Uniti hanno entrambi segnalato che la debacle della Russia in Ucraina potrebbe portare a un attacco nucleare. Lo stesso Vladimir Putin ha notato che ha armi che i suoi avversari non hanno e che ’le userà, se necessario’”. E’ l’avvertimento del senatore repubblicano dello Utah Mitt Romney, il quale in un editoriale sul New York Times ha affermato che “dovremmo immaginare l’inimmaginabile, in particolare come risponderemmo militarmente ed economicamente a un tale cambiamento sismico nel terreno geopolitico globale”. “L’uso da parte della Russia di un’arma nucleare sarebbe senza dubbio un evento geopolitico che ridefinisce e riorienta - ha continuato - Qualsiasi nazione che scegliesse di mantenere i legami con Mosca dopo un simile oltraggio diventerebbe essa stessa un paria globale”. Romney ha suggerito che l’Occidente affronti la Cina e le altre nazioni alleate con la Russia con un ultimatum: “O sei con noi, o sei con la Russia, non puoi stare con entrambi”, ha scritto.
Si vis pacem, para bellum.
Più o meno, nel senso che un conto è fare un po' di caciara, un conto è dirlo così apertamente e chiaramente.
il messaggio è piuttosto chiaro, così chiaro non me lo aspettavo (così presto poi). Quindi, secondo me, gli USA sanno qualcosa a riguardo che noi non sappiamo. Ovvio, dirai tu giustamente però è "preoccupante", perché potrebbe (condizionale super d'obbligo) essere il segnale che non manca chissà quanto tempo...
Si vis pacem, para bellum.
Lettera di dimissioni di un diplomatico russo presso le nazioni unite a ginevra
Il mio nome è Boris Bondarev. Lavoro al Ministero per gli Affari Esteri dal 2002, dal 2019 a oggi ricoprivo la carica di Consigliere presso la missione russa all’ufficio di Ginevra Nazioni Unite. Per vent’anni, durante la mia carriera diplomatica ho visto varie svolte nella nostra politica estera, ma non mi sono mai vergognato tanto del mio Paese come il 24 febbraio di quest’anno. La guerra aggressiva scatenata da Putin contro l’Ucraina, e forse anche il crimine più grave commesso contro il popolo russo con una lettera Z che cancella tutte le speranze e le prospettive di una libera società nel nostro Paese. Quelli che hanno concepito questa guerra vogliono una cosa: stare al potere sempre, vivere in palazzi pomposi privi di gusto, navigare su yatch il cui tonnellaggio e costo è paragonabile a quello dell’intera Marina Russa, godersi un potere illimitato e completa impunità.
Con dolore ammetto che in tutti questi 20 anni il livello di menzogne e la mancanza di professionalità nel lavoro del Ministero degli Esteri è aumentata in modo costante. Comunque, negli anni più recenti, è diventata semplicemente catastrofica. Anziché informazioni oggettive, analisi imparziali e sobrie previsioni, c’è stata una propaganda con cliché pari nello spirito a quelli dei quotidiani sovietici degli Anni ’30. Si è dato luogo a un sistema che inganna se stesso. Il Ministro Lavrov è una buona cartina tornasole del degrado del sistema. In 18 anni, siamo passati da un intellettuale istruito e professionale, tenuto in alta considerazione da tanti miei colleghi a una persona che diffonde con costanza dichiarazioni conflittuali e minaccia il mondo (quindi, anche la Russia) con armi nucleari. Oggi, il ministero per gli Affari Esteri non ha nulla a che vedere con la diplomazia. Ogni cosa è ascrivibile a un atteggiamento guerrafondaio, bugie e odio. Serve l’interesse di pochi, tutti quei pochi che stanno contribuendo all’isolamento e al degrado del mio Paese. La Russia non ha più alleati, e non se la può prendere con nessuno se non con la sua politica sconsiderata e mal concepita. Ho studiato per diventare un diplomatico e lo sono stato per 20 anni. Il Ministero è diventata la mia famiglia. Ma, semplicemente, non posso più condividere questa ignominia sporca di sangue, insensata e assolutamente inutile.
Traduzione di Marta Ottaviani
https://twitter.com/martaottaviani/s...41744342405120
Ultima modifica di barry; 23/05/2022 alle 17:13
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