
Originariamente Scritto da
Lou_Vall
E proprio quel "ritorno" che mi piacerebbe sapere con quali canoni è misurato.
Rispetto a quando? Se faccio una pubblicità martellante e aumento le vendite, questo aumento è conseguenza diretta della pubblicità? O è perchè, ad esempio, alcuni concorrenti hanno aumentato i prezzi, non sono disponibili alcuni loro prodotti, ecc. ? Teniamo conto che, in molti medio-piccoli punti vendita (dai negozi in cui si vende di tutto al piccolissimo supermercato) non c'è una grande disponibilità di prodotti. Di dentifricio magari ce ne sono 4-5 marche. E io sono costretto a scegliere tra quei 5, volente o nolente. Non sono quindi sempre nelle condizioni di poter scegliere un prodotto che vorrei, ma spesso prendo il prodotto che trovo.
E se fosse un semplice gatto che si morde la coda?
Pubblicità martellante di un detersivo -> il negoziante lo chiede al grossista perchè lo vede in pubblicità ogni 3x2 e quindi pensa di venderlo -> il negoziante lo espone a scapito di altre marche -> il prodotto viene venduto perchè il consumatore è quasi costretto a comprarlo, dato che ha poca scelta -> l'azienda grazie alla pubblicità aumenta le vendite. In questo caso l'aumento delle vendite è conseguenza indiretta della pubblicità: è il negoziante che pensa aumenti le vendite, e alla fine accade davvero perchè il consumatore è costretto a comprare quel prodotto, perchè non ne trova altri, e dunque non è libero nella sua scelta!
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