Ciao, mi permetto di rettificare che la "sh" è un fenomeno tipico dei dialetti campani, abruzzesi centro-meridionali, laziali meridionale, e di alcune zone della Calabria e della Sicilia.
In Puglia e Basilicata questo fenomeno è inesistente nella pronuncia italiana, e in dialetto è ridotto solo ad alcune determinate parole come "schifo" (shkìfo) e altre poche parole che cominciano con "sk".
Addo' arrivamo, mettemo glio' pezzùco
Luccicantella calla calla, mitti fuoco alla cavalla, la cavalla dé glio' ré, luccicantella mmàni a mmé!!
Non so se qualcuno di voi abbia mai avuto a che fare con abitanti di Sgurgola, Frosinone, paese che si trova sulla Latina-Frosinone, superstrada dei Monti Lepini. Tutti i paesi di quell'area appartenevano allo stato pontificio, provincia di campagna romana e marittima romana, linguisticamente sono "mediani", con qualche elemento meridionale (mentre nel Lazio Borbonico come più volte scritto è il contrario) ma il paese di Sgurgola ha un dialetto del tutto suo, distinto da quelli vicini..
Opps.. è del Lazio Pontificio, ma non è sulla Monti Lepini
Addo' arrivamo, mettemo glio' pezzùco
Luccicantella calla calla, mitti fuoco alla cavalla, la cavalla dé glio' ré, luccicantella mmàni a mmé!!
Ah ok.. risultano anche in altri paesi vicini. Originaria di Marcianise è una mia amica che vive in provincia di Roma da anni, e quando parla il suo dialetto e io il mio non è che ci si capisca molto tra noi.. .. questo anche per dire che all'interno degli stessi dialetti meridionali, pur con similitudini, ci sono differenze piuttosto marcate.. anche nella cadenza e accento. Per non dire quando mi sentono parlare i miei parenti della zona di Napoli, che insistono sempre nel dire che da me si parla "mezzo romano ", nonostante fosse, negli ultimi 50 km circa dell' attuale provincia di Latina, "Alta Terra di Lavoro ".
Addo' arrivamo, mettemo glio' pezzùco
Luccicantella calla calla, mitti fuoco alla cavalla, la cavalla dé glio' ré, luccicantella mmàni a mmé!!
Qualche curiosa caratteristica dialettale
Nel primo comune della provincia di Caserta subito dopo il fiume Garigliano, confinante con il mio paese che invece è in prov di Latina, c'è una frazione che si trova proprio subito dopo il fiume nella quale, nonostante sia nel comune di sessa aurunca (CE) continua a essere parlato in tutto e per tutto il dialetto del mio paese. Spostandosi di alcuni km e entrando in altre frazioni di Sessa Aurunca si comincia a sentire il vero e proprio dialetto di quel comune, marcatamente campano (anzi Mondragonese/Sessano) a differenza del mio che è campano con qualche elemento mediano quà e là.
I comuni di Sonnino e Terracina, (pr Latina), che sono i primi "papalini" venendo da Sud, sono confinanti. A Sonnino centro storico e immediate vicinanze fino a Sonnino scalo si parla il vero e proprio dialetto sonninese, mediano con un 10 per cento di meridionale.
Nelle frazioni di Sonnino confinanti col comune di Terracina (una si chiama "Frasso") si parla ancora sonninese ma con vocalismo tipo il terracinese, cioé con la "e" finale, il cosiddetto "schwa velarizzato" che è presente in molti dialetti meridionali (ma non nel mio).
Addo' arrivamo, mettemo glio' pezzùco
Luccicantella calla calla, mitti fuoco alla cavalla, la cavalla dé glio' ré, luccicantella mmàni a mmé!!
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