Beh anche qui sei condannato davanti alla legge se vieni alle mani con chicchessia ( teoricamente eh)![]()
comunque da quel che ricordo non siamo considerati infedeli se sei credente nel tuo dio e rispetti le tue leggi religiose. Ma comunque poco importa, sta di fatto che il Corano è un testo travisabile al l'ennesima potenza, ma c'entra poco con l'ISIS. La religione per loro è veramente solo un pretesto che nemmeno loro osservano... Basti guardare la tratta delle schiave adolescenti che stanno facendo. Sul Corano non sta scritto da nessuna parte che la donna sia inferiore, tutt'altro. Sono semplicemente dei porci, tutto qua. E come tali vanno trattati.
Si vis pacem, para bellum.
L'Islam è un grande calderone, dove trovi di tutto. Dai sufi che sono visti come eretici dai wahabiti, ai salafiti che sono ultra ultra oltranzisti. Coloro che vediamo sono in gran parte immigrati che vengono dai paesi del Magreb. Ma un saudita, un yemenita, un pakistano hanno lo stesso modo di pensare di uno che magari viene da Tunisi?. L'Isis potrebbe essere piuttosto la punta di iceberg di un modo di pensare che sta attraversando tutto l'Islam, e che nell'Occidente vede un corruttore di morale.
O addirittura che siamo noi gli aggressori, che hanno invaso uno o più territori dell'ISlam?
Questo sicuramente sì, ma direi travisabile proprio come la Bibbia. Quindi niente di nuovo sotto il sole.
Non è un discorso di religione di per sè, quanto di cultura e di evoluzione.
Il mondo islamico, storicamente, non ha avuto l'Illuminismo, con tutto quel che ne consegue. Significa che la vita quotidiana, la politica, le istituzioni, gli aspetti legislativi e perfino burocratici sono basati sulla religione. Un esempio stupido? I chirurghi e i loro assistenti, prima di operare, fanno una preghiera insieme, affinchè l'intervento riesca bene. E' una cosa che, vista da noi, è alquanto bizzarra, ma per loro normale. A lavoro ci sono le pause per pregare. Tutte cose che da noi non esistono. La civiltà musulmana non ha mai visto quella scissione tra religione e "tutto il resto". E', dunque, si comportano di conseguenza. Le altre religioni non sono rispettate, sono tollerate, che è ben diverso. Il loro punto cardine è che il loro Dio è quello giusto, noi siamo gli infedeli e siamo nel torto (per cominciare), poi viene tutto il resto.
Per questo non riesco a capire cosa vuol dire "Islam moderato". Moderato nel senso che non uccide gli infedeli? O nel senso che li ritiene liberi di professare la loro fede? O moderato nel senso di "non violento", ma ugualmente convinto?
Finchè (e se) l'Islam non conoscerà il relativismo non vedo armonia.
Lou soulei nais per tuchi
Forse proprio questo è il punto, noi abbiamo messo al centro del cosmo l'UOMO, e i diritti che riteniamo universali, ma ci siamo dimenticati di Dio, per un osservante questo non è essere infedeli, è essere miscredenti. Negare l'esistenza di Dio è eresia, visto che uno dei loro pilastri della fede è la sottomissione alla volontà divina.
Ma non lo definirei nemmeno "mettere da parte"... se veramente credo che l'Uomo sia stato creato "a immagine e somiglianza di Dio" (quindi non è un errore o un'imperfezione... può il Creatore perfetto creare un'imperfetto?) e dotato di libero arbitrio, va da sé che è anche stato posto nell'acquario per zampettare autonomamente, mettendo a frutto la facoltà di discernimento che gli è stata data, anziché tutte le volte sperare negli aiuti dall'alto.
Per gran parte dei problemi dell'esistenza quotidiana, siamo abbastanza equipaggiati per tentare di cavarcela; il resto, è qualcosa di pertinente al singolo individuo, nel suo personale spazio spirituale. Che non è poco, anzi... non lo definirei proprio "mettere da parte", ma "valorizzare", riservando ad esso - per chi ci crede - lo spazio di maggior valore. Sarà mica rispettoso immaginare che dio faccia il dietologo o si occupi di spargere tentazioni qua e là per vedere se ci caschiamo?!...
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