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  1. #1
    Uragano
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    Predefinito Dilaga la voglia d'indipendenza in Europa

    Come sappiamo, il referendum scozzese del 18 settembre che deciderà se la Scozia sarà ancora inglese o dopo 5 secoli diverrà stato autonomo.
    Poi anche la Catalogna il 9 novembre ha indetto un referendum (che Madrid ha già detto che non riconoscerà) per decidere se staccarsi dalla Spagna, con il rischio che si rivitalizzi anche il separatismo basco.
    Nelle Fiandre la situazione è nota, il rischio separatismo è perenne.
    Circa l'Italia, del referendum fai da te sul web del Veneto si è accennato già in stanza economica
    Che ne pensate?
    Conviene l'Europa delle piccole patrie nel mondo di oggi.
    Certo che no.
    Che ne pensate?

  2. #2
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    Predefinito Re: Dilaga la voglia d'indipendenza in Europa

    beh,perche' il kossovo si e la scozia e il veneto no?

  3. #3
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Dilaga la voglia d'indipendenza in Europa

    Penso sia un momento storico, come ce ne sono stati altri. Le cause sono tutte e nessuna, se vogliamo. Anzitutto il nazionalismo e l'idea di "nazione" intesa come entità statale e culturale il più possibile omogenea nasce solo verso l'Ottocento, e in questo processo si sono inserite la Germania unita, l'Italia unita, ecc. La differenza sta nel fatto che all'epoca e fino agli anni Sessanta/Settanta del Novecento la nazione era intesa come "grande", cioè il più grande possibile, e si tendeva ad eliminare e a non considerare le differenze regionali, a dar loro meno peso possibile. Nel Risorgimento italiano ci si considerava "fratelli" dalla Lombardia alla Sicilia, cosa che ora a molti fa storcere il naso. E' stata costruita una lingua (l'italiano) e per decenni e decenni ci è stata inculcata, è stato sempre scoraggiato l'uso del dialetto, e in alcuni casi punito. Poi, forse, ci si è resi conto che non siamo proprio tutti uguali, o che forse non è bello essere tutti uguali, ma anche la diversità ha la sua bellezza. E dai Sessanta (ma ancor di più dai Settanta) fioriscono i movimenti indipendentisti occitani, baschi, irlandesi e catalani, inseriti in un clima anche di malcontento su cui, verso la fine degli anni Ottanta, si inserì la Lega Nord, che è di fatto un partito indipendentista (seppur con base culturale molto discutibile). Forse con la globalizzazione ci si è sentiti più "scoperti" e più esposti, e da lì si è accesa ancora di più la brace dell'indipendentismo o del separatismo, la voglia di sottolineare le differenze anziché eluderle come in passato, il fatto di rimarcare le diversità (senza ostilità), ma tenerle presenti. L'Italia poi è un caso particolare, poiché è uno Stato giovane, da sempre frammentato, percorso in lungo e in largo da decine e decine di popoli che per migliaia di anni hanno lasciato un'impronta nella Storia...
    Per rispondere alla domanda "Conviene un'Europa di piccole patrie o no?". La risposta è.. e chi lo sa? E' difficile da capire, anche a chi dovrebbe convenire. Qualcuno ci vincerebbe e qualcuno ci perderebbe, con risultato complessivo forse neanche troppo diverso dalla situazione attuale.
    Facciamo un gioco. Se si staccassero dall'Italia le regioni del Nord (diventando autonome dal punto di vista politico, legislativo, fiscale e tributario) cosa succederebbe a loro? E cosa succederebbe alle restanti regioni? \as\
    Lou soulei nais per tuchi

  4. #4
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    Predefinito Re: Dilaga la voglia d'indipendenza in Europa

    Nel caso italiano è solo un'iniziativa di marketing di un partito che riceve ampi consensi nel nord-est. Ma non scadrò mai nella politica sia perchè va contro il regolamento del forum, sia perchè ne sono totalmente disinteressato.
    Per quanto riguarda la Scozia e la Catalogna vi sono ragioni etniche, culturali e storiche molto più valide a mio avviso.
    In genere sono contrario a queste scissioni, specie se unilaterali

  5. #5
    Uragano
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    Predefinito Re: Dilaga la voglia d'indipendenza in Europa

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Che ne pensate?
    Conviene l'Europa delle piccole patrie nel mondo di oggi.
    Certo che no.
    Dipende dal punto di partenza (es. resto del paese sensibilmente più povero come in Italia o in Belgio) e dal punto di arrivo (UE oppure no?). Le ragioni culturali sono quasi sempre delle scuse per mascherare quelle economiche, com'è successo a suo tempo in Jugoslavia.


  6. #6
    Josh
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    Predefinito Re: Dilaga la voglia d'indipendenza in Europa

    Un'Europa delle piccole patrie potrebbe avere senso se fosse una federazione,in cui stare come Catalogna o Veneto.
    Ma un Veneto fuori da UE ed eurozona secondo me sarebbe un suicidio.Persino più di un'Italia fuori da eurozona ed UE.

  7. #7
    Uragano
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    Predefinito Re: Dilaga la voglia d'indipendenza in Europa

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Penso sia un momento storico, come ce ne sono stati altri. Le cause sono tutte e nessuna, se vogliamo. Anzitutto il nazionalismo e l'idea di "nazione" intesa come entità statale e culturale il più possibile omogenea nasce solo verso l'Ottocento, e in questo processo si sono inserite la Germania unita, l'Italia unita, ecc. La differenza sta nel fatto che all'epoca e fino agli anni Sessanta/Settanta del Novecento la nazione era intesa come "grande", cioè il più grande possibile, e si tendeva ad eliminare e a non considerare le differenze regionali, a dar loro meno peso possibile. Nel Risorgimento italiano ci si considerava "fratelli" dalla Lombardia alla Sicilia, cosa che ora a molti fa storcere il naso. E' stata costruita una lingua (l'italiano) e per decenni e decenni ci è stata inculcata, è stato sempre scoraggiato l'uso del dialetto, e in alcuni casi punito. Poi, forse, ci si è resi conto che non siamo proprio tutti uguali, o che forse non è bello essere tutti uguali, ma anche la diversità ha la sua bellezza. E dai Sessanta (ma ancor di più dai Settanta) fioriscono i movimenti indipendentisti occitani, baschi, irlandesi e catalani, inseriti in un clima anche di malcontento su cui, verso la fine degli anni Ottanta, si inserì la Lega Nord, che è di fatto un partito indipendentista (seppur con base culturale molto discutibile). Forse con la globalizzazione ci si è sentiti più "scoperti" e più esposti, e da lì si è accesa ancora di più la brace dell'indipendentismo o del separatismo, la voglia di sottolineare le differenze anziché eluderle come in passato, il fatto di rimarcare le diversità (senza ostilità), ma tenerle presenti. L'Italia poi è un caso particolare, poiché è uno Stato giovane, da sempre frammentato, percorso in lungo e in largo da decine e decine di popoli che per migliaia di anni hanno lasciato un'impronta nella Storia...
    Per rispondere alla domanda "Conviene un'Europa di piccole patrie o no?". La risposta è.. e chi lo sa? E' difficile da capire, anche a chi dovrebbe convenire. Qualcuno ci vincerebbe e qualcuno ci perderebbe, con risultato complessivo forse neanche troppo diverso dalla situazione attuale.
    Facciamo un gioco. Se si staccassero dall'Italia le regioni del Nord (diventando autonome dal punto di vista politico, legislativo, fiscale e tributario) cosa succederebbe a loro? E cosa succederebbe alle restanti regioni? \as\
    Non è però vero del tutto quel che dici sulle nazioni, dato che molte esistono dalla fine del 1400 (come la Spagna e la Francia).
    Poi, nel mondo globalizzato, noi torniamo alla "signoria"?
    Così davvero andiamo "a mign...tte"

  8. #8
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Dilaga la voglia d'indipendenza in Europa

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Non è però vero del tutto quel che dici sulle nazioni, dato che molte esistono dalla fine del 1400 (come la Spagna e la Francia).
    Poi, nel mondo globalizzato, noi torniamo alla "signoria"?
    Così davvero andiamo "a mign...tte"
    Spagna e Francia sì, ma le altre? Guarda dove c'era l'Impero Austro-Ungarico ora quanti Stati ci sono..
    Il discorso "signoria" non riesco a legarlo al contesto
    Il punto è che forse dobbiamo capire cosa è più importante. E' più importante il nazionalismo (stare in una nazione "omogenea" dal punto di vista di lingua e cultura) o l'utilitarismo (stare in una nazione "omogenea" dal punto di vista economico e produttivo)?
    Il Nord Italia (in primis Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) ha un apparato produttivo eccellente, che di fatto per certi versi fa da "traino" ad altre regioni. Come starebbe il Nord completamente autonomo, con tassazione che rimane lì, sanità, istruzione, ecc. tutto "autogestito" ed "autofinanziato"? Non è un discorso politico, ma esclusivamente economico.
    Lou soulei nais per tuchi

  9. #9
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Dilaga la voglia d'indipendenza in Europa

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Un'Europa delle piccole patrie potrebbe avere senso se fosse una federazione,in cui stare come Catalogna o Veneto.
    Ma un Veneto fuori da UE ed eurozona secondo me sarebbe un suicidio.Persino più di un'Italia fuori da eurozona ed UE.
    Bè ovviamente, io penso ci si riferisca all'indipendenza nazionale ma per forza dentro l'UE. Esserne al di fuori secondo me è fuori discussione.
    Lou soulei nais per tuchi

  10. #10
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dilaga la voglia d'indipendenza in Europa

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Bè ovviamente, io penso ci si riferisca all'indipendenza nazionale ma per forza dentro l'UE. Esserne al di fuori secondo me è fuori discussione.
    Mah,in effetti i partiti pro-secessione ultimamente dicono che dall'euro si dovrebbe uscire.E forse pure dall'UE.

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