Lavorare 13 ore al giorno per 30 Euro

**mikiBAT** · 22/02/2015, 18:55

Il lavoro gratificante penso sia un'obbiettivo ambito da molti.

"I soldi non fanno la felicità", è vero in parte.

Ci sono persone che con un'ottimo stipendio non sono tranquille e felici, perchè magari sono stressate dal lavoro.

Sono del pensiero, che chi riesce a fare, un lavoro che li piace, è a cavallo...

Però spesso chi riesce a fare quello che vuole, è perchè ha già una tranquillità economica, che li permette di stare fermo e di cercare qualche sbocco del tipo desiderato.

**inocs** · 23/02/2015, 00:46

Originariamente Scritto da Professeur Bugigiò

Non ho letto tutti i post e devo dire che se fossi in te, a malincuore, accetterei.

Ho una cugina in una situazione simile e davvero vivere con molto meno di 1000 euro al mese, con contratti che se ti va bene sono rinnovati ogni due o tre mesi, e' davvero "difficile".

Posso dire una cosa senza essere tacciato di essere "leghista"? Il mio non vuole essere assolutamente un discorso politico (vietato dal regolamento) ma assolutamente economico. Se si preferisce cancellare il messaggio lo si faccia pure.

Secondo me, oltre che ovviamente alla crisi (c'e' meno lavoro da offrire) bisogna considerare anche che la domanda e' profondamente cambiata negli ultimi 15 anni. Parliamoci chiaro: noi tutti, anche quelli che prendono poco e saltuariamente, siamo fortunati tantissimo rispetto alle migliaia di immigrati che sono venuti in Italia. Queste persone, vedendo che dovevano spaccarsi la schiena in un campo, o dovevano svegliarsi alle 3 a pulire i maiali (dalle mie parti lo fanno solo loro), hanno semplicemente detto: "meglio qui che da dove vengo". Ed hanno accettato lavori a salari che per noi sono "fuori mercato". E' chiaro che se un imprenditore deve offrire un lavoro non qualificato, preferisce darlo a chi si accontenta di meno. In un certo qual modo... gli immigrati, richiedendo meno, hanno cambiato il prezzo di equilibrio.

Il che mi fa giungere a quello che penso sia il mio vero punto. Fino a qualche anno fa avevo dei nonni. Vivevano in una casa dignitosa in campagna, pagavano le bollette, mangiavano, ogni tanto facevano una vacanzina... uno di loro aveva addirittura un semplice Nokia. E prendevano MENO di 800 euro al mese. Non hanno MAI speso più' di 800 euro al mese. E parlo degli anni tra il 2005 e il 2010, non degli anni 50.

Certo, erano degli anziani e per un giovane e' giusto che ci siano degli sfoghi e delle maggiori richieste, ma quante volte uscivano i vostri genitori o nonni a mangiare la pizza? Quante comodità' (telefono, internet, tablet vari) avevano? Quante volte hanno comprato qualcosa di non troppo caro da mangiare o mangiato cose riscaldate? Eppure, non penso fossero degli zoticoni o degli animali. E men che meno si sentivano sfruttati pur lavorando, in media, più duramente di noi. Secondo voi, tutti gli immigrati che prendono 500 euro al mese o meno, vivono in modo tanto diverso da come vivevano i nostri genitori/nonni nella loro adolescenza? Per me no, e vivendo in quel modo, 500 euro, per loro, vanno bene, anche in Italia nel 2015. Se esiste qualcuno che si accontenta di meno, in qualche modo o ci si inventa una qualifica di lavoro speciale tale da meritare qualche soldino in più', oppure e' davvero dura. A meno che si accetti di vivere con meno agi.

Non è affatto campato in aria il ragionamento ed è condivisibile. Quando però penso al caso proposto nel thread non posso non pensare che esiste anche la legge. Va bene che è definita male, è aleatoria, è interpretabile, ma esiste. E io non riesco a rassegnarmi che in questo paese sia impossibile rispettarla.

La verità, se proprio vogliamo dirla tutta, è che quel lavoro dovrebbe rifiutarlo e sputare in faccia a chi glielo ha proposto.

**Cristian-Ostuni/Bologna** · 23/02/2015, 08:20

la massima sui soldi l'ho rivisitata:
I soldi non fanno la felicità, ma aiutano a farla durare a lungo

**Edonati** · 23/02/2015, 09:07

Penso sia il caso di accettare quel lavoro e cmq un'esperienza lavorativa e ti consente di portare a casa 800 euro, quello che conta è inoltre continuare a cercare un posto che ti piaccia di piú e più redditizio per quanto il tempo sia scarso.

**EnnioDiPrinzio** · 23/02/2015, 12:00

Originariamente Scritto da mikiBAT

Il lavoro gratificante penso sia un'obbiettivo ambito da molti.

"I soldi non fanno la felicità", è vero in parte.

Ci sono persone che con un'ottimo stipendio non sono tranquille e felici, perchè magari sono stressate dal lavoro.

Sono del pensiero, che chi riesce a fare, un lavoro che li piace, è a cavallo...

Però spesso chi riesce a fare quello che vuole, è perchè ha già una tranquillità economica, che li permette di stare fermo e di cercare qualche sbocco del tipo desiderato.

Beh nel mio caso,quando ho fatto la scelta di licenziarmi e di fare un lavoro più gratificante ma meno retribuito,non ero nelle condizioni di avere la tranquillità economica (salvo il paracadute dei miei genitori che non mi avrebbero negato un piatto di minestra ed un letto).
Se vogliamo dirla tutta,la tranquillità economica anche oggi che sono un lavoratore autonomo da anni,è tutt'altro che raggiunta (anche se c'è sempre l'obbiettivo di raggiungerla prima o poi).

Per rispondere agli altri.direi che il lavoro che ci piace o che comunque rispecchia la nostra natura e le nostre capacità potenziali,più che un privilegio è un traguardo a cui dobbiamo puntare,anche se non sempre lo riusciamo a raggiungere.

Io nel mio piccolo,mi sono fatto da solo,senza scorciatoie e raccomandazioni varie (tuttalpiù mi hanno segnalato e messo alla prova,nei vari studi dove ho lavorato da studente),e senza fare anticamera dai politici di turno.Se lo avessi fatto,probabilmente non avrei ancora oggi la preoccupazione di pagare le bollette,ma non starei in pace con la mia coscienza.

**and1966** · 23/02/2015, 12:58

Originariamente Scritto da Professeur Bugigiò

Non ho letto tutti i post e devo dire che se fossi in te, a malincuore, accetterei.

Ho una cugina in una situazione simile e davvero vivere con molto meno di 1000 euro al mese, con contratti che se ti va bene sono rinnovati ogni due o tre mesi, e' davvero "difficile".

Posso dire una cosa senza essere tacciato di essere "leghista"? Il mio non vuole essere assolutamente un discorso politico (vietato dal regolamento) ma assolutamente economico. Se si preferisce cancellare il messaggio lo si faccia pure.

Secondo me, oltre che ovviamente alla crisi (c'e' meno lavoro da offrire) bisogna considerare anche che la domanda e' profondamente cambiata negli ultimi 15 anni. Parliamoci chiaro: noi tutti, anche quelli che prendono poco e saltuariamente, siamo fortunati tantissimo rispetto alle migliaia di immigrati che sono venuti in Italia. Queste persone, vedendo che dovevano spaccarsi la schiena in un campo, o dovevano svegliarsi alle 3 a pulire i maiali (dalle mie parti lo fanno solo loro), hanno semplicemente detto: "meglio qui che da dove vengo". Ed hanno accettato lavori a salari che per noi sono "fuori mercato". E' chiaro che se un imprenditore deve offrire un lavoro non qualificato, preferisce darlo a chi si accontenta di meno. In un certo qual modo... gli immigrati, richiedendo meno, hanno cambiato il prezzo di equilibrio.

Il che mi fa giungere a quello che penso sia il mio vero punto. Fino a qualche anno fa avevo dei nonni. Vivevano in una casa dignitosa in campagna, pagavano le bollette, mangiavano, ogni tanto facevano una vacanzina... uno di loro aveva addirittura un semplice Nokia. E prendevano MENO di 800 euro al mese. Non hanno MAI speso più' di 800 euro al mese. E parlo degli anni tra il 2005 e il 2010, non degli anni 50.

Certo, erano degli anziani e per un giovane e' giusto che ci siano degli sfoghi e delle maggiori richieste, ma quante volte uscivano i vostri genitori o nonni a mangiare la pizza? Quante comodità' (telefono, internet, tablet vari) avevano? Quante volte hanno comprato qualcosa di non troppo caro da mangiare o mangiato cose riscaldate? Eppure, non penso fossero degli zoticoni o degli animali. E men che meno si sentivano sfruttati pur lavorando, in media, più duramente di noi. Secondo voi, tutti gli immigrati che prendono 500 euro al mese o meno, vivono in modo tanto diverso da come vivevano i nostri genitori/nonni nella loro adolescenza? Per me no, e vivendo in quel modo, 500 euro, per loro, vanno bene, anche in Italia nel 2015. Se esiste qualcuno che si accontenta di meno, in qualche modo o ci si inventa una qualifica di lavoro speciale tale da meritare qualche soldino in più', oppure e' davvero dura. A meno che si accetti di vivere con meno agi.

Condivido completamente.

**Diego77** · 23/02/2015, 14:50

Originariamente Scritto da inocs

Non è affatto campato in aria il ragionamento ed è condivisibile. Quando però penso al caso proposto nel thread non posso non pensare che esiste anche la legge. Va bene che è definita male, è aleatoria, è interpretabile, ma esiste. E io non riesco a rassegnarmi che in questo paese sia impossibile rispettarla.

La verità, se proprio vogliamo dirla tutta, è che quel lavoro dovrebbe rifiutarlo e sputare in faccia a chi glielo ha proposto.

Quoto.

**Professeur Bugigiò** · 23/02/2015, 17:03

Originariamente Scritto da inocs

La verità, se proprio vogliamo dirla tutta, è che quel lavoro dovrebbe rifiutarlo e sputare in faccia a chi glielo ha proposto.

Si', se avesse alcun tipo di potere contrattuale. O se vivessimo in uno Stato dove denunciare il tizio che ti offre lavoro in nero lo manda in galera. Ma, purtroppo, non e' il caso. Per necessita', io accetterei. Per fare i puri di spirito penso si abbiano molte altre opportunità' nella vita.

**mikiBAT** · 23/02/2015, 17:15

Originariamente Scritto da EnnioDiPrinzio

Per rispondere agli altri.direi che il lavoro che ci piace o che comunque rispecchia la nostra natura e le nostre capacità potenziali,più che un privilegio è un traguardo a cui dobbiamo puntare,anche se non sempre lo riusciamo a raggiungere.

Proprio a questo mi riferivo...

**storm71** · 23/02/2015, 17:21

Originariamente Scritto da Diego77

Quoto.

Concordo è il vizio di questo paese il non rispetto della legalità. Il lavoro in nero lo trovo eticamente sbagliato e condannabile (oltrechè essere l'ennesimo esempio di evasione fiscale) ed è scandaloso che esistano poi queste situazioni in cui a causa del bisogno uno si veda costretto ad accettare situazioni del genere. L'esempio si può estendere anche agli affitti in nero, ecc...Viviamo nel paese dell'illegalità. Non meravigliamoci se poi siamo arrivati a questo punto nel nostro paese.La legge è uguale per tutti, ma tutti la devono rispettare e far rispettare. Altro che riforme ci vorrebbe una rivoluzione!
Non voglio giudicare nessuno e lungi da me dal farlo, ognuno agisce secondo coscienza,ma è una cosa che succede solo in Italia chissa perchè. In Gran Bretagna esiste un sistema per cui ogni lavoratore ha un numero di assistenza sociale cui il datore di lavoro deve obbligatoriamente comunicare all'agenzia delle entrate se no l'assunto risulta in nero. In caso di inadempienza l'imprenditore è soggetto a sanzioni pesanti oltrechè alla chiusura dell'azienda.
Concordo anche con il discorso del professor Bugigiò.
Ste