Si vis pacem, para bellum.
Tantissimi russi se ne vanno dalla Russia in guerra - Il Post
Altro aspetto che non viene mai considerato è questo. L’esodo di russi per sfuggire al reclutamento e difficoltà economiche indotte, una botta non indifferente di sottrazione di forza lavoro in un paese già in declino demografico importante.
stamattina Putin ha parlato di degrado occidentale, matrimoni gay e pedofilia accettata dalle comunità occidentali e che bisogna proteggere la Russia da queste cose. Non scherzo eh, l'ha detto veramente
sembra un film, è talmente ridicolo che sembra davvero un film di bassa categoria
Si vis pacem, para bellum.
oddio, un mln su quasi 200 non è che sia tutta sta roba eh...
fermo restando che con le sanzioni hanno chiuso decine di catene occidentali e fabbriche a nastro, non penso che la forza lavoro attualmente sia un enorme problema.
penso che la triste realtà è che il consenso di Putin sia ancora molto ma molto ampio in Russia. poco male, chi è causa del suo mal pianga sé stesso.
Si vis pacem, para bellum.
Non sono ne un sociologo, ne un politologo, quindi riporto esclusivamente il mio pensiero.
Di solito i primi che se ne vanno da queste situazioni sono coloro che ne hanno i mezzi. E non parlo di mezzi economici, di certo importanti.
Parlo di persone che in qualunque paese estero vadano, possono cavarsela perchè hanno conoscenze e possono quindi 'vendersi' e sperare in una vita migliore. Un pò quello che accade da noi.
Quindi perdere quella classe di persone che possono contribuire alla crescita del paese, ancorchè limitata ad uno 0,5%, segna comunque un declino.
Il bombo ha una superficie alare di 0,7 cm² ed un peso di 1,2 grammi. Secondo i vigenti principi dell'aerodinamica è impossibile volare con tali caratteristiche. Ma il bombo non lo sa e quindi continua semplicemente a volare!
Insomma, discorso di Putin che contiene letteralmente tutto quello che ci si aspettava da lui. Se proprio dobbiamo parlare di una situazione spinosa, c'è quella della proliferazione nucleare.
La Russia vorrebbe sospendere la partecipazione allo START, il trattato di non proliferazione nucleare tra gli USA e la Federazione, dicendo che "il ministero della Difesa e Rosatom devono prepararsi ai test nucleari: non saremo i primi a ricorrervi, ma lo faremo se gli USA saranno i primi, per mantenere la parità strategica".
Tra l'altro proprio un anno fa venivano riconosciute indipendenti dalla Russia le due ex repubbliche popolari separatiste, era un mondo diverso. Ma formalmente la guerra non era ancora iniziata.
Tu mi dici, "Ti guardi? Sbagli a paragonarti"
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