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  1. #51
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: attacco terroristico a tunisi e questa volta tocca anche noi....

    Dunque la sfida è parlare di temi politici e religiosi senza parlare di politica e di religione,visto che il regolamento lo vieta.Allora cercherò di esprimere il mio punto di vista,in modo quanto più asettico possibile,e credo che la moderazione ne terrà conto,oppure mi solleverà qualche riserva se lo riterrà opportuno.
    Per me i punti fondamentali sono questi:
    1)dicono,(non io,visto che non conosco la materia)che la religione islamica,contenga nelle sue scritture sacre,un chiaro invito alla soppressione degli infedeli.Dicono(non io perchè non ho mai letto la Bibbia)che qualcosa di simile ci sia scritto anche nelle nostre sacre scritture (di noi cristiani).Diciamo che quelle scritture sono figlie dei loro tempi,in cui quella era la mentalità corrente.
    L'unica differenza è che da noi la religione è mediata dalla gerarchia ecclesiastica di tipo piramidale ,che ai vari livelli la interpreta e la media,attualizzandola ai tempi di oggi,ove per la nostra mentalità attuale,nessuno si sogna di uccidere qualcun'altro,perchè di differente credo religioso.Non così nel mondo islamico dove ognuno può leggere ed interpretare liberamente quanto scritto,e la sua interpretazione,nel caso provenga da contesti sociali culturalmente intolleranti,sarà connotata da un approccio fondamentalista.

    2)Noi occidentali abbiamo avuto l'illuminismo,che ha determinato una visone più laica e distaccata dalla visione teocratica (prima si bruciavano le streghe e gli eretici,nè più nè meno di come oggi in alcuni paesi si lapidano le adultere e si decapitano gli infedeli).

    3)Noi occidentali abbiamo commesso molti errori nello scacchiere medio orientale,lasciando incancrenire la disputa israelo-palestinese da più di 50 anni (esacerbando gli animi di chi si sente oppresso e finisce per covare risentimento e vendetta anche verso chi viene visto come amico del suo oppressore).In quella disputa,io credo che si sarebbe dovuti arrivare a due Stati indipendenti già da molti anni.

    4)certe volte noi pecchiamo di presunzione,pensando che il nostro modello democratico occidentale,sia la massima aspirazione,vista come naturale traguardo del processo di civilizzazione,che debba valere per tutti i popoli del mondo.Non è così,la democrazia è nata da noi,dopo un lunghissimo processo,che risale all'antica Grecia e che più volte si è inabissato e riemerso come un fiume carsico.Il prodotto di oggi,inteso come stile di vita democratico è nostro e non è esportabile,a meno che non sia spontaneamente accettato dagli altri popoli che volessero adottarlo.

    5)la globalizzazione mette a stretto contatto,tramite migrazioni o facilità di viaggiare per altri motivi,popoli e culture molto diversi tra loro,e sorgono problemi di coesistenza,gomito a gomito,di stili di vita diametralmente opposti.Prima invece le società ,all'interno dei vari Paesi,erano più omogenee ed evolvevano in maniera sincrona.

    6)tornando alle questioni geopolitiche,nel mondo islamico,l'occidente è visto come un nemico,per il suo passato coloniale e per la sua intrinseca forza geopolitica;nei paesi arabi cova un sentimento di rivalsa di tipo identitario,che si aggrappa anche e forse soprattutto alla propria religione,sebbene interpretata nella maniera più fondamentalista e sanguinaria,per coagulare forze motivate a questa contrapposizione culturale.

    Come se ne esce?

    Prima ipotesi:
    cerchiamo di rafforzare le nostre difese passive,tramite controlli nei posti sensibili,con spese elevate e risultati modesti.In ogni parte del mondo ci sarà sempre un esaltato pronto a farsi esplodere,per andare "nel paradiso delle vergini".

    Seconda ipotesi:
    cerchiamo di isolare il fondamentalismo,relazionandoci meglio con i paesi islamici moderati,promuovendo la definitiva soluzione del conflitto in Palestina,con una divisione equa per i due contendenti.
    Contestualmente vale anche una azione militare contro il califfato dell'isis anche con l'appoggio dei paesi islamici.In questo caso l'occidente dovrà,finalmente eliminare le ambiguità dettate da interessi strategici,non appoggiando più i vari dittatorelli che gli fanno comodo qua e là.Solo così non saremo visti come nemici anche dai moderati islamici che magari a parole ci appoggeranno,ma nel loro cuore faranno il tifo per l'isis,per appartenenza etnico-culturale(questo senso di appartenenza dovrà essere messo in crisi appunto dalla nostra correttezza e lealtà verso valori di giustizia geopolitica)

    Terza ipotesi:
    rispondiamo colpo su colpo,ad ogni attentato che in qualche misura colpisca noi,dentro o fuori i nostri confini.Tale rappresaglia potrà anche intendersi come bombardamento dei loro obbiettivi sensibili,nel califfato e nei Paesi amici di quello.
    Certamente se ci saranno notevoli perdite civili,rischieremmo di alienarci anche il blando appoggio dei paesi islamici moderati.

    Diciamo che comunque non è una questione di forza militare,visto che noi siamo più forti migliaia di volte rispetto a loro,ma piuttosto si tratta di essere abili nel coniugare forza e visione strategica di lungo periodo.
    Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 22/03/2015 alle 12:54

  2. #52
    Uragano
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    Predefinito Re: attacco terroristico a tunisi e questa volta tocca anche noi....

    Citazione Originariamente Scritto da nago Visualizza Messaggio
    Questo è il problema. Avessero qualcosa da fare, fossero integrati nei loro paesi di origine, probabilmente mai si sarebbero sognati di fare quello che stanno facendo.
    É piú complesso. Spesso le terze generazioni sono molto più religiose e meno integrate delle seconde ed a volte anche delle prime, vedi turchi in Germania (e parliamo di turchi, che sono anni luce avanti come laicità rispetto agli arabi). Cosa fare? Non lo so. Ecco un bell'articolo al riguardo: Kenan Malik | Why Multiculturalism Failed | Foreign Affairs


  3. #53
    Burrasca L'avatar di giorgio
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    Predefinito Re: attacco terroristico a tunisi e questa volta tocca anche noi....

    Citazione Originariamente Scritto da EnnioDiPrinzio Visualizza Messaggio
    Dunque la sfida è parlare di temi politici e religiosi senza parlare di politica e di religione,visto che il regolamento lo vieta.Allora cercherò di esprimere il mio punto di vista,in modo quanto più asettico possibile,e credo che la moderazione ne terrà conto,oppure mi solleverà qualche riserva se lo riterrà opportuno.
    Per me i punti fondamentali sono questi:
    1)dicono,(non io,visto che non conosco la materia)che la religione islamica,contenga nelle sue scritture sacre,un chiaro invito alla soppressione degli infedeli.Dicono(non io perchè non ho mai letto la Bibbia)che qualcosa di simile ci sia scritto anche nelle nostre sacre scritture (di noi cristiani).Diciamo che quelle scritture sono figlie dei loro tempi,in cui quella era la mentalità corrente.
    L'unica differenza è che da noi la religione è mediata dalla gerarchia ecclesiastica di tipo piramidale ,che ai vari livelli la interpreta e la media,attualizzandola ai tempi di oggi,ove per la nostra mentalità attuale,nessuno si sogna di uccidere qualcun'altro,perchè di differente credo religioso.Non così nel mondo islamico dove ognuno può leggere ed interpretare liberamente quanto scritto,e la sua interpretazione,nel caso provenga da contesti sociali culturalmente intolleranti,sarà connotata da un approccio fondamentalista.

    2)Noi occidentali abbiamo avuto l'illuminismo,che ha determinato una visone più laica e distaccata dalla visione teocratica (prima si bruciavano le streghe e gli eretici,nè più nè meno di come oggi in alcuni paesi si lapidano le adultere e si decapitano gli infedeli).

    3)Noi occidentali abbiamo commesso molti errori nello scacchiere medio orientale,lasciando incancrenire la disputa israelo-palestinese da più di 50 anni (esacerbando gli animi di chi si sente oppresso e finisce per covare risentimento e vendetta anche verso chi viene visto come amico del suo oppressore).In quella disputa,io credo che si sarebbe dovuti arrivare a due Stati indipendenti già da molti anni.

    4)certe volte noi pecchiamo di presunzione,pensando che il nostro modello democratico occidentale,sia la massima aspirazione,vista come naturale traguardo del processo di civilizzazione,che debba valere per tutti i popoli del mondo.Non è così,la democrazia è nata da noi,dopo un lunghissimo processo,che risale all'antica Grecia e che più volte si è inabissato e riemerso come un fiume carsico.Il prodotto di oggi,inteso come stile di vita democratico è nostro e non è esportabile,a meno che non sia spontaneamente accettato dagli altri popoli che volessero adottarlo.

    5)la globalizzazione mette a stretto contatto,tramite migrazioni o facilità di viaggiare per altri motivi,popoli e culture molto diversi tra loro,e sorgono problemi di coesistenza,gomito a gomito,di stili di vita diametralmente opposti.Prima invece le società ,all'interno dei vari Paesi,erano più omogenee ed evolvevano in maniera sincrona.

    6)tornando alle questioni geopolitiche,nel mondo islamico,l'occidente è visto come un nemico,per il suo passato coloniale e per la sua intrinseca forza geopolitica;nei paesi arabi cova un sentimento di rivalsa di tipo identitario,che si aggrappa anche e forse soprattutto alla propria religione,sebbene interpretata nella maniera più fondamentalista e sanguinaria,per coagulare forze motivate a questa contrapposizione culturale.

    Come se ne esce?

    Prima ipotesi:
    cerchiamo di rafforzare le nostre difese passive,tramite controlli nei posti sensibili,con spese elevate e risultati modesti.In ogni parte del mondo ci sarà sempre un esaltato pronto a farsi esplodere,per andare "nel paradiso delle vergini".

    Seconda ipotesi:
    cerchiamo di isolare il fondamentalismo,relazionandoci meglio con i paesi islamici moderati,promuovendo la definitiva soluzione del conflitto in Palestina,con una divisione equa per i due contendenti.
    Contestualmente vale anche una azione militare contro il califfato dell'isis anche con l'appoggio dei paesi islamici.In questo caso l'occidente dovrà,finalmente eliminare le ambiguità dettate da interessi strategici,non appoggiando più i vari dittatorelli che gli fanno comodo qua e là.Solo così non saremo visti come nemici anche dai moderati islamici che magari a parole ci appoggeranno,ma nel loro cuore faranno il tifo per l'isis,per appartenenza etnico-culturale(questo senso di appartenenza dovrà essere messo in crisi appunto dalla nostra correttezza e lealtà verso valori di giustizia geopolitica)

    Terza ipotesi:
    rispondiamo colpo su colpo,ad ogni attentato che in qualche misura colpisca noi,dentro o fuori i nostri confini.Tale rappresaglia potrà anche intendersi come bombardamento dei loro obbiettivi sensibili,nel califfato e nei Paesi amici di quello.
    Certamente se ci saranno notevoli perdite civili,rischieremmo di alienarci anche il blando appoggio dei paesi islamici moderati.

    Diciamo che comunque non è una questione di forza militare,visto che noi siamo più forti migliaia di volte rispetto a loro,ma piuttosto si tratta di essere abili nel coniugare forza e visione strategica di lungo periodo.
    Appoggio la tua approfondita e corretta analisi.

    Aggiungo una chiosa fatta da alcuni giorni fa in un'intervista a Matrix dal Sindaco di Torino, colpito "direttamente" dall'atto terroristico di Tunisi.
    Fassino alla domanda di come si combatte il terrorismo ha risposto, correttamente a mio vedere, dicendo che va combattutta la "zona grigia".
    Facendo un paragone con il terrorismo politico anni '70 in Italia (BR x intenderci), Fassino ha detto che si è battuto il terrorismo battendo dapprima quell'area che in quegli anni rispondeva allo slogan "Ne' con lo Stato nè con le BR" ..
    Quelli che hanno qualche anno come me se lo ricordano bene.
    Ecco, sconfiggendo quell'area, si è poi battuto il terrorismo,
    Adesso è la stessa cosa, non ci può esseree l'area del "distinguo", si è contro il terrorismo senza se e senza ma.
    Ciao Giorgio, Grande Astigiano.

    ...più vai in alto, più il vento tira...(G. Trapattoni)

  4. #54
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    Predefinito Re: attacco terroristico a tunisi e questa volta tocca anche noi....

    Citazione Originariamente Scritto da giorgio Visualizza Messaggio
    Appoggio la tua approfondita e corretta analisi.

    Aggiungo una chiosa fatta da alcuni giorni fa in un'intervista a Matrix dal Sindaco di Torino, colpito "direttamente" dall'atto terroristico di Tunisi.
    Fassino alla domanda di come si combatte il terrorismo ha risposto, correttamente a mio vedere, dicendo che va combattutta la "zona grigia".
    Facendo un paragone con il terrorismo politico anni '70 in Italia (BR x intenderci), Fassino ha detto che si è battuto il terrorismo battendo dapprima quell'area che in quegli anni rispondeva allo slogan "Ne' con lo Stato nè con le BR" ..
    Quelli che hanno qualche anno come me se lo ricordano bene.
    Ecco, sconfiggendo quell'area, si è poi battuto il terrorismo,
    Adesso è la stessa cosa, non ci può esseree l'area del "distinguo", si è contro il terrorismo senza se e senza ma.
    Sicuramente un buona idea, dobbiamo pero' tenere conto delle "dimensioni" del nostro terrorismo e quello di adesso a matrice religiosa.

    Quello era un fenomeno limitato alla nostra area geografica ( al piu' altre zone d'Europa tipo Francia e Germania ). Adesso i numeri sono molto molto piu' grandi.

  5. #55
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: attacco terroristico a tunisi e questa volta tocca anche noi....

    Quando si affrontano certi temi è difficile non farsi influenzare dai pregiudizi o dalle esperienze personali.
    Per come sono stato educato io, la mia "etica" mi impone di dire che siamo tutti uguali, che tutte le religioni meritano il medesimo rispetto e tutte le culture vanno conosciute e rispettate. Questa è l'etica media di noi "Occidentali" (Europei, Nord-americani,ecc.). Poi per carità, ci sono le famiglie bigotte, razziste, ecc.ecc. (e sempre ci saranno), ma le vedrei più come eccezioni. Che i musulmani preghino per terra o che non mangino carne di maiale a me, sinceramente, non mi fa né caldo né freddo, così come un senegalese può adorare il suo feticcio o un indiano d'America può adorare gli spiriti delle montagne. Siam cresciuti con il nostro concetto di libertà: ognuno fa quel che vuole, basta non danneggiare il prossimo. E a me che uno preghi prostrandosi X volte al giorno non mi dà nessun problema, perché non vengo danneggiato da questo. Ecco, questa è la "nostra" etica.
    Ma nell'incontro delle culture bisogna fare un passo in più. Noi conosciamo la nostra etica, ma quella altrui? Non commettiamo forse l'errore di dare per scontato che sia uguale alla nostra? Il mondo musulmano, come giustamente detto in un intervento precedente, non ha mai avuto l'Illuminismo. La religione è rimasta chiave centrale della vita di ciascuno, del modo di vivere, di pensare, di mangiare, di crescere i figli, nella giustizia, nella politica, nelle relazioni umane. Questo concetto per noi è del tutto incomprensibile. Non ci definiamo "cristiani", ma "occidentali", la religione per noi è un aspetto "secondario", se vogliamo, per quanto possiamo essere credenti. Per i musulmani non è affatto così, e questo dobbiamo capirlo molto bene: essa influisce e guida ogni singolo aspetto della loro vita, indipendentemente dal fatto che vivano qui o nel loro Paese natale. La loro "etica" è religiosa, non è laica come la nostra. Per noi un non-cristiano è un uomo, basta.. e chi ha ragione o torto, a credere in Dio o no? Boh, non lo sappiamo. Per i musulmani un non-musulmano anzitutto è un infedele, poiché non conosce la verità e quindi è in torto - è così e basta, non ci sono disquisizioni da fare - , poi in secondo luogo è un essere umano. Questo non vuol dire assolutamente che l'infedele debba per forza essere convertito, ucciso,ecc.ecc. (non fraintendetemi)... ma la vedete la differenza che c'è tra la nostra etica e l'etica del mondo musulmano? Si basa su principi opposti, e le due non sono sovrapponibili: sono su due piani diversi.
    Ho conosciuto strettamente famiglie musulmane (marocchine, nello specifico) che noi definiremmo "perfettamente integrate": in Italia da venti/ trent'anni, donne senza velo, tutti che studiano/lavorano, figli che vanno a scuola, giocano a calcio, ecc. ecc. Famiglie che in apparenza diremmo come le nostre. Ma non appena si entra nell'argomento si capisce che non sono come le nostre. Anche senza cattiveria, ma continuano a pensare che noi siamo in torto, che siamo gli infedeli e che la loro religione è quella giusta, che il maiale non vada mangiato, ecc. e che queste nostre "mancanze" sono "tollerate", e non capite.
    Il mondo musulmano, oltre che essere enorme, è in spostamento ormai da anni su suolo europeo attraverso immigrazione, figli delle varie generazioni di immigrati, ecc.ecc. e questo aspetto dell'islamismo (la loro etica di cui ho scritto) NON è cambiata, NON cambia e NON cambierà, anche nelle più modernissime ed integratissime famiglie. E questa è una cosa che tutti gli Occidentali devono ficcarsi bene in testa.
    Lou soulei nais per tuchi

  6. #56
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: attacco terroristico a tunisi e questa volta tocca anche noi....

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Quando si affrontano certi temi è difficile non farsi influenzare dai pregiudizi o dalle esperienze personali.
    Per come sono stato educato io, la mia "etica" mi impone di dire che siamo tutti uguali, che tutte le religioni meritano il medesimo rispetto e tutte le culture vanno conosciute e rispettate. Questa è l'etica media di noi "Occidentali" (Europei, Nord-americani,ecc.). Poi per carità, ci sono le famiglie bigotte, razziste, ecc.ecc. (e sempre ci saranno), ma le vedrei più come eccezioni. Che i musulmani preghino per terra o che non mangino carne di maiale a me, sinceramente, non mi fa né caldo né freddo, così come un senegalese può adorare il suo feticcio o un indiano d'America può adorare gli spiriti delle montagne. Siam cresciuti con il nostro concetto di libertà: ognuno fa quel che vuole, basta non danneggiare il prossimo. E a me che uno preghi prostrandosi X volte al giorno non mi dà nessun problema, perché non vengo danneggiato da questo. Ecco, questa è la "nostra" etica.
    Ma nell'incontro delle culture bisogna fare un passo in più. Noi conosciamo la nostra etica, ma quella altrui? Non commettiamo forse l'errore di dare per scontato che sia uguale alla nostra? Il mondo musulmano, come giustamente detto in un intervento precedente, non ha mai avuto l'Illuminismo. La religione è rimasta chiave centrale della vita di ciascuno, del modo di vivere, di pensare, di mangiare, di crescere i figli, nella giustizia, nella politica, nelle relazioni umane. Questo concetto per noi è del tutto incomprensibile. Non ci definiamo "cristiani", ma "occidentali", la religione per noi è un aspetto "secondario", se vogliamo, per quanto possiamo essere credenti. Per i musulmani non è affatto così, e questo dobbiamo capirlo molto bene: essa influisce e guida ogni singolo aspetto della loro vita, indipendentemente dal fatto che vivano qui o nel loro Paese natale. La loro "etica" è religiosa, non è laica come la nostra. Per noi un non-cristiano è un uomo, basta.. e chi ha ragione o torto, a credere in Dio o no? Boh, non lo sappiamo. Per i musulmani un non-musulmano anzitutto è un infedele, poiché non conosce la verità e quindi è in torto - è così e basta, non ci sono disquisizioni da fare - , poi in secondo luogo è un essere umano. Questo non vuol dire assolutamente che l'infedele debba per forza essere convertito, ucciso,ecc.ecc. (non fraintendetemi)... ma la vedete la differenza che c'è tra la nostra etica e l'etica del mondo musulmano? Si basa su principi opposti, e le due non sono sovrapponibili: sono su due piani diversi.
    Ho conosciuto strettamente famiglie musulmane (marocchine, nello specifico) che noi definiremmo "perfettamente integrate": in Italia da venti/ trent'anni, donne senza velo, tutti che studiano/lavorano, figli che vanno a scuola, giocano a calcio, ecc. ecc. Famiglie che in apparenza diremmo come le nostre. Ma non appena si entra nell'argomento si capisce che non sono come le nostre. Anche senza cattiveria, ma continuano a pensare che noi siamo in torto, che siamo gli infedeli e che la loro religione è quella giusta, che il maiale non vada mangiato, ecc. e che queste nostre "mancanze" sono "tollerate", e non capite.
    Il mondo musulmano, oltre che essere enorme, è in spostamento ormai da anni su suolo europeo attraverso immigrazione, figli delle varie generazioni di immigrati, ecc.ecc. e questo aspetto dell'islamismo (la loro etica di cui ho scritto) NON è cambiata, NON cambia e NON cambierà, anche nelle più modernissime ed integratissime famiglie. E questa è una cosa che tutti gli Occidentali devono ficcarsi bene in testa.
    Bell'intervento e condivisibile. Ma da qui a dire (come qualcuno ha fatto) che tutti appoggiano l'ISIS.... O anche solo a dire che la maggioranza lo appoggia... C'è davvero parecchia differenza.
    Si vis pacem, para bellum.

  7. #57
    Vento forte L'avatar di Alexios
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    Predefinito Re: attacco terroristico a tunisi e questa volta tocca anche noi....

    Non ho competenze e conoscenze tali da poter esprimere un parere oggettivo sulla questione. Per quel poco che ho visto e sentito frequentando e parlando con marocchini soprattutto mi sono fatto l'idea che la chiave di tutto é l'ignoranza. Tutti mi hanno sempre detto che la loro istruzione é fortemente influenzata dalla religione, che ti dicono "cosí é", che non é nemmeno contemplato il dubbio, che semplicemente non devi chiedere e fare domande. Quando sentivano me che mettevo in dubbio la nostra religione molti ragazzi (che sono nati italia) rimanevano inorriditi...Il dubbio é democratico, la fede cieca in qualsiasi cosa é violenza. Certi estremismi possono trovare terreno fertile solo nell'ignoranza. Fin quando non cambia questo non cambierà nulla...secondo me.

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  8. #58
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    Predefinito Re: attacco terroristico a tunisi e questa volta tocca anche noi....

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    É piú complesso. Spesso le terze generazioni sono molto più religiose e meno integrate delle seconde ed a volte anche delle prime, vedi turchi in Germania (e parliamo di turchi, che sono anni luce avanti come laicità rispetto agli arabi). Cosa fare? Non lo so. Ecco un bell'articolo al riguardo: Kenan Malik | Why Multiculturalism Failed | Foreign Affairs
    Io penso che le seconde e terze generazioni, avendo più aspettative (non corrisposte) delle prime, già appagate per il solo fatto di avere raggiunto geograficamente il "primo mondo", abbiano più motivazioni (ovviamente insane ed ingiustificabili) per fare quello che fanno.
    “Sopra le nuvole il meteo è noioso”

  9. #59
    Uragano L'avatar di Marco.Iannucci
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    Predefinito Re: attacco terroristico a tunisi e questa volta tocca anche noi....

    io mi sono fatto un'idea sulle nuove generazioni di mussulmani in italia frequentando questo forum italiano, molto interessante, aperto anche a cristiani e atei. Naturalmente si deve evitare di fare critiche alla religione islamica o al corano per poterci scrivere. E leggo di tanti immigrati giovanissimi, molto più integralisti dei genitori nati in medio oriente o africa. Come se trovasserv nella religione una forma di realizzazione personale che va a compensare il senso di isolamento sociale che provano

    Forum nuove generazioni musulmani d'italia

  10. #60
    Burrasca L'avatar di meteopalio
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    Predefinito Re: attacco terroristico a tunisi e questa volta tocca anche noi....

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    Ehm... Anche da noi è nato un regime dittatoriale in passato e c'era molta gente che non lo sosteneva ma non poteva fare altro che tacere e assecondare... So dove vuoi andare a parare caro meteopalio, da buon catto-bigotto quale sei, ma non è colpa tua eh (e non negarlo, ti ho sgamato subito perché la tua fama ti precede).. Che quelli sono musulmani e in quanto tali sono favorevoli all'ISIS. Ti conosco bene. Ma purtroppo non è così. Poi parli di "popolo" quando in realtà sono decine i popoli DIVERSI L'un dall'altro coinvolti. Veramente, è stucchevole ogni volta questa tendenza a generalizzare a caso, su basi ideologiche di partenza totalmente errate.
    Mi dissocio subito dal TD perché so dove si va a parare. Quando intervieni tu è tutto molto prevedibile.
    ma ci azzeccasse in minima parte con quello che intendevo dire...

    io ho fatto un' analisi che- condivisibile o meno- è non generalizzante ma ben precisa... te invece te ne sei uscito rispondendo con un discorso senza senso al limite dell' offensivo su come la penso (evviva la libertà di pensiero)... va beh, lasciamo stare
    Ultima modifica di meteopalio; 22/03/2015 alle 19:42

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