La presidenza Eltsin è coincisa con il periodo di prezzi delle materie prime più basso, da allora il petrolio è quadruplicato anche senza contare i prezzi gonfiati di questi mesi, ormai è strutturalmente sui 60-80 dollari al barile.
La risalita del prezzo del petrolio ha consentito ai russi di ridurre il gap nei primi anni 2000, ma dal 2008 in poi si è mantenuto costante, pur con oscillazioni associate all'andamento dei prezzi delle commodities e ai disastri di policy della zona Euro, al picco ciclico del 2019 la differenza si era addirittura ampliata rispetto al picco precedente del 2008. Nessuna convergenza, come ci si aspetterebbe da una economia a medio reddito con buone prospettive di sviluppo.
Ultima modifica di snowaholic; 20/06/2022 alle 16:48
che è allucinante
i tedeschi son riusciti a fare peggio di noi almeno abbiamo avuto la decenza di nemmeno partire col nucleare, loro che lo hanno e ben messo lo spengono e poco dopo traaaac sei senza gas perché la Russia è quel che è e devi attingere al carbone, nel 2022.
tutta roba che se avessimo fatto noi ci darebbero, proprio loro bei krukken, dei soliti italiani idioti
tanto poco male per loro, tempo qualche decennio e col riarmo in corso conquisteranno nuovamente tutta Europa
Si vis pacem, para bellum.
E' la questione che più mi sta preoccupando dall'inizio della guerra.
L'annuncio dell'adesione alla NATO di Svezia e Finlandia è già stato un grosso smacco per i russi (Putin), questa di Kaliningrad è ulteriore benzina sul fuoco che non so come possa finire... spero restino abbài e che nessuno morda.
Ultimatum della Russia alla Lituania, dopo il blocco dei trasporti di Kaliningrad: Mosca si riserva il diritto di "azioni volte alla difesa dei propri interessi".
Una protesta ufficiale per la limitazione del transito commerciale verso l'enclave russa di Kaliningrad è stata consegnata all'incaricata d'affari dell'ambasciata lituana a Mosca, Virginija Umbrasene. Secondo il senatore Andrej Klimov si è trattato di "un'aggressione diretta", da un Paese membro della Nato, a cui servirà dare una risposta urgente, e con un'adeguata autodifesa. "Se la Ue non interverrà" Mosca riterrà di avere "le mani libere" per risolvere il problema "con ogni mezzo".
la NATO reagirebbe, deve reagire, altrimenti il messaggio che passa è: fate pure, noi vi lasciamo fare.
la Polonia poi in questo momento è piena di eserciti NATO, è dall'inizio della guerra che viene rimpolpata e riempita di uomini ed armamenti. .
Putin può anche provarci, ma verrebbe fermato in un amen, al netto poi di escalation nucleare (che non conviene a nessuno).
probabilmente gli daranno qualche permesso per le cose indispensabili, per il resto è difficile che qualcuno ceda secondo me.
Si vis pacem, para bellum.
In realtà non c'è un blocco totale, il blocco riguarda camion e treni, non ovviamente le navi e comunque le merci non soggette a sanzioni UE vengono lasciate transitare, anche se di fatto ciò provoca un fortissimo rallentamento di tutto il traffico diretto verso l'exclave russa.
Comunque su quella tratta transitano 3-4 treni al giorno, tra passeggeri e merci e certamente non è la via di approvvigionamento principale per gli abitanti di Kaliningrad, che il grosso dei rifornimenti li riceve via navale e avio (e su questo pesa il divieto di sorvolo del territorio lituano e di quello polacco, che obbliga tutti gli aerei russi a far scalo a San Pietroburgo).
Sul grassetto.
Purtroppo è notizia di oggi che i russi hanno preso Metolkine, una cittadina a SE di Severodonetsk considerata uno dei capisaldi della difesa ucraina nella zona. E' una perdita bruttina, anche perché adesso i soldati agli impianti Azot verranno attaccati anche da sud oltre che da nord ed est.
Avatar: una data che sogno spesso la notte.
PS: la neve caduta allora era più alta della mia altezza attuale.
PPS: sì, è il 2005.
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