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Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Xi in Europa
Xi Jinping è stato in Europa questa settimana con il duplice obiettivo di, nel breve, evitare una guerra commerciale a base di dazi e indagini dell'UE sulle aziende cinesi e, nel lungo, di rompere l'unità della NATO e dell'UE.
L'Europa è il secondo più grande partner commerciale regionale della Cina, quindi Xi deve fare un importante gioco di equilibri, blandendo ma anche minacciando restrizioni sulle esportazioni europee in Cina. Il gioco di sponda cinese si appoggia anche su alcuni buoni amici in Europa, come Serbia e Ungheria, che hanno beneficiato di un aumento degli investimenti cinesi e sono state oggetto anche loro di visita diplomatica.
La scelta dei Paesi che Xi sta visitando non è certo casuale, sono quelli in cui Pechino vede una potenziale leva per aprire le crepe dell'Occidente.
1 - La Francia
di Macron si è esposto mesi fa sulla necessità europea di raggiungere una "autonomia strategica" dagli Stati Uniti. Macron, su un volo di ritorno da Pechino l'anno scorso, ha ribadito che l'Europa non deve essere “vassallo degli USA” e che non ha alcun interesse a difendere Taiwan da una potenziale invasione cinese.
Ma le idee di Macron sulla Nato sono strategiche, lo testimonia la linea molto più assertiva nei confronti della Russia, Macron vuole elevare la Francia a paese guida nell’alleanza, nel caso gli USA volessero ridimensionare il loro ruolo, e si sta “smarcando” solo perché spera di ricevere un assist.
Inoltre l’amicizia di Macron per la Cina è un obiettivo molto difficile anche perché la strategia cinese mette in crisi il futuro dell'industria automobilistica francese: i veicoli elettrici cinesi hanno un enorme vantaggio di costo rispetto ai concorrenti europei e americani. L'esportazione di questi veicoli elettrici è fondamentale per i piani di Xi di rivitalizzare l'economia cinese. E’ stata proprio la Francia, infatti, a insistere con la Commissione europea per avviare un'indagine sulla concorrenza dei veicoli cinesi.
2 - La Serbia
La visita di Xi coincide col 25° anniversario dell’intervento NATO durante la guerra del Kosovo. Xi ha voluto rimarcare l'argomentazione - sostenuta anche dalla Russia - che la Nato è un'organizzazione aggressiva e pericolosa.
I 30 Paesi europei che hanno aderito all'alleanza sanno che, stante l’aggressività della Russia, la Nato è più che mai necessaria. E che l’intervento del 1999 fu un ripiego dal piano originale, quello di un intervento di pacificazione ONU. I “caschi blu” non poterono essere inviati per il veto esercitato da Mosca e la NATO si fece carico di fermare Milosevic.
3 - L’Ungheria
L'Ungheria è un membro della Nato, Ma il presidente Orbán si è posizionato come la voce più filo-russa all'interno dell'alleanza occidentale e ha già bloccato diverse risoluzioni dell'UE critiche nei confronti della Cina. Il ministro degli Esteri ungherese respinge l'idea che la Cina abbia una "sovraccapacità" nel settore dei veicoli elettrici.
Un produttore cinese di veicoli elettrici sta progettando di utilizzare l’Ungheria come base di produzione. Se la soluzione di compromesso sui veicoli elettrici sarà che le aziende cinesi producano di più in Europa, l'Ungheria è nella posizione ideale per trarne vantaggio.
Il presidente cinese Xi Jinping ha dichiarato che l'Ungheria è uno dei più importanti partner strategici di Pechino. Giovedì, a Budapest, ha elevato a relazioni di seconda fascia, subito dopo la Russia, quelle con l’Ungheria.
Terminato il tour europeo, Xi riceverà Putin a Pechino: le reali intenzioni della Cina appaiono confuse solo a chi non vuole vederle. Se Xi volesse farsi un’idea del punto di vista europeo sulla Russia avrebbe scelto interlocutori diversi.
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Verrà il giorno in cui l’ue si libererà di quel cancro succhia soldi di orban…
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
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F16 in arrivo
“Sopra le nuvole il meteo è noioso”
Ho sentito notizie di un'importante avanzata russa a nord di Kharkiv, per cui sono state necessarie evacuazioni. Intanto, Belgorod è stata colpita da droni ucraini.
Tu mi dici, "Ti guardi? Sbagli a paragonarti"
Si, e' confermata la cosa un po' da tutte le fonti... Secondo me, gli obiettivi russi di questa mossa sono almeno due:
1) Interdire gli attacchi ucraini che da quella zona vengono lanciati in territorio russo che hanno probabilmente l'obiettivo di colpire le raffinerie rallentando, cosi' l'incedere dei mezzi nemici;
2) Attirare in questa zona piu' unita' ucraine possibile per lasciare scoperto il fronte di Zaporizhia o del Donbass (cosa confermata anche da altre fonti).
Mi pare pero' che, dopo qualche piccolo successo iniziale, adesso l'avanzata russa abbia perso slancio e le perdite comincino ad aumentare in maniera considerevole:
https://twitter.com/DefenceU/status/...180978/photo/1
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