Teheran non ha niente da perdere, il regime degli Ayatollah è così isolato politicamente che gli fa comodo anche il sostegno della Russia... d'altro canto le sanzioni USA sono più o meno quelle volute da Trump all'apice della crisi di 3 anni fa, il negoziato sulle armi atomiche iraniane è di fatto in stallo, mentre le sanzioni europee non sono state realmente implementate. Infine gli altri partner economici maggiori (Cina e India) non si scandalizzano di certo se l'Iran aiuta i russi. Non a caso tra le pochissime nazioni ad avere pienamente "legittimato" l'invasione dell'Ucraina ci sono l'Iran, la Corea del Nord e la Bielorussia.
Secondo me c'è un po' di sensazionalismo nel servizio di Presa Diretta e paragonarlo con la morte di Mattei fa parte di questo approccio sensazionalistico, di fatto sull'attentato a Mattei ai tempi non fu condotta un'indagine seria, anzi non ci fu praticamente indagine e il magistrato competente (Tribunale di Pavia, visto che l'aereo esplose sorvolando la Lomellina) emise una sentenza di "non procedibilità perché non si era potuta ricostruire la dinamica del fatto (in pratica per il giudice l'aereo di Mattei era "caduto e basta"). Le prove dell'attentato sono emerse solo negli anni '90 e perché le si è volute fare emergere.
Sull'incidente che uccise Lech Kaczynski assieme ad altri 100 passeggeri diretti a a Katyn ci furono addirittura due inchieste una russa e una polacca. Ed emersero evidenze sia di un errore commesso in fase di atterragio dai piloti polacchi, affiancato da altri (e probabilmente più gravi) errori commessi dai controllori di volo russi, poi nel rapporto polacco furono segnalati gravi problemi di manutenzione delle piste dell'aeroporto di Smolensk, ad esempio c'erano alberi alti anche 10-12 metri a ridosso della pista su cui avrebbe dovuto atterrare il volo, mentre invece avrebbe dovuto esserci un prato. Anche l'impianto di illuminazione delle piste aeroportuali era inefficiente e non consentiva un atterraggio sicuro in condizioni di scarsa visibilità. Infine l'ente di volo russo non aveva aggiornato le cartine e quindi quelle mandate ai polacchi erano vecchie di anni.
Considerando come "funzionano" le infrastrutture russe continua a sembrarmi molto più plausibile l'ipotesi dell'incidente di quella dell'attentato. Inoltre, avendo familiari che hanno lavorato per una multinazionale, operante nel settore militare (sistemi di puntamento d'arma e sistemi radio) che ha avuto per anni solidi rapporti economici con URSS prima e con Russia poi, ti posso garantire che la sola ipotesi di dover andare in Russia e spostarsi con i loro aerei, atterrando nei loro aeroporti, metteva in ansia parecchi dirigenti (qualcuno si faceva pure il segno della croce prima di partire)...
Ultima modifica di galinsog@; 13/10/2022 alle 10:13
La Cina vende ai russi materiali e tecnologia ad uso civile che possono essere ampiamente reimpiegati anche a scopi militari. Lo fanno anche alcune aziende occidentali, probabilmente anche alcune italiane, visto che qualcuna della dozzina rimaste in Russia ha anche contratti con lo stato russo. D'altronde stiamo ancora comprando gas, petrolio e derivati petroliferi russi e probabilmente quei quattrini vengono usati anche per comprare droni iraniani (e per pagare gli istruttori, che in Russia non vanno certo a far volontariato), visto che il governo federale russo sta usando Gazprom a mo' di bancomat... francamente a me paiono quisquilie che posso accettare solo da coloro che vanno a manifestare con Conte, non da chi ha posizioni chiare e nette contro la Russia e a favore dell'Ucraina. In guerra bianco e nero non esistono, personalmente mi accontento di essere dalla parte del "grigio chiarissimo"...
Ultima modifica di galinsog@; 13/10/2022 alle 11:01
Vidi una puntata di "Indagini ad alta quota" sull'incidente aereo, avvenuto a Smolensk. Mi rimase impresso come i polacchi andarono subito ad accusare i russi dello schianto, ma le indagini evidenziarono poi come la causa fosse stata dei piloti. I rapporti delle due commissioni, una russa e l'altra polacca, differivano però per due aspetti: i russi facevano enfasi sulle responsabilità dei piloti polacchi, i polacchi sottolinearono fin troppo come la mancanza del radar e l'inesperienza del controllore di volo avessero facilitato se non reso inevitabile l'incidente.
Si beh, verissimo anche se circa il 60/70% dei UAV viene costantemente abbattuto dalle difese aeree ucraine... Chiaramente piu' intensifichi il quantitativo di missili lanciati e piu' la contraerea fa' fatica ad abbatterli tutti, quindi l'unica possibilita' per i russi e' lanciarne tanti al giorno.
Tra l'altro i russi si lamentavano perche' gli ucraini colpiscono zone nel loro territorio, ovvero nello specifico Belgorod: da li' partono tutti i missili diretti alla zona di Kharkiv, ma quell'Oblast si trova a non piu' di 30-50km dalla citta' ucraina e le sirene aeree della citta' non fanno in tempo ad attivarsi da quando i cruise vengono lanciati... Quindi non vedo per quale motivo questi si debbano lamentare: cioe' tu sei libero di colpire la mia citta' e io non posso colpire il territorio da cui partono i tuoi attacchi, anche se con HIMARS?
Comunque penso che con l'arrivo dell'autunno-inverno l'utilizzo dei droni, cosi' come l'uso dell'aviazione, si potrebbe ridurre notevolmente nel caso in cui si presentassero condizioni atmosferiche avverse... Sarebbero sicuramente favorite ancora di piu' le postazioni difensive in quanto il ghiaccio, il fango e la pioggia/neve rendono piu' difficile il movimento dei mezzi su ruota, posizionamento mine o di mezzi aerei.
... Ma tanto il CEO di Gazprom ha detto che avremo un inverno rigidissimo... No?
Concordo, mi sembra uno stato talmente isolato dal punto di vista internazionale che non ha da rimetterci nulla... A partire dalla matassa legata al nucleare che, probabilmente, potrebbe ricevere un aiuto dai russi (in cambio ovviamente di questa fornitura di droni).
Basta vedere anche in questi giorni le proteste legate alla repressione che stanno attuando a seguito dell'uccisione di quella ragazza di cui mi sfugge il nome... Proteste che pero' si stanno allargando e faticano ad essere domate, anche in un regime che limita quotidianamente l'uso di internet (e non solo).
Segnalibri