La versione ufficiale è che a causa delle sanzioni non sono in grado di fare manutenzione ai gasdotti e quindi hanno dovuto tagliare il flusso di gas dal Nord Stream, Quindi si ritorna al punto che i russi senza le tecnologie occidentali non sono in grado né di estrarre né di trasportare le materie prime. Se non sono in grado di garantire la manutenzione dei gasdotti esistenti, immagina costruirne migliaia di Km per vendere il gas in Cina, forse tra un decennio.
Poi ci starà sicuramente una motivazione anche politica, volendo avrebbero potuto al meno in parte compensare utilizzando altri gasdotti, ma non è proprio una indicazione di salute della loro economia.
Pensare solo a gas e petrolio poi fa perdere di vista completamente il punto centrale delle sanzioni, che è paralizzare le attività industriali. Un buon esempio sono le immatricolazioni di automobili scese dell'83%, per citare uno dei pochi dati che sono stati pubblicati ultimamente, per vedere l'effetto delle sanzioni devi guardare più le importazioni russe che le esportazioni. E la Cina non sta affatto andando in soccorso della Russia, le esportazioni cinesi verso la Russia sono crollate quasi quanto quelle occidentali.
Che le sanzioni metteranno la Russia in ginocchio è indubbio.
Che l'economia occidentale non se la passerà bene è altrettanto vero, specie in vista di futuri attriti con la Cina
Sicuramente le sanzioni alla Russia hanno portato ad un drammatico rialzo dell'inflazione e,temo siamo solo all'inizio..la Russia può anche giustificare il taglio delle forniture con problemi di manutenzione,fatti sta che cmq le hanno tagliate...anche in Italia le immatricolazioni delle auto sono in forte calo.
Può anche essere che in un primo momento la Russia possa avere delle conseguenze economiche dalla fine dei rapporti commerciali con l'Europa,ma nel futuro saranno sempre loro ad avere il gas e cercare altri compratori,magari ci vorranno anni per costruire gli oleodotti,ma ...noi europei senza il gas russo saremo spacciati,perché anche noi dovremo costruire infrastrutture per le importarlo da altri paesi e quando saranno pronti lo pagheremo caro..ma possiamo sempre fare come abbiamo sempre fatto,dichiarare guerra a qualche paese pieno di gas e petrolio,in fondo non sarebbe la prima volta.
In fondo siamo noi i veri democratici .
Si...ma secondo me la Russia avrà sempre il gas e lo venderà altrove...noi dove lo compreremo,a quale prezzo?
L'economia occidentale ormai è solo servizi,siamo la periferia industriale,qui non si produce più ,siamo un popolo di anziani...la nostra economia presto non farà più gola a nessuno, questa è la triste realtà...la Russia può fare benissimo a meno dei nostri Euro,ma noi non credo che possiamo fare a meno del loro gas.
Certo, gli altri paesi si metteranno a comprarlo in massa per mera solidarietà il gas, rimpiazzando subito per magia - attraverso la politica "più fornelli a gas per tutti" - gli abnormi consumi occidentali, stampando magari moneta per simulare un benessere e una necessità che non esistono e che non hanno, il tutto in un grande campo verde in cui le mucche pascolano profumate e le marmotte incartano la cioccolata.
A parte l'ancora elevatissimo livello della produzione industriale dei paesi occidentali, che lascia volendo anche il tempo che trova. A parte questo, i paesi sviluppati sono tali proprio perché il terziario domina sul secondario, non il contrario.
Ma la Russia, poi, ancora più indicativo, è indietro in tutti e due i settori. Per la Russia vendere il gas è ragione di vita o di morte, per noi è pur sempre una mera questione (dura, durissima) di prezzo. Purtroppo, e spiace anche molto, tanta gente ignara sta passando e passerà in Russia dalla miseria attuale alla fame.
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I grandi paesi asiatici sono in forte espansione economica,noi da decenni siamo in stagnazione e i consumi saranno destinati a crescere nei primi e a calare o rimanere nelle migliori delle ipotesi stagnanti nei secondi...a fronte di questa prospettiva va tenuto presente dei numeri, l'Europa occidentale ha 400 milioni di persone,in Asia (non solo India e Cina) parliamo di miliardi di individui, gli investimenti russi in oleodotti verso oriente e la chiusura di quelli verso occidente porteranno più benefici alla Russia che a noi.
Il nostro terziario è forte fino a che la nostra influenza e la nostra economia è forte,ma come detto sopra negli anni a venire cambieranno gli equilibri .
Curioso di vedere a che prezzo venderanno (se venderanno) alla Cina. Se devono svenderlo gli converrá costruire gasdotti verso il dragone?
Comunque a prescindere da tutto non penso proprio convenga svincolarsi da un mercato dalle 500 milioni di persone piu ricche al mondo e volenti o nolenti con le migliori capacitá di acquisto al mondo e la Russia ne ha risentito e ne risentirá.
Da noi tutto dipende dalla tenuta dei governi ma per esempio in Francia tra il male e il malissimo sono riusciti ad evitare il peggio.
Noi non facciamo testo, i grafici di ieri ne hanno dato la prova, però é anche vero che dall'opposizione abbagliano tutti come cani ringhiosi poi quando salgono al governo si "istituzionalizzano" e i danni sono limitati, l'importante é il lavoro dei tecnici dietro, la politica di facciata non mi interessa.
Sará importante specie per noi popoli affacciati sul Mediterraneo creare una sfera di influenza in Africa e in zone chiave per le risorse primarie e nel frattempo investire su ricerca e sviluppo energetico...
Errori gravi invece sull'indipendenza energetica che era da ricercare giá dal 2004,2008,2014...
Per il resto da 10 anni a questa parte molta propaganda filorussa ma finché interessa solo il popolino e non troppo gli apparati decisionali può anche non impaurire, per caritá in democrazia votano tutti ma a mio modo di vedere il buonsenso nella democrazia prevale alla fine nonostante tutto.
scusate la scrittura da robot ma vado di fretta
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