Intanto l'aereo va ...
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“Sopra le nuvole il meteo è noioso”
con lui anche questo.....Orologio dell'apocalisse - Wikipedia
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Una parola:
ridicolo
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economia, modelli, mercato, finanza
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Nel dubbio... ci credo
Per me il vero problema è che così come il "green to be" ha reso inevitabile la politica aggressiva di Putin, non essendo in grado i russi di far evolvere la propria economia, allo stesso modo la futura regionalizzazione delle economie mondiali rende inevitabile un ripensamento del vantaggio competitivo cinese, cosa che i gialli stanno tentando ma che (parere personale) sono destinati a fallire. Il che porterà Xi o chi per lui a finire per usare gli stessi argomenti di PUtin.
Secondo me tra 10/15 anni gli Usa si faranno una risata davanti ad una eventuale interruzione ad esempio delle forniture da taiwan o ad un azzeramento dello scambio commerciale con pechino (in realtà già ora è possibile mettere in prospettiva le reali grandezze andando a vedere quanto incide realmente lo scambio sugli americani).
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bè dai....c'è tranquillità nell'aria.....
finché i cinesi pensano di avere l'egemonia su territori che non gli appartengono (guarda caso molto democratici.....) e che per meri interessi commerciali vogliono far loro, non ci sarà mai tranquillità.
ma anche in questo caso è can che abbaia. i cinesi sanno che prenderebbero sonore mazzate in caso di conflitto con Taiwan, stanno solo alzando la voce (la riprova è che i mercati asiatici non stanno percependo minimamente la tensione).
Si vis pacem, para bellum.
Taiwan ha uno status anomalo dal punto di vista diplomatico, non è uno stato pre-esistente annesso con la forza (Tibet) e non è nemmeno un territorio abitato da una minoranza etnico-culturale che aspira all'indipendenza o all'autonomia (Xinjiang) è un pezzo di Cina, che ha fatto continuativamente parte dell'Impero e poi della Repubblica cinese dal 1683 al 1949 (e culturalmente ne faceva già parte nel VII secolo) Dalla Cina si è distaccata in seguito a un atto di secessione, avvenuto quando Chiang Kai-shek vi trovò rifugio dopo essere stato deposto da Mao Zedong. Formosa sta alla Cina più o meno come Creta alla Grecia. Se la Cina non fosse la dittatura che è e se Xi non avesse resuscitato il nazionalismo cinese più becero e imperialista, per dar smalto alla sua leadership, la questione taiwanese sarebbe rimasta a lungo sopita. Ai cinesi conviene fare affari con i taiwanesi e negli ultimi 30 anni le relazioni commerciali sono state belle vivaci.
Di fatto è una situazione molto ambigua nel senso che la non appartenenza di Taiwan alla Cina non la sostiene apertamente nessun grande paese e l'esclusione di Taiwan dall'ONU, sostituita dalla Repubblica popolare cinese, è stato uno dei punti chiave degli accordi tra Richard Nixon-Mao Zedong a partire dal 1971 (tale accordo è stato poi formalizzato nel 1979 con le votazioni da parte del Consilio generale dell'ONU che hanno decretato l'espulsione di Taiwan e ammesso la Cina popolare all'interno dell'Organizzazione e dello stesso Consiglio di sicurezza). In pratica gli USA da un lato affermano che Taiwan appartiene alla Cina, dall'altro ne sostengono la completa autonomia (anche militare). Questo poteva avere un senso ai tempi della Guerra Fredda e quindi ancor prima dell'evoluzione in senso democratico di Taiwan, ne ha molto meno adesso e a me piacerebbe che si arrivasse a un definitivo chiarimento, che eliminerebbe anche molti dei malintesi (Taiwan è Cina o non è Cina? Se non è Cina riconosciamolo e riconosciamola diplomaticamente). Ti immagini però cosa comporterebbe il riconoscimento internazionale di Taiwan da parte degli USA e dei paesi occidentali, se la sola visita della Pelosi ha innescato tutto 'sto casino?
Ultima modifica di galinsog@@; 04/08/2022 alle 10:22
Andando un attimo al fronte della battaglia, mi sembra che non ci siano stati cambiamenti sostanziali negli ultimi giorni, quantomeno come obiettivi... L'esercito russo sta concentrando i suoi sforzi piu' importanti attorno a Bahkmut, dove e' chiaramente in vantaggio dal punto di vista numerico ma non mi sembra che stia guadagnando chissa' quale terreno.
L'esercito russo e' comunque ad una ventina di km da Bahkmut, qua effettivamente gli ucraini sono un po' in difficolta' a causa dell'inferiorita' numerica e la mancanza di mezzi (solo una brigata dell'esercito in forza in quella zona, mi pare la 58a, e' dotata di artiglieria pesante).
Questa la mappa della zona di Bahkmut di ieri:
day_160_Bakhmut-Front.jpg
E questa quella di 11 giorni fa:
day_150_Bakhmut-Front.jpg
day_160_fullmap.jpg
C'e' stato un lentissimo e quasi impercettibile avanzamento verso ovest, in particolare alla cittadina di Pokrovkse dove ci sono i combattimenti piu' feroci.
Piu' a sud nella centrale di Zaphorizya penso che i russi stiano usando la solita strategia di ricatto nei confronti dell'occidente... Minacciano guai con alla centrale nucleare per scoraggiare l'occidente ad inviare nuove armi a sostegno dell'Ucraina.
Di contro, i lanciarazzi occidentali continuano a fare centro:
https://twitter.com/i/status/1554910466098479105
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