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  1. #11
    Burrasca
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    Predefinito Re: Discussione che possiamo proseguire qui: civiltà nel nord e sud del mondo

    Climi caldi e freddi, per come usati qui sopra, sono definizioni del tutto errate. Piuttosto distinguiamo tre fasce, tropicale/equatoriale, temperata, ed artica/antartica. Sono generiche? Certamente: nel temperato ci finisce un po' tutto da 30°N a 60°N e oltre; climi umidi e secchi, oceanici e continentali, freschi/freddi e subtropicali. Tuttavia, per capire lo sviluppo delle civilta', non dobbiamo pensare solo al nostro concetto di caldo/freddo, ma anche all'alternarsi delle stagioni e ad altri fenomeni naturali. Non e' un caso se la rivoluzione agricola della Mezzaluna Fertile ha potuto diffondersi tanto in Europa quanto nel Nord Africa, e lo stesso dicasi per le antiche civilta' mediorientali che, di passaggio in passaggio, hanno dato vita alle civilta' moderne. Spero di essere stato chiaro, pur se molto sintetico.
    Quanto allo sviluppo odierno, direi due cose:
    1) va bene "clima temperato" come sopra, ma non "clima freddo"; California, Texas, sud-est degli USA, Giappone meridionale, Australia, tanto per dire le zone non proprio fredde che possiamo considerare piuttosto ricche;
    2) ormai, dopo millenni di sviluppo, siamo ben lontani dal farci influenzare dal solo clima, che e' ormai un attore secondario in molte attivita'; la religione, la filosofia, la scienza, le capacita' industriali, mercantili e finanziarie, e tanto altro, sono quello che ha stabilito chi ha finora "vinto" la corsa tra le civilta', da questo punto di vista.

  2. #12
    Uragano
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    Predefinito Re: Discussione che possiamo proseguire qui: civiltà nel nord e sud del mondo

    Citazione Originariamente Scritto da Diamandis Visualizza Messaggio
    Lo sviluppo delle civiltà e lo sviluppo economico vanno di pari passo. L'incremento di reddito pro capite e l'incremento delle scoperte scientifiche e miglioramenti tecnologici e tecnici e il connesso aumento del benessere sociale si è avuto dalla rivoluzione industriale ottocentesca grazie allo sfruttamento di miniere superficiali di carbone presenti massicciamente(allora)in molte nazioni occidentali dai climi freddo-temperati e il concomitante sfruttamento delle colonie africane,indiane,e australiane. Le quali per molte nazioni europee hanno preso il posto dopo l'altro storico enorme ( e deprecabile) sfruttamento, quello delle colonie americane che nel frattempo andavano acquisendo giusta indipendenza politica, dopo tante traversie. E' stata l'apertura verso il resto del mondo, spinta anche dall'intento evangelizzatrice cristiano, unito all'avidità di commercianti, impresari e governanti a far accumulare capitali di conoscenze e capitale industriale, che ha permesso, insieme alle nuove disponibilità energetiche e la disponibilità conseguente, tra l'altro, di costruire armi da guerra a potenziale maggiore, e quindi di sottomettere altri popoli e sfruttarli. Le nuove disponibilità energetiche ha fatto quindi utilizzare meglio nei Paesi occidentali, prima che altrove, le sue potenzialità industriali e belliche, e ha dato inoltre la possibilità di riscaldare meglio le case per viverci, facendo popolare sempre più zone fino ad allora molto meno urbanizzate che attualmente e persino zone dai climi freddi e sub-artiche dove spesso si viveva di allevamento, pesca, caccia, agricoltura di frontiera,piccolo commercio. Per cui l'utilizzo del vapore e l'elettricità prima e del petrolio poi hanno fatto sviluppare zone poco abitate e data la possibilità di condurre una maggiore vita sociale, in ambienti pubblici e privati più confortevoli. Se quindi il tenore di vita oggigiorno e da qualche decina di anni o addirittura un secolo è esploso in nord America, Europa centrale e settentrionale, e seppur in modo molto disomogeneo in Russia e Cina dipende da queste fonti di energia (gas,petrolio e carbone) che sono indispensabili per vivere a latitudini medio-alte più che a medio-basse latitudini dai climi temperati o caldi. Il problema però per le nazioni a clima freddo è che gradualmente l'intensità energetica delle nuove fonti va scemando inesorabilmente, per cui potrebbero inaspettatamente per molti ritornare indietro, sia relativamente alle nazioni dal clima più mite, che in termini assoluti
    Discorso da quotare

  3. #13
    Brezza tesa
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    Predefinito Re: Discussione che possiamo proseguire qui: civiltà nel nord e sud del mondo

    Riguardo l'Australia, che ha un clima temperato caldo e che quindi fa eccezione rispetto alle nazioni con climi temperato fresco o freddo che hanno conosciuto un forte progresso nel 19° e 20° secolo e tuttora, v'è da aggiungere che il suo sviluppo è dipeso proprio dal fatto di essere un continente nuovissimo ancora totalmente vergine da sfruttare e che non è stato saccheggiato dagli inglesi quanto popolato da essi. Gli inglesi hanno portato tutte le loro conoscenze che erano all'avanguardia come impero coloniale e grazie alle risorse del sottosuolo sterminate hanno innescato lo sviluppo e favorito il reddito pro capite alto che segna oggi la nazione. Buona parte delle esportazioni australiane sono ricoperte dalle attività estrattive di carbone di cui è ricchissima, poi zinco,bauxite, rame,oro,diamanti, piombo,nickel ecc. Le minere a cielo aperto sono frequenti in Australia. Le rocce più antiche, particolarmente ricche di minerali, in Australia si trovano spesso in superficie: è lo Scudo Australiano che affiora. In questi casi non c'è bisogno di scavare gallerie sotterranee per raggiungere il minerale, come accade frequentemente in altre parti del mondo (per esempio in Europa)

  4. #14
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: Discussione che possiamo proseguire qui: civiltà nel nord e sud del mondo

    Mi ero sempre chiesto come mai l'Australia,che io giudicavo una scatola di sabbia e basta,potesse avere un alto reddito pro-capite,ora ho capito.Però resta il fatto che altri in contesti geografici,pure dotati di materie prime,abitati da altre popolazioni,invece il progresso non è arrivato.Quindi per me è molto importante anche il popolo che abita un certo territorio,per innescare progresso e civiltà tecnologica.Le società anglosassoni,di solito sono sempre riuscite a creare alti standards di qualità della vita,dovunque siano andate.

  5. #15
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Discussione che possiamo proseguire qui: civiltà nel nord e sud del mondo

    Tutto è dipeso dalla colonizzazione europea

    Luoghi caldi -> possibilità di enormi colture di prodotti "diversi" da importare in madrepatria (tabacco, caffè) -> sfruttamento -> sottosviluppo: Centro e Sudamerica, Africa.

    Luoghi temperati -> luoghi non da sfruttare, ma da viverci -> sviluppo: America del Nord, Nuova Zelanda.

    Fa un pò storia a sè l'Australia poichè, nonostante sia un luogo mediamente caldo e in gran parte arido, è un intero continente che non si poteva prestare alle colture estensive. E' stato quindi scelto dagli europei come luogo dove viverci, e non posto da sfruttare.
    Lou soulei nais per tuchi

  6. #16
    Josh
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    Predefinito Re: Discussione che possiamo proseguire qui: civiltà nel nord e sud del mondo

    Citazione Originariamente Scritto da Diamandis Visualizza Messaggio
    Lo sviluppo delle civiltà e lo sviluppo economico vanno di pari passo. L'incremento di reddito pro capite e l'incremento delle scoperte scientifiche e miglioramenti tecnologici e tecnici e il connesso aumento del benessere sociale si è avuto dalla rivoluzione industriale ottocentesca grazie allo sfruttamento di miniere superficiali di carbone presenti massicciamente(allora)in molte nazioni occidentali dai climi freddo-temperati e il concomitante sfruttamento delle colonie africane,indiane,e australiane. Le quali per molte nazioni europee hanno preso il posto dopo l'altro storico enorme ( e deprecabile) sfruttamento, quello delle colonie americane che nel frattempo andavano acquisendo giusta indipendenza politica, dopo tante traversie. E' stata l'apertura verso il resto del mondo, spinta anche dall'intento evangelizzatrice cristiano, unito all'avidità di commercianti, impresari e governanti a far accumulare capitali di conoscenze e capitale industriale, che ha permesso, insieme alle nuove disponibilità energetiche e la disponibilità conseguente, tra l'altro, di costruire armi da guerra a potenziale maggiore, e quindi di sottomettere altri popoli e sfruttarli. Le nuove disponibilità energetiche ha fatto quindi utilizzare meglio nei Paesi occidentali, prima che altrove, le sue potenzialità industriali e belliche, e ha dato inoltre la possibilità di riscaldare meglio le case per viverci, facendo popolare sempre più zone fino ad allora molto meno urbanizzate che attualmente e persino zone dai climi freddi e sub-artiche dove spesso si viveva di allevamento, pesca, caccia, agricoltura di frontiera,piccolo commercio. Per cui l'utilizzo del vapore e l'elettricità prima e del petrolio poi hanno fatto sviluppare zone poco abitate e data la possibilità di condurre una maggiore vita sociale, in ambienti pubblici e privati più confortevoli. Se quindi il tenore di vita oggigiorno e da qualche decina di anni o addirittura un secolo è esploso in nord America, Europa centrale e settentrionale, e seppur in modo molto disomogeneo in Russia e Cina dipende da queste fonti di energia (gas,petrolio e carbone) che sono indispensabili per vivere a latitudini medio-alte più che a medio-basse latitudini dai climi temperati o caldi. Il problema però per le nazioni a clima freddo è che gradualmente l'intensità energetica delle nuove fonti va scemando inesorabilmente, per cui potrebbero inaspettatamente per molti ritornare indietro, sia relativamente alle nazioni dal clima più mite, che in termini assoluti
    Iper-quoto.

  7. #17
    gps75
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    Predefinito Re: Discussione che possiamo proseguire qui: civiltà nel nord e sud del mondo

    In Michigan dove le temperature in inverno vanno parecchio sotto lo zero i senzatetto ci sono eccome...

    Sono d'accordo anch'io che il clima non basta a categorizzare queste problematiche.

  8. #18
    Uragano
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    Predefinito Re: Discussione che possiamo proseguire qui: civiltà nel nord e sud del mondo

    Citazione Originariamente Scritto da EnnioDiPrinzio Visualizza Messaggio
    Mi ero sempre chiesto come mai l'Australia,che io giudicavo una scatola di sabbia e basta,potesse avere un alto reddito pro-capite,ora ho capito.Però resta il fatto che altri in contesti geografici,pure dotati di materie prime,abitati da altre popolazioni,invece il progresso non è arrivato.Quindi per me è molto importante anche il popolo che abita un certo territorio,per innescare progresso e civiltà tecnologica.Le società anglosassoni,di solito sono sempre riuscite a creare alti standards di qualità della vita,dovunque siano andate.
    Però, sono anche 4 gatti gli australiani, comunque, rispetto al territorio, e anche in Nuova Zelanda è così (3 milioni di abitanti su un territorio che è più del 2/3 dell'Italia).
    Iltre, le aree più abitate in Australia sono comunque quelle nelle zone temperate a sud

  9. #19
    Brezza leggera
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    Predefinito Re: Discussione che possiamo proseguire qui: civiltà nel nord e sud del mondo

    1) Il colonialismo è però stato mosso dalla esigenza di trovare in altre zone quello che in patria non si poteva produrre a causa del clima. Muoversi, commerciare, incontrare nuove culture, contribuiscono ad aprire la mente di un popolo.

    2) Inoltre un clima ostile imponeva alle persone di organizzarsi il lavoro in base ai tempi stretti dettati dalla natura, ottimizzandoli al massimo (cosa molto utile nella economia moderna). Proprio questo in altre epoche faceva selezione su quelli meno adatti a vivere a quelle latitudini.

    3) Ma una delle cose più importanti è quella che le terre del nord sono state sempre meno appetibili per i conquistatori, rispetto a quelle più fertili e dotate di climi più temperati. Un popolo sottomesso da un'altra potenza, peggiora sensibilmente la propria cultura.

    Un discorso simile può anche essere fatto all'interno della stessa Italia e io vengo da una regione in cui da una civiltà molto evoluta, come quella nuragica, che forse peccava nella scarsa mentalità colonialista, si è passati a una dominazione, da cui è partito un declino che va tutt'ora avanti.
    www.sardegna-clima.it sito dedicato alla climatologia e meteorologia della Sardegna.

  10. #20
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    Predefinito Re: Discussione che possiamo proseguire qui: civiltà nel nord e sud del mondo

    le civiltà soprattutto quelle che dipendevano dall'agricoltura evolvevano grazie soprattutto alla capacità di sfruttare e irregimentare le risorse idriche indipendentemente dal fatto che fossero a sud o a nord del mondo, quindi la regolarità e la quantità delle precipitazioni erano essenziali, non per nulla le maggiori divinità erano celesti
    .In quanto alla solidarietà tra individui il punto 2 di Andremurgi spiega perchè in società come quella degli Inuit sia fondamentale l'ottimizzazione delle risorse, del tempo e soprattutto la cooperazione tra tutti i membri del gruppo.
    La solidarietà è tanto più forte quanto il gruppo sociale è più piccolo, mentre tende a disperdersi nelle grandi città con milioni di abitanti
    Ultima modifica di Edonati; 06/07/2014 alle 19:12

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