Oggi, in occasione del mio compleanno, sollecitato da un amico, esterno dei ricordi.......
Mi par di vedere, la scena che avveniva a casa mia 65 anni fa!
3 o 4 gg prima di Natale si "smetteva il maiale".
La miseria era tanta, a quei tempi del dopoguerra, Mio padre in "società" con un vicino acquistava in piccolo maialino, e con gli avanzi della mensa alla caserma militare degli alleati, dove prestava servizio, nell'immediato dopo guerra, lo portava all'ingrasso fino ad un paio di quintali.
Suo fratello(mio zio), che si destreggiava in tutti i mestieri ed arti, al barbiere, al mediatore, al contadino, al muratore, ed alla macellazione e "trasformazione" dei suini, arrivava puntualmente al mattino alle 5, nel buio, ed iniziava il suo lavoro.
Cruento all'inizio, con lo "scannamento" della povera bestia, ed in seguito dalla raccolta del sangue per il dolce "sanguinaccio", agli insaccati, prosciutti, lardo...., .
Noi fratelli arrivavamo a Natale magri e smilzi, per poi portarci a Pasqua, ben pasciuti e sazi. Non si buttava via nulla! dalle cotiche, alle orecchie, alla coda, alle ossa da spolpare, dopo bollitura.
Una sottile fettina di lardo, affogata in un grosso pezzo di pane, era il nostro pranzo o cena per settimane, dopo che che il grosso, della carne di maiale, era finita.
Ricordo ancora l'ultima volta che successe, era il 22 dicembre mi pare del 47' o 48'...... la neve cadeva copiosa, era l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze Natalizie. A quei tempi i bambini e ragazzi fino a 14 o 15 anni portavano i calzoni corti(ben al di sopra del ginocchio) anche in inverno. Arrivato a casa(quasi tre km) con le gambe viola per il freddo, le mani intirizzite per la battaglia a palle di neve con gli amici per la strada verso casa, i piedi ormai insensibili per il gelo. In cucina usciva un gran fumo, sia quello della legna dell'unica stufa della casa, sia del vapore che saliva dalle grandi pentole che vi stavano sopra. Una delle quali piena del grasso che si stava stava trasformando in strutto(quante piadine ha poi contribuito nel farle gustosissime). Mio zio "Gigin" era all'opera, con coltellacci di varie misure a tagliare i vari "pezzi" del maiale, a salarli, peparli, e passarli al tritacarne manuale, per i vari insaccati. Detti insaccati poi venivano appesi nella stanzetta, con finestrella sempre aperta, dove mio padre riponeva anche tutti i vasi dei fiori, per il riparo invernale, e dove un pettirosso per almeno un 3 o 4 anni tornava, con la sua annuale migrazione, ormai addomesticato, a mangiare briciole nelle mia mano, alla finestra.
Un occhiata veloce ai "lavori", e si infilavano i piedi intirizziti nel forno aperto della stufa, scaldarli per poi sedersi a tavola per il primo atteso pranzo luculliano, dei tanti(ma sempre pochi, rispetto a tutto l'anno) della post/macellazione del maiale.
Giorgio
Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
In primis tanti auguri, Giorgio !![]()
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Quando sento i tuoi racconti, che poi sono molto simili rispetto a quelli che mi raccontava e mi racconta tutt'ora a volte mio padre (e' praticamente quasi tuo coscritto, essendo del 1941), mi rendo veramente conto della "fortuna" che gia' la mia generazione ha avuto rispetto alla vs., riguardo anche solo le cose che ora diamo piu' che scontate, come il cibo !
Cose che dovrebbero far riflettere, senza retorica ovviamente, ma solo a volte per apprezzare anche quel poco che oggi si pensa di avere !
Grazie, e ancora tanti auguri !!
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Intanto AUGURI!
Ricordare quello che eravamo, anche se noi non c'eravamo, può solo fare del bene! Queste storie a me danno serenità ...
“Sopra le nuvole il meteo è noioso”
Auguroni Giorgio
Il tuo racconto mi porta indietro alla fine degli anni '60, quando anche in casa mia si usava "smettere il maiale".
E' sempre bello leggere i tuoi racconti
Grazie!
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Claudio Biondi
Responsabile Soci Meteonetwork
Stazione meteo amatoriale - Gambettola (FC) 31 mt s.l.m.
Online su:
www.gambettolameteo.com
ALWAYS LOOKING AT THE SKY
Auguroni carissimo Giorgio.
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aveva un maglione da comunista con le tarme che cantavano bandiera rossa!
se tu hai una mela e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno.ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea,
e ce le scambiamo allora abbiamo entrambi due idee.(g.b.shaw)
Apro posito,ai riaprito laeroporto che son tutti incazzati come dei bepponi alla festa dell'unità? (Alby)
Adoro questi racconti. Ci si rende conto di quanto la vita fosse più dura ma anche di quanto questo ti portava a dare importanza alle cose davvero essenziali: mangiare per placare la fame, riscaldarsi perché non si avevano vestiti adatti. Ma come mai i ragazzi portavano pantaloncini corti? Qui da me l'usanza di ammazzare il maiale é ancora radicata, ma grazie ancora alle vecchie generazioni che hanno patito la fame e conservano intatto il ricordo di quei tempi...
Grazie Giorgio, e tanti auguri...
Augurno Giorgio !!![]()
Mare e spiagge i miei incubi peggiori
Winter Forever
Ciao grandissimo omonimo e tanti tanti auguri.
I tuoi racconti li devo far leggere al mio babbo, un po' più vecchio di te....(è del 29, del febbraio 1929...) perchè sicuramente si ritroverebbe perfettamente.
Adoro sentire i suoi racconti del periodo pre-bellico e durante la guerra, perchè nella crudezza dei racconti, possiamo ritrovare quelle che sono le nostre radici..
Come adoro leggere i tuoi...
Colgo l'occasione per darci appuntamento nella tua città per il prossimo mese di maggio, quando sarò li per il Raduno nazionale dei bersaglieri..
Non posso perdere questa occasione...
a presto!
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Ciao Giorgio, Grande Astigiano.
...più vai in alto, più il vento tira...(G. Trapattoni)
Auguri Giorgio!![]()
Cit. dal film Wanted:"... Voi che cazz0 avete fatto ultimamente?"
Cit. da Colorado: "La neve scende a fiocchi perchè se scendesse a nodi non si scioglierebbe."
viva la φγα
Auguri Giorgio anche da parte mia
Non posso non ritrovarmi in questo racconto: quanti maiali pure io ho visto "smettere" fra casa di mia nonna paterna e anche casa nostra fino ad una trentina di anni fa (oggi solo mio zio ancora lo fa e non manca di invitarmi la sera stessa "dell'evento" a mangiare i primi pezzetti di carne di maiale ben insaporita, oltre a regalarmi poi un poco di coppa di testa che mi piace tantissimo e alcune salsicce...) e ricordo anch'io gli insaccati appesi, lo strutto bianco nei barattoli di vetro, il prosciutto che nei lunghi pomeriggi dell'estate successiva costituiva poi la nostra merenda con due fette di pane...
Mi piace molto leggere questi racconti perché anch'essi mi ricordano la mia infanzia, fallo più spesso Giorgio...![]()
Ciao papà...
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