Il 2020 in termini di memoria collettiva della gente è un eone fa, sai bene che la gente dopo due/tre mesi resetta completamente la memoria. Io sul malcontento dei bielorussi non ci metterei una mano sul fuoco, così come abbiamo fatto bene a non mettere la mano sul fuoco sul dissenso russo, che è bassissimo, coinvolge solo qualche giovane e soprattutto non può fare nulla contro il regime.
Lou soulei nais per tuchi
Non è passato un eone, il regime bielorusso non ha quasi sostegno popolare, proprio perché la Bielorussia non è la Russia, Lukashenko è ricattabile quanto vuoi ma non puoi chiedere a un ricattato di suicidarsi, altrimenti il ricatto non funziona più... Putin poi non può fidarsi di Lukashenko perché lui e Lukashenko hanno da sempre un pessimo rapporto personale, inoltre il bielorusso è del tutto inaffidabile da qualsiasi punto di vista e sono mesi che da segnali di insofferenza sulla guerra ucraina (e li da soprattutto alla Cina, penso nel tentativo di cambiare "sponsor").
In questo momento Luka teme più i cittadini bielorussi che Putin, il quale ormai ha perso ogni capacità di intervenire fuori dai confini della federazione. Una rivolta popolare o un colpo di stato in Bielorussia sarebbe anche un rischio enorme per Putin stesso, perché gli mancherebbero le risorse per contrastarlo e perdere un alleato in questo momento sarebbe esiziale.
I movimenti in Bielorussia potrebbero più realisticamente essere trasferimenti di armi dalla Bielorussia verso il Donbass, ancora c'è qualcosa che può essere spostato, sia armi dei russi sia vecchi stock sovietici rimasti ai bielorussi.
Tra l'altro il fatto che Putin abbia scelto, nel 2020, di consolidare il regime di Lukashenko, un uomo per il quale non nutre alcuna stima (ed è una disistima notoriamente ricambiata) dimostra che di "pedine" da giocare in quel contesto non ne aveva altre... non a caso molti osservatori internazionali, secondo me ingenuamente, si aspettavano che Putin abbandonasse il dittatore bielorusso al suo destino, puntando su qualcuno altrettanto amico ma almeno digeribile a una parte della società civile bielorussa e all'Occidente...
io penso che si stia sovrastimando la sfera di influenza di Putin. Se Luka gli dice: no, io non mobilito niente, Putin che fa, lo attacca?
Putin ha due scelte adesso: smetterla o andare fino in fondo. Se va fino in fondo, in un modo o nell'altro, va incontro alla sua fine.
Si vis pacem, para bellum.
Può anche sperare in una situazione di equilibrio armato, specie se l'avanzata della controffensiva ucraina dovesse perdere di slancio, sia per il consolidamento delle linee russe sia per un banale ma prevedibile fattore stagionale. Se questo succede non ha nemmeno bisogno di sedersi al tavolo delle trattative... agli occhi della parte più irregimentata e meno avveduta dell'opinione pubblica russa può far finta di aver "conseguito tutti gli obiettivi" dell'operazione militare speciale (la "protezione" del Donbass e di qualche altra area "russofona") avendo fallito il vero e sostanziale obiettivo, ossia la distruzione dell'Ucraina come entità statuale. Del resto la seconda parte (usare l'Ucraina come esempio terroristico per mostrare la propria politica di potenza anche in Europa) è nota a noi e agli ucraini, ma dubito che i cittadini comuni russi ne siano consapevoli.
Ultima modifica di galinsog@@; 21/09/2022 alle 14:50
Eh, non proprio.
Dalla sua ha presenti e futuri Paesi europei (Ungheria, Italia) che, quando non lo appoggiano apertamente, comunque non lo ostacolerebbero. La Bielorussia che è un suo protettorato. Cina e India che, pur non offrendo supporto diretto, comunque lo spalleggiano e non vedono l'ora che si sveni insieme all'Occidente. Erdogan che fa parte di un Paese Nato ma si comporta come se fosse un protettorato russo.
E' tutt'altro che isolato, purtroppo. Fosse realmente isolato la guerra sarebbe finita da un pezzo.
Lou soulei nais per tuchi
Tu ragioni come un occidentale, te lo dissi già mesi fa. Noi occidentali ragioniamo da un secolo in termini di benessere economico, ma i russi ragionano ancora in termini di prestigio e potere geopolitico. E' qualcosa che accadeva fino a qualche decennio fa anche da noi, con la popolazione a morire di fame ma le classi dirigenti europee che si facevano la guerra per affermare il loro dominio su qualche pezzo di terra o sul Continente.
Segnalibri