Se paga dopo un anno di contributi il corrispondente del versato non vedo dove stia il problema.
Poi volendo si può stabilire una soglia minima, l'equivalente della pensione sociale (anche se a mio modo di vedere i titolari andrebbero selezionati per benino...).
Il modello contributivo ha di bello che in teoria tu potresti andare in pensione quando ti pare: inizi a lavorare a 20 anni e vuoi andare in pensione a 21? Benissimo puoi farlo. Probabilmente beccherai 5 Euro di pensione al mese e la sostenibilità del sistema continua ad essere garantita. Certo... Se un'epidemia o una guerra decima i lavoratori e non tocca i pensionati ovviamente nessun sistema è in grado di reggere. Ma direi che si parla di un evento a probabilità trascurabile.
Ultima modifica di FunMBnel; 19/03/2015 alle 09:15
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
In compenso c'è ancora chi ragiona in base al modello superfisso.
Ma come dice il Seminerio nel paese in cui ogni correlazione diventa causalità forse è il male minore.
E continuerò a difendere il modello previdenziale contributivo fino alla morte perchè gradirei che i miei contributi servissero per pagare se non la mia pensione quella di uno che ha versato l'equivalente mio e non quella di uno che ha versato la metà o un terzo o...
Ultima modifica di FunMBnel; 19/03/2015 alle 09:12
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
La Fornero è stata superficiale, non so se interamente per diretta colpa sua o con la compartecipazione di altri (da tutti i punti di vista, a parte le pensioni: agevolazioni per le assunzioni scritte malissimo, definizione del nuovo status di disoccupazione sballata e fuori da ogni logica ecc.ecc. insomma ha scritto emerite corbellerie in sequenza, che altri hanno dovuto rattoppare, come una qualsiasi dilettante allo sbaraglio).
Resta il fatto che il passaggio al contributivo andava fatto prima. Se l'avesse fatto Dini nel 1995 non avresti avuto alcuna aspettativa Adriano e avresti meno recriminazioni oggi (mentre le avrebbero avute i pensionandi dell'epoca).
Con questo, intendimi, non voglio darti torto. E non voglio darti torto se penso alle storture esistenti ed esistite. Quando oggi si mette un banale prelievo sulle pensioni d'oro è incostituzionale. Ma allora quante cavolo di cose incostituzionali ci sono state in passato e ci sono ancora oggi? Perchè nessuno ha mai agito? Chi poteva e doveva sollevare le dovute eccezioni, sollecitarle? Quando i dipendenti del settore pubblico, per esempio, andavano in pensione di anzianità con 20 anni e quelli del privato no, non era una palese violazione dell'art. 3 della costituzione?
Inoltre, Adriano, ho fiducia che una toppa verrà messa a breve, nel senso di permettere un pensionamento leggermente anticipato rispetto ad oggi. Più di tanto non credo sia possibile chiedere allo stato attuale delle cose.
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
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Always looking at the sky
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Sull'AVS ho letto male ma ad ogni modo il sistema svizzero non è affatto come quello italiano pre-Fornero. E ti ribadisco che assomiglia molto più a quello cileno, se proprio proprio (che forse non conosci).
Tasse, lavoro, sanità, pensioni: tra Svizzera e Italia c?è l?abisso
Il sistema pensionistico svizzero si basa su tre pilastri, uno dei quali è l'AVS, che da una pensione minima per un importo compreso tra 1105 franchi svizzeri e 2210 franchi svizzeri (equivalente circa e che è basato sul principio di ripartizione. Questo è però solo il primo pilastro. In sostanza le AVS ti danno una pensione basi con contributi fissi pari a circa il 4,2% del reddito.
Il secondo pilastro è invece basato sull'accumulazione di capitale da parte di fondi pensione privati, con contribuzione obbligatoria ma non al sistema pubblico bensì a diversi tipi di fondi in concorrenza fra di loro, con lo Stato che deve fare da garante della libertà di accesso e della concorrenza (questo si che sarebbe il giusto ruolo dello Stato all'interno di un'economia, vigilare, garantire, tutelare la libertà economica e la concorrenza, non tentare di fare l'imprenditore coi soldi degli altri quando è evidente per definizione che uno Stato non può essere imprenditore in un piffero !).
Il sistema cileno, che ho già avuto modo di descrivere nell'altro td. e che era brillantemente spiegato dallo stesso suo padre creatore, Jose Pinera, in un articolo che ora non trovo più, funziona in modo simile, forse effettivamente più rigido: pensione di base praticamente uguale per tutti con la quale ti viene dato il necessario al sostentamento, più una pensione aggiuntiva basata sui fondi pensione privati in competizione tra loro. C'è solo una differenza: in Cile la pensione pubblica viene erogata solo per chi è al di sotto di un certo livello di reddito, non per tutti (mi pare di aver capito che le AVS siano invece erogate a tutti).
Ecco, ho trovato un video che lo spiega comunque. https://www.youtube.com/watch?v=wIgDpxA7KYI
Perché quello svizzero funziona e quello italiano no? Perché quello svizzero si basa solo a livelli basilari sul principio di ripartizione, per importi abbastanza contenuti ma pressoché simili per tutti, forma in sostanza una base, mentre quello italiano era interamente basato sulla ripartizione, con la conseguenza che si passava dall'erogare pensioni di 500 euro fino a pensioni di 80K e passa euro pagate con un sistema ripartitivo, cioè finanziato in parte a debito (perché basato sugli ultimi contributi versati, che in genere sono più alti della media dei contributi dell'intera carriera lavorativa).
Ma capisci bene che un conto è finanziare in parte a debito una pensione di 1500 euro al mese, un conto è finanziare allo stesso modo una pensione di 10K euro al mese. Moltiplica tutto per il numero di pensionati sempre più elevato e comprendi perché quello svizzero è sostenibile e quello italiano no.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
maddechè
i contributi di mia madre, rivalutati, sarebbero bastati (forse) per il primo anno di pensione
mia madre ha lavorato in una sartoria a Zurigo, mica nel consiglio di amministrazione di una banca (magari)
la cassa svizzera di compensazione ti da la possibilità di scegliere:
- o unica soluzione
- oppure mensile fino alla fine dei giorni
mia madre ha scelto la seconda opzione
ed è così da 8 anni che arriva la pensione
ogni anno chiedono, gentilmente, di provare la tua esistenza in vita. Tu mandi il certificato debitamente compilato dal tuo comune e così va avanti
li prendiamo per il culo, ma sono veramente "svizzeri" (tradotto: precisi, meticolosi)
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
esatto Fede
tralasciando gli importi (mia madre prende di più, circa 38 €, che non è nulla ma, sinceramente, i contributi versati erano veramente pochi), la cosa buona è che la Pubblica Amministrazione quando funziona ti lascia estrefatto in senso positivo (forse perchè non siamo molto abituati)
posso citare il caso di mia madre: qui è stata lei, sentendo i miei zii che hanno fatto decine di anni di lavoro e, quindi, pensioni più sostanziose, a contattare la cassa svizzera di compensazione mandando le fotocopie del libretto di lavoro
loro hanno verificato e, dopo neanche un mese, hanno mandato una lettera in cui confermavano i dati e chiedevano come voleva essere pagata (unica soluzione o mensile)
appena avuta risposta da mia madre, come un orologio hanno iniziato mandare gli assegni
li abbiamo contattati nuovamente con lettera spiegando che preferivamo che fossero inviati direttamente su CC (non si sa mai, le Poste...)
loro, senza farsi pregare, hanno iniziato a effettuare i pagamenti telematici
l'unica cosa che chiedono è che tu, ogni anno, debba provare la tua esistenza in vita
questo E' il pubblico da contrapporre al privato
PS: appena iniziato il pagamento telematico si è fatto vivo lo stato italiano prelevando alla fonte il 5% dell'assegno pensionistico svizzero
anche noi siamo precisi e tempestivi
Ultima modifica di Fabio68; 19/03/2015 alle 21:56
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Dubito che pigli 6000 Euro al mese di pensione però altrimenti mi trasferisco subito.
Esattamente come i fondi pensione allora.
Mio papà ha lavorato in Germania per qualche anno e al compimento del 65° anno di età gli è arrivata la pensione (ridicola eh) dalla Germania senza che lui l'avesse mai chiesta o si fosse mai interessato... Ci sono posti in cui la PA funziona.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Visto che si parlava della Bre-Be-Mi in questo thread offro un'interessante spunto in merito. STATO E PRIVATO, IL MATRIMONIO CHE HA PARTORITO IL FALLIMENTO BRE.BE.MI. - MiglioVerde
L'articolo è probabilmente un po' esagerato ma non riesco a non trovarmi d'accordo - purtroppo - su una sola parola.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
no, questo no
nella maniera assoluta
come ho già detto con Fede, la cifra è di circa 40 € mensili
altrimenti ti scrivevo da Sankt Moritz non da Roma
si
si, esistono
bisogna dare atto ai crucchi del lavoro svolto
(en passant: chissà se i greci, un giorno, invece di pensare alla pensione alle zitelle riescano a raggiungere livelli non dico eccelsi ma almeno buoni...)
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