Non c'erano i social ma c'era la propaganda via radio, per strada e con i manifesti. Diversa, ma c'era. Adesso è molto più facile anzi, con talk show, social e fake news.
Ecco la direzione:
10.58 – Putin: «Occidente deve trattare la Russia con rispetto». E solleva da incarico ambasciatore alla Ue
«L'Occidente dovrebbe trattare la Russia con rispetto», ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, in occasione dell'incontro con il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko. Inoltre Putin ha sollevato Vladimir Chizhov dalle sue funzioni di rappresentante permanente della Russia presso l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica. Lo riportano le agenzie russe, citando il relativo decreto presidenziale.
Adesso col cambio di governo in Italia vedrai che belle sorprese.
Lou soulei nais per tuchi
Eviterei di fare allusioni alla politica italiana, ma non mi pare che il partito di maggioranza relativa (che da solo ha preso >1/4 del voto espresso) si sia dimostrato particolarmente permeabile alle "lusinghe" russe. Magari qualche preoccupazione maggiore l'avrei su paesi meno sospettabili di "intelligenza col nemico", ad esempio su Austria e soprattutto sulla Repubblica ceca... Tra l'altro vista l'affermazione del partito di Babis alle elezioni amministrative (sarà un "populista", come ci raccontavano ieri CorSera e Repubblica ma i suoi siedono tuttora nei banchi dell'Alde con i liberali tedeschi e olandesi) i cechi in questo momento sono forse quelli più "permeabili" alla propaganda russa, ungheresi a parte.
Un'ultima osservazione: la massima penetrazione dell'intelligence e della disinformacija russa all'interno delle istituzioni italiane la si è avuta tra 2014 e 2018, come dimostrano, con dovizia di particolari le inchieste di Nicola Biondo e all'epoca al governo non c'erano certo i populisti di Lega e Fd'I, ma Renzi e Gentiloni...
Ho come l'impressione che i "pupazzi" a cui alludeva il Presidente Draghi fossero ben distribuiti all'interno di tutti i partiti dell'arco costituzionale, oltre che tra i funzionari apicali delle istituzioni repubblicane, mi sa che tra questi ultimi qualcuno ha colto l'occasione dell'invasione dell'Ucraina per rifarsi una sorta di verginità...
Ultima modifica di galinsog@; 26/09/2022 alle 16:31
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
La Storia non è una cavalcatura per dittatori di passaggio (come credeva Hegel) e sa essere pure molto ironica. Ti dico la verità, non sono stato molto stupito di quanto avvenuto in Ungheria, ma le manifestazioni anti-sanzioni in Repubblica ceca e la vittoria dell'ANO (giuro che si chiama così... ) alle amministrative ceche mi hanno molto colpito. Un'altra cosa che mi ha lasciato piuttosto perplesso è la presenza nell'ALDE di partiti filorussi o comunque ambigui sulla Russia, c'è ad esempio anche il Partito di Centro (EK) dell'Estonia, che addirittura aveva un accordo di collaborazione con Russia Unita simile a quello stipulato dalla Lega, anche se poi almeno loro l'hanno ricusato.
Ultima modifica di galinsog@; 26/09/2022 alle 17:16
15.55 – Orban: “In Ungheria faremo le consultazioni sulle sanzioni alla Russia”
Il premier ungherese, Viktor Orban, in un discorso in Parlamento ha annunciato l'intenzione di lanciare «consultazioni nazionali» per accertare l'opinione degli ungheresi sulle sanzioni imposte dall'Ue alla Russia. Lo riporta la testata Magyar Nemzet, rilanciata dall'agenzia di stampa russa Tass. «Le sanzioni contro la Russia sono state introdotte in maniera antidemocratica, perché è stata una decisione dei burocrati di Bruxelles, per la quale stanno pagando i cittadini europei», ha detto Orban, aggiungendo che «dobbiamo conoscere l'opinione della gente» e «per la prima volta in Europa, in Ungheria chiederemo il parere sulle sanzioni».«"Se le sanzioni imposte alla Russia verranno revocate, l'economia europea sarà in grado di ritrovare la sua forza», ha affermato Orban
Le sanzioni avranno vita breve, con buona pace dell'Ucraina. Mi aspetto una mossa simile a cascata negli altri Paesi europei.
Lou soulei nais per tuchi
Si vis pacem, para bellum.
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