Quello che dice quest'uomo fa nascere alcuni dubbi e ne fa sparire altri.
Fa nascere il dubbio (a chi ne avesse) che il mondo occidentale ha molti interessi economici in quella zona e che, come abbiamo fatto in passato con altri gruppi e personaggi in genere poco raccomandabili, abbiamo contribuito direttamente e indirettamente alla nascita di ISIS. Questo semplicemente perché ci serve il petrolio e ci serve tenerci amici i Sauditi.
Pero' qui finiscono i dubbi che questo signore fa nascere. I dubbi che chiarisce sono molti invece. Innanzi tutto chiarisce che l'intervistato in questione non ha la minima idea di cosa sia la logica.
"I nostri governi in passato hanno aiutato direttamente o indirettamente certe persone che poi sono diventate ISIS"
non significa
"Noi siamo ISIS"
"I nostri governi da sempre sono influenzati dalle persone più' ricche e importanti del mondo"
non significa
"Sono governi di banchieri e lobby ricche che fanno i loro interessi e non si interessano di noi"
"ISIS non ha bombardato Israele"
non significa
"L'acronimo ISIS significa servizi segreti israeliani"
Ed e' in queste espressioni, volutamente provocatorie, che persone dedite al complotto perdono ogni credibilità anche quando all'inizio del loro ragionamento possono esserci dubbi logici e basati sui fatti. Un altro classico esempio e' quello dell'aereo sul Pentagono.
"Si fa fatica e trovare o vedere i resti"
non significa
"Tutto 911 e' un inside job fatto dal Bilderberg per soggiogare il popolo e arricchire sempre più i banchieri massoni"
Abbiamo interessi economici in quella zona? Si
Ci ha fatto comodo dare una mano a quelli che poi sono diventati ISIS? Si'
Il capo di Goldman Sachs ha più influenza sul governo americano dell'operaio di turno? Si.
Tutto questo significa che viviamo in un mondo complesso e che la soluzione sara' complessa. Niente di più.
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#NousAvonsDéjàGagné
Ho letto che la Russia sta usando bombe al fosforo bianco in aree popolate da civili. Chissà se è vero
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Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Al di là del sionismo, quel che dice mi sembra tranquillamente condivisibileE, aggiungo, non è neanche tutto questo gran segreto. Non c'è nessun complotto, perché è pressoché quasi tutto alla luce del sole. Gli accordi sugli armamenti tra Stati Uniti ed Arabia Saudita ci sono, sono concreti e non avvengono mica nel mercato nero.
Non è necessario essere dei laureati in economia per capire che le guerre evitano il ristagno economico e hanno risvolti positivi nel medio e nel lungo termine. Oltre ad una questione di risorse, nazioni importanti come Stati Uniti e Russia hanno bisogno delle guerre. Ma guerre redditizie e nei posti giusti, ovvio. Afghanistan 2001, Iraq 2003, Libia 2011, ora la Siria/Iraq. E non c'è niente di "complottaro" nel dirlo, lo capirebbe anche un bambino.
Il problema è che dirlo sarebbe troppo politicamente scorretto, troppo cruento, troppo sfacciato, e quindi non si può dire. Ci vuole la politica di facciata (la lotta al terrorismo, le lacrime di Parigi, la sicurezza sul territorio, la difesa della libertà) e la politica non troppo pubblicizzata (l'interesse degli accordi sulle armi, il petrolio, le industrie belliche). E molti Stati devono stare su questa linea sottile. Con una mano aiuto l'Isis (fornendo armamenti, addestrando uomini) e con l'altra devo far finta di combatterlo.
Ed è proprio per questo motivo che l'Isis, che all'inizio era un branco di fanatici rubacapre, ha potuto tranquillamente crescere: ha fatto comodo a tutti! A Russia e Stati Uniti per le armi, alla Turchia e all'Arabia Saudita come stato-cuscinetto, ad Assad per giustificare le sue azioni contro gli oppositori, all'Europa per la destabilizzazione dell'area.
Ora bisogna vedere se il giochino-Isis è ancora valido oppure si è rotto, e dunque va cambiato e bisogna comprarne uno più conveniente.
Lou soulei nais per tuchi
Ta-daaan!
Bruxelles, resta allerta massima. Salah in fuga, trovata cintura esplosiva a Parigi - Europa - ANSA.it
E dopo ben 10 giorni trovano la cintura esplosiva in un cestino della spazzatura
Mamma mia, questa Francia ha un livello di raccolta rifiuti paragonabile a quello del Malawi. E io che pensavo fossero efficienti...![]()
Lou soulei nais per tuchi
http://www.iene.mediaset.it/puntate/...sis_9328.shtml
ora ditemi che anche questo è tutto un complotto...
lo posto perchè lo hanno appena fatto rivedere alle iene poco fa, e ancora una volta sono rimasto basito.
che siano un "lascito" dalle sporche manovre occidentali penso siamo tutti d'accordo, ma da qui a dare la colpa all'occidente di queste schifezze ne passa, come dice Capuozzo, è una bella scusa.
Si vis pacem, para bellum.
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Tanto che hanno dovuto ammettere che per far guerra all'Iraq si sono inventati un rapporto su armi inesistenti. Se erano così evidenti i rapporti con Al Qaeda come mai non se li son fatti bastare? Ma tu la storia della II guerra in Iraq l'hai letta su Topolino o te l'han consegnata direttamente i rettiliani?
Considerato che sono importatore netto direi di no...
Sveltone, quello che cito io è agli atti del congresso USA. Quello che citi tu invece da che autorità superiore proviene?
Potente Michael Moore che è riuscito a convincere il congresso che effettivamente il rapporto sulle armi chimiche era falso nonostante tutti gli arsenali trovati...
E per farlo ha dovuto inventarsi armi di distruzione di massa. Insomma... Un benefattore, ma senza i ******** per ammetterlo.
Ma certamente. Per sapere se c'erano bastava inventarsele, mi pare evidente.![]()
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Non sono per nulla d'accordo. Le guerre hanno molti più risvolti negativi sull'economia nel medio e lungo termine rispetto a quelli positivi. Questo per una semplice ragione, che Bastiat spiega nel suo paradosso della finestra rotta: la guerra impiega risorse per distruggere, non per creare qualcosa. Le risorse impiegate nella guerra avrebbero potuto essere impiegate in tantissimi altri modi da imprenditori e cittadini/individui, in modo molto più proficuo (ad esempio innovazione tecnologica, ricerca, ecc.).
Fra l'altro: ma una volta che lo Stato guerra fondaio abbia ottenuto le risorse dai Paesi che ha saccheggiato grazie alla "guerra produttiva per l'economia" dove pensi vadano queste risorse?Se non in mano ai politici che così possono spenderle per finanziare e ampliare il loro apparato parassitario e burocratico ai danni di tutti? Meno male che vivete in Italia: ormai dovreste capire come funziona quando la politica ha più risorse, ovvero che l'economia del Paese ci rimette NON che ci guadagna.
E di fatto gli Stati Uniti ne sono proprio l'esempio lampante, visto che a partire dal governo di Bush I in avanti hanno fatto guerre in ogni lato del medio oriente e hanno nel frattempo fortemente intaccato la loro supremazia economica (che ora è fortemente minacciata non solo dalla Cina). Questa politica non è minimamente cambiata nemmeno con il Premio Nobel per la pace(AH!AH!AH!AH!) al governo, con la sola differenza che la mostruosa incompetenza e inettitudine di quest'ultimo (Dio ci scampi e liberi da un altro Obama nel futuro) ha fatto più danni che gli altri 3 governi precedenti messi assieme.
Ma poi: da cosa pensi che derivi la potenza militare di un Paese - e quindi la sua capacità di giocare a fare l'imperatore del globo terracqueo - se non dal fatto di essere il Paese più ricco di tutti ? Come posso permettermi di andare nella Seconda Guerra mondiale, in Corea, in Vietnam, nel Golfo, in Afghanistan ecc. se non ho una consistente base economica dietro? Credo tu faccia confusione tra causa ed effetto. Prima un Paese deve diventare il primo dal punto di vista economico, poi può esserlo anche dal punto di vista militare. E una volta che perdi la supremazia economica perdere quella militare ci vuole poco.
Il tipo del mio avatar queste cose le sapeva bene, e infatti la guerra contro l'URSS la vinse senza sparare un colpo proprio perchè li battè prima di tutto per quanto riguarda il lato economico e il lato della potenza militare. Ma mica solo lui: anche i Governi dei primi 150 anni circa degli Stati Uniti lo sapevano bene. Per la serie: io non ho alcun bisogno di usare le armi, ma so anche benissimo che tu non ci pensi nemmeno a spingermi a usarle, perchè nel caso - vista la discrepanza di risorse tra me e te - io ti faccio fuori in 2 secondi.
Quando gli Stati Uniti erano veramente il primo Paese del mondo agivano secondo questa concezione liberale. Oggi, o meglio dal 1989 in poi, gli USA hanno deciso di darsi allo statalismo e al clientelismo a più non posso, sbattendosene di cosa fosse meglio per la collettività, e questo è il vero motivo per cui da allora in avanti si sono fatte guerre in ogni dove: non servono all'economia americana (che anzi ne sta venendo piegata, e la ripresa farlocca attuale non è che uno specchietto per le allodole...ce ne accorgeremo fra qualche anno), servono a Washington e alle potenti lobby militari che gli gravitano attorno per avere sempre più denaro e potere.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
E' scontato il doverlo fare pubblicamente?
Quindi se io vado in giro per forum e social media trovo tuoi messaggi che dicono "not in my name" a seguito del gesto di Breivik?
Quali? Perchè qualcuno dovrebbe dissociarsi "di più"?
Ma certo che scherziamo: scopro or ora che contano più le vittime potenziali ancora vive dei morti reali.![]()
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Che cos'è una risposta compatta e univoca?
Perchè mi pare che a parole e misure tutti più o meno si sian mossi nello stesso modo.
L'unica cosa su cui non si è d'accordo è l'efficacia dei bombardamenti più o meno a caso (pardon... più o meno mirati). E mi pare che visti i risultati ottenuti anche da cose meno a caso (pardon... più mirate e organizzate) il dubbio sia lecito.
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