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  1. #11321
    Brezza leggera L'avatar di alexeia
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Sbagliamo perchè valutiamo gli altri con il nostro modo di pensare. E' l'equivalente dell'errore di chi giudica il passato col metro di giudizio dell'epoca odierna, bisogna sempre contestualizzare.
    La democrazia è stata evoluzione "naturale" (notare che anche nell'intervento originario avevo messo l'aggettivo tra virgolette) sì, frutto di secoli di lotte, guerre violente, ma anche pensiero e cultura che si sono alimentate della storia del nostro continente.
    Naturale non significa che fosse scontata nè che fosse inevitabile da ottenersi, significa solo che era uno dei potenziali approdi della nostra storia.

    Esatto. Il punto è che a monte ci sono sempre i famigerati "valori", o per meglio dire, la "visione del mondo" elaborata da ciascuna cultura nel suo tempo.
    Per quanto ci possa apparire incredibile, ci sono e ci sono state culture per le quali la massima aspirazione non era arricchirsi, oppure emergere dal gruppo facendo carriera, o anche più banalmente migliorare il proprio tenore di vita... insomma per le quali i risultati terreni non erano l'obiettivo primario da realizzare nella vita né il metro per misurarne la qualità.
    Faccio fatica anch'io a volte a entrare in ottiche che ci sono aliene, ma il dato di fatto è questo.
    Per parte del Medioevo, ad esempio, le forze intellettuali migliori sono letteralmente fuggite dal mondo, rinchiudendosi volontariamente e operando solo in attesa di trapassare a un mondo migliore; fuori dalle loro mura, intanto, le forze materiali si scannavano allegramente. poi questa visione del mondo è stata superata, con gli esiti che conosciamo.

    Se non teniamo conto di questo, diviene veramente difficile comprendere fenomeni come il mondo russo, o la degenerazione dell'Iran... veramente l'occidentalizzazione voluta dallo Scià era il male assoluto, mentre il chador e le condanne sono "vivere meglio"? Qui entra in gioco fortemente il concetto di "identità", che si rafforza vieppiù quando la situazione peggiora.
    Quando ci si sente perseguitati da nemici esterni - all'epoca era il modello occidentale - ci si racchiude a guscio, ispessendo le scaglie di protezione. E' un meccanismo che si autoalimenta, per cui ci si convince sempre più solidamente dell'importanza di questa "identità", della necessità di difenderla, del suo essere fonte di ogni bene. Anche quando si fa la fame, è con gioia perché non si sono calate le braghe davanti all'odiato "nemico esterno".
    Lo abbiamo visto molteplici volte, sia a scala di popoli, sia di gruppuscoli d'opinione. Nel loro piccolo, anche i no-vax - altrettanto incomprensibili per noi - hanno messo in atto gli stessi meccanismi, sino agli estremi di quelli che ci hanno lasciato le penne con convinzione, forti di aver rifiutato sino all'ultimo le "imposizioni" esterne.

  2. #11322
    Burrasca L'avatar di Corry
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    La dittatura di Franco in Spagna, o di Salazar in Portogallo (anche se quest'ultima fu una forma di autoritarismo più che dittatura), non finirono male. Sono evolute negli attuali governi democratici senza grossi scossoni, solo un ritardo nello sviluppo economico di una decina d'anni.
    Se proprio sicuro? Premetto che lo storico sei tu ma io ho vaghi ricordi che la fine delle dittatura di Franco non fu proprio tutta rosa e fiori.
    ​Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...

  3. #11323
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da alexeia Visualizza Messaggio
    Esatto. Il punto è che a monte ci sono sempre i famigerati "valori", o per meglio dire, la "visione del mondo" elaborata da ciascuna cultura nel suo tempo.
    Per quanto ci possa apparire incredibile, ci sono e ci sono state culture per le quali la massima aspirazione non era arricchirsi, oppure emergere dal gruppo facendo carriera, o anche più banalmente migliorare il proprio tenore di vita... insomma per le quali i risultati terreni non erano l'obiettivo primario da realizzare nella vita né il metro per misurarne la qualità.
    Faccio fatica anch'io a volte a entrare in ottiche che ci sono aliene, ma il dato di fatto è questo.
    Per parte del Medioevo, ad esempio, le forze intellettuali migliori sono letteralmente fuggite dal mondo, rinchiudendosi volontariamente e operando solo in attesa di trapassare a un mondo migliore; fuori dalle loro mura, intanto, le forze materiali si scannavano allegramente. poi questa visione del mondo è stata superata, con gli esiti che conosciamo.

    Se non teniamo conto di questo, diviene veramente difficile comprendere fenomeni come il mondo russo, o la degenerazione dell'Iran... veramente l'occidentalizzazione voluta dallo Scià era il male assoluto, mentre il chador e le condanne sono "vivere meglio"? Qui entra in gioco fortemente il concetto di "identità", che si rafforza vieppiù quando la situazione peggiora.
    Quando ci si sente perseguitati da nemici esterni - all'epoca era il modello occidentale - ci si racchiude a guscio, ispessendo le scaglie di protezione. E' un meccanismo che si autoalimenta, per cui ci si convince sempre più solidamente dell'importanza di questa "identità", della necessità di difenderla, del suo essere fonte di ogni bene. Anche quando si fa la fame, è con gioia perché non si sono calate le braghe davanti all'odiato "nemico esterno".
    Lo abbiamo visto molteplici volte, sia a scala di popoli, sia di gruppuscoli d'opinione. Nel loro piccolo, anche i no-vax - altrettanto incomprensibili per noi - hanno messo in atto gli stessi meccanismi, sino agli estremi di quelli che ci hanno lasciato le penne con convinzione, forti di aver rifiutato sino all'ultimo le "imposizioni" esterne.
    bella riflessione
    circa il grassettato, ovviamente no, ma questo semplicemente perchè come ben sai la realtà non è bianca o nera e dipende dal punto di vista con cui si affrontano i temi
    a tal proposito (per chi non conoscesse) consiglio due libri che per forza di cose affrontano le dinamiche iraniane dell'epoca con ottiche completamente diverse: "leggere lolita a teheran" e "shah-in-shah"
    C'ho la falla nel cervello


  4. #11324
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da Corry Visualizza Messaggio
    Se proprio sicuro? Premetto che lo storico sei tu ma io ho vaghi ricordi che la fine delle dittatura di Franco non fu proprio tutta rosa e fiori.
    Beh, la dittatura finì nel 1975, e la Spagna non cadde di certo in una guerra civile . Ci furono dei tentati golpe mi pare, ma se è per questo ce ne sono stati anche in Italia in quegli anni...

  5. #11325
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Beh, la dittatura finì nel 1975, e la Spagna non cadde di certo in una guerra civile . Ci furono dei tentati golpe mi pare, ma se è per questo ce ne sono stati anche in Italia in quegli anni...

    Ah sì?
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    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  6. #11326
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da alexeia Visualizza Messaggio
    Esatto. Il punto è che a monte ci sono sempre i famigerati "valori", o per meglio dire, la "visione del mondo" elaborata da ciascuna cultura nel suo tempo.
    Per quanto ci possa apparire incredibile, ci sono e ci sono state culture per le quali la massima aspirazione non era arricchirsi, oppure emergere dal gruppo facendo carriera, o anche più banalmente migliorare il proprio tenore di vita... insomma per le quali i risultati terreni non erano l'obiettivo primario da realizzare nella vita né il metro per misurarne la qualità.
    Faccio fatica anch'io a volte a entrare in ottiche che ci sono aliene, ma il dato di fatto è questo.
    Per parte del Medioevo, ad esempio, le forze intellettuali migliori sono letteralmente fuggite dal mondo, rinchiudendosi volontariamente e operando solo in attesa di trapassare a un mondo migliore; fuori dalle loro mura, intanto, le forze materiali si scannavano allegramente. poi questa visione del mondo è stata superata, con gli esiti che conosciamo.

    Se non teniamo conto di questo, diviene veramente difficile comprendere fenomeni come il mondo russo, o la degenerazione dell'Iran... veramente l'occidentalizzazione voluta dallo Scià era il male assoluto, mentre il chador e le condanne sono "vivere meglio"? Qui entra in gioco fortemente il concetto di "identità", che si rafforza vieppiù quando la situazione peggiora.
    Quando ci si sente perseguitati da nemici esterni - all'epoca era il modello occidentale - ci si racchiude a guscio, ispessendo le scaglie di protezione. E' un meccanismo che si autoalimenta, per cui ci si convince sempre più solidamente dell'importanza di questa "identità", della necessità di difenderla, del suo essere fonte di ogni bene. Anche quando si fa la fame, è con gioia perché non si sono calate le braghe davanti all'odiato "nemico esterno".
    Lo abbiamo visto molteplici volte, sia a scala di popoli, sia di gruppuscoli d'opinione. Nel loro piccolo, anche i no-vax - altrettanto incomprensibili per noi - hanno messo in atto gli stessi meccanismi, sino agli estremi di quelli che ci hanno lasciato le penne con convinzione, forti di aver rifiutato sino all'ultimo le "imposizioni" esterne.
    Riguardo l'Iran e le perversioni sociali spacciate per credo religioso ho una riflessione e la faccio semplice semplice:
    Abbiamo le donne e abbiamo gli uomini. In un contesto di "basso livello" (e tale è qualunque contesto in cui seppure pieno di laureati manca lo spirito critico e la capacità di mettersi in discussione tanto è vero che in un ospedale iraniano ed in uno occidentale sempre medici ci sono ma ti chiedo dove ti faresti curare...) prevale l'accidia culturale e quindi manca qualunque voglia di mettersi in competizione per ottenere "la donna" che è l'obiettivo di tutte le dinamiche sociali dalla notte dei tempi. Su questo è illuminante una puntata di futurama (stagione 3 episodio 5) Fry esce con Lucy Liu in cui c'è appunto Fry che esce con Lucy Liu, che in realtà è un robot con intelligenza artificiale. Tali appuntamenti sono stati vietati per legge perchè se uno può avere a disposizione tutta la phiga che vuole poi non si impegna per poter competere con gli altri per ottenerla e va tutto a scatafascio. In particolare in una società dove la donna è libera e potente di testa e di fatto, accoppiarsi è dura e le umiliazioni per gli uomini che scoprono di avere meno attributi delle donne è tanta. E quindi meglio un mondo oscurantista che la civiltà occidentale basata sulla competitività, che in realtà a chi ha il cervello lascia enormi spazi per vivere come vuole lui.
    A conferma di questo lessi qualche tempo fa una statistica che diceva che la maggiore quantità di filmati chiamiamoli osè fatti amatorialmente coi cellulari viene caricata dai paesi a maggioranza musulmana.
    Proprio così, è tutta una gigantesca presa per i fondelli.

    Riguardo la Russia probabilmente sottovalutiamo tutto l'assistenzialismo e le prebende tipiche degli stati mafiosi capaci, finchè c'è linfa, di mantenere tutto il carrozzone.
    E' poi tutta una questione di percezione relativa; il tenore di vita dei russi in media è ben lungi dal nostro e finchè si accorgono che le cose vanno male devono rimanere senza riscaldamento d'inverno cosa tuttora ancora difficile. Propendo invece per un colpo dall'alto quello sì più probabile nell'immediato.
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  7. #11327
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Zelensky: “Pronti all’attacco pero avremo molti morti”. Russi in fuga da Belgorod - la Repubblica

    Articolo a pagamento, si legge solo qualche frase quindi manca il testo completo.
    Non è comunque rassicurante eh
    "la controffensiva sta per iniziare, avremo molti morti e non sappiamo come finirà, abbiamo bisogno di più forniture militari"

  8. #11328
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Pare sia partita la controffensiva nella notte, secondo Mosca respinti con successo 5 attacchi sul fronte sud del Donetsk che ha causato (sempre fonti russe) centinaia di morti

  9. #11329
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da Alexander Visualizza Messaggio
    Pare sia partita la controffensiva nella notte, secondo Mosca respinti con successo 5 attacchi sul fronte sud del Donetsk che ha causato (sempre fonti russe) centinaia di morti
    Ucraina e fonti russe di destra hanno smentito, e anzi, parlano di successo dell'avanzata ucraina...

    Considerato che sono ormai giorni che sgomberano i civili dalle zone intorno a Belgorod mi viene da pensare che per i russi non stia andando proprio tutto bene... Ma è solo una considerazione. Come al solito per le fonti affidabili occorrerà aspettare magari 12/24 ore.

    Sembra invece confermato un discreto successo ucraino nei quartieri settentrionali di Bakhmut. Non vale un fischio perchè ormai sono macerie, ma semmai dovesse essere riconquistata avrebbe un certo valore simbolico.
    Lou soulei nais per tuchi

  10. #11330
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Evoluzione della crisi ucraina

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Sembra invece confermato un discreto successo ucraino nei quartieri settentrionali di Bakhmut. Non vale un fischio perchè ormai sono macerie, ma semmai dovesse essere riconquistata avrebbe un certo valore simbolico.
    Quello che conta è che il nodo ferroviario di Kramatorsk è ancora lì...
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