200 miliardi per sostenere i consumi in periodo di elevata inflazione sono una stronzata. Punto. Una stronzata mega-galattica, augurandosi che davvero non ci mettano manco un euro di deficit in quel piano e che siano davvero misure mirate e non una sorta di "elicopter money" volta a sostenere i consumi energetici, perché per mitigare gli effetti dell'inflazione le manovre pro-cicliche (inflattive) equivalgono a voler spegnere gli incendi versandoci sopra della benzina...
Ahimè non può dire altro fino a quando anche la politica energetica non diventerà argomento di competenza comunitaria.
Sul fronte bilanci se la situazione si aggraverà faranno come col Covid sospendendo, ergo consentendo di ignorare (in alcuni casi "continuare a ignorare"...), i vincoli di bilancio e buon divertimento.
L'alternativa è l'attribuzione alla UE delle competenze in materia di politica energetica e lo vedo probabile come trovare, dopo alcune molecole organiche, gli alieni vivi su Marte.
Se questo è motivo di dissoluzione UE allora non ci meritiamo altro.
Purtroppo non è questione di "ritenere" è che al momento è proprio così.
Esattamente come non è "democratico" l'effetto delle sanzioni.
Già, come giustamente fai notare, ci sono i battitori liberi; come sia possibile pensare che questi, che già si ritengono più danneggiati (e per certe cose lo sono pure), possano rinunciare alla loro "sovranità" proprio non ho idea.
Ma per tetto intendiamo davvero il tetto?
Come possa pensare di poterlo imporre da sola quando non riesce ad imporlo un intero continente adrebbe chiesto e poi mettersi in poltrona in attesa di una risposta convincente...
Qui però mi sa che prima o poi toccherà a tutti fare un bagno di realtà.
Chi non se lo può permettere dovrà farsene una ragione (sottinteso: prima di chi può).
Premesso che specie in certi casi ho molta poca fiducia sulla capacità di fare anche semplici addizioni (ogni riferimento a politici nostrani fino a poco fa sulla cresta dell'onda e ora in mezzo al letamaio come gli altri è puramente voluto), non vorrei che sussidiare 100 miliardi a debito poi ne costi 200 in interessi passivi (si sa che il debito pubblico non esiste) e neppure tanto a lungo, perchè a quel punto di nuovo Tafazzi era un edonista.
E tutti quanti a cominciare da noi, passando per Orban e finendo alla Germania dovranno decidere cosa vogliono davvero fare da grandi. O ci si rassegna a cedere sovranità e trasferire maggiori competenze all'entità sovranazionale per far valere maggiormente il numero (lamentandosi nel frattempo della perdita di sovranità...) oppure siamo sovrani e ognuno decide per sè (lamentandosi nel frattempo che la UE non fa nulla...).
Ognuna delle 2 scelte ha "onori e oneri", ma non sarebbe male decidersi una buona volta e smetterla, qualsiasi cosa si scelga, di dar la colpa a ciò che implica l'opposto della scelta.
Non sta bene come la UE gestisce le cose? Ottimo: si copi dagli inglesi e si invochi l'art. 50.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
La Germania ha parlato di 200 miliardi così, senza dettagli. Magari son 200 miliardi in 6 mesi o magari in 6 anni.
Noi, piccoli e neri, abbiamo già (già) speso circa 3.5 punti di PIL, quasi 60 miliardi, in 6 mesi (un po' di più, ma fa niente) senza sforare gli obiettivi di deficit fissati in sede di DEF.
E' vero che veniamo da un governo poco prono alle conferenze stampa a reti unificate, ma anche senza tanto clamore i numeri son quelli.
E fino a oggi ci sono stati svariati annunci di piani a dx e manca, ma numeri come i nostri finora sul piatto non li ha messi praticamente nessuno.
Poi potremmo discutere se la strategia sia quella giusta o meno, ma questo è altro paio di maniche.
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27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Ecco appunto. Parliamo dello scopo di questi 200 miliardi.
Perchè è lo stesso ordine di grandezza della puttanat..., pardon del piano omni-comprensivo annunciato dal governo inglese.
Che ha seppellito nel giro di un amen sterlia e Gilt costringendo la banca centrale, che aveva appena annunciato una stretta monetaria, a rimangiarsi la parola data in 24h e acquistare senza limiti (seppur a tempo: fino al 14 ottobre; per ora...) titoli di Stato. Che è una roba che se prolungata è una vera e propria monetizzazione mascherata.
E d'altra parte visti i geni al governo non poteva fare diversamente se non voleva far saltare (de iure o de facto) robine tipo i fondi pensione...
Quotone. Ma qui sembra veramente che sia possibile cavarsela calciando, male la lattina.
Non mi sembra che abbiano compreso che più si allunga e più la caduta sarà dolorosa.
E non contenti abbiamo i governi che si muovono in controfase rispetto alle banche centrali (o almeno rispetto alle prime intenzioni di...).
Ho la vaga impressione che qualcuno stia puntando al magico mondo della stagflazione...
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27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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Non l'avevo scritto prima, ma io son d'accordo con la posizione tedesca sul fatto che non abbia senso un price cap generalizzato.
Chi deve essere penalizzato, se c'è, non è il mercato (anche perchè è una lotta contro i mulini a vento di donchisciottesca memoria), ma i russi.
Fermo restando che tale tentativo secondo me rischia di essere molto velleitario.
Facendo finta che oggi il prezzo del gas sia 200 qual è il cap?
180? Wow... Cambia la vita...
100? Se tenti di applicarlo a tutti buon divertimento... Se poi calano i flussi nei gasdotti e le navi invertono la rotta non meravigliarsi.
250? Indovina quale diventa il prezzo sul mercato domani, anzi oggi pomeriggio...
Di nuovo: chi racconta che fissi un cap (magari a caso) e risolvi tutto è un cialtrone.
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Fosse dipeso da me avrei colpito fiscalmente il gas russo, anziché pensare a price-cap (fissarli un anno fa era problematico per le ragioni che hai spiegato, farlo solo sul gas russo ora come ora è tardi) e avrei destinato il gettito derivante dai dazi per sostenere l'Ucraina... però magari quelle fiscali sono soluzioni troppo "semplicistiche" e del resto rientrano ancora nelle competenze nazionali, necessiterebbero di complesse forme di coordinamento e sono certo che qualcuno che affaccia sul Mare del Nord (e parla una specie di sgangherato dialetto basso-tedesco) si sarebbe opposto con qualche pelosa scusa ideologica...
Il problema del tetto del prezzo è che devi definirne anche una durata temporale ragionevole... di certo non lo puoi stabilire a tempo indeterminato.
Ultima modifica di galinsog@; 30/09/2022 alle 09:47
sì, ceeeeeeerto
Nord Stream, Russia: materiale su coinvolgimento Occidente
La Russia ha materiale che indica il coinvolgimento dell'Occidente nel sabotaggio degli oleodotti Nord Stream. Lo ha dichiarato il capo del servizio di intelligence estero di Mosca, Sergei Naryshkin, citato dalla Tass. Abbiamo già alcuni materiali che indicano la pista occidentale nell'organizzazione e nell'attuazione dell'attacco terroristico" ai gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2, ha dichiarato il capo dell'Svr, Sergey Naryshkin. "A mio parere, l'Occidente sta facendo di tutto per nascondere i veri responsabili e organizzatori di questo attacco terroristico", ha aggiunto.
Si vis pacem, para bellum.
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