Nessuna regione - sono del Nord-Ovest
Nessuna regione - sono del Nord-Est
Nessuna regione - sono del Centro
Nessuna regione - sono del Sud
Nessuna regione - sono delle Isole
Regioni come adesso - sono del Nord-Ovest
Regioni come adesso - sono del Nord-Est
Regioni come adesso - sono del Centro
Regioni come adesso - sono del Sud
Regioni come adesso - sono delle Isole
Regioni pienamente autonome - sono del Nord-Ovest
Regioni pienamente autonome - sono del Nord-Est
Regioni pienamente autonome - sono del Centro
Regioni pienamente autonome - sono del Sud
Regioni pienamente autonome - sono delle Isole
sono uno statalista convinto...nessuna autonomia regionale ,nessun parlamento regionale,solo distaccamenti di uffici statali aventi come unico scopo quello di far rispettare le leggi e amministrare le finanze per conto del governo centrale.
le ricchezze di una regione sono determinate in massima parte dalla conformazione del territorio,dalla presenza o meno di acque,dalla vicinanza di confini con territori ricchi di altrettante risorse.....ovvio che ci sono territori piu' ricchi e altri piu' depressi,fare un federalismo fiscale e' una enorme igiustizia,vuol dire condannare intere popolazioni al sotto-sviluppo...bisogna ricordarsi che la ricchezza piu' grande delle aree industrializzate di questo paese e' l'immigrazione e la possiblita' di attingere manodopera da realta' depresse....andando verso un federalismo fiscale ,le differenze fra regioni povere e ricche diverrebbe ancora piu' marcato di oggi..l'unica soluzione e' un forte accentramento statale a livello economico e legislativo,bisognerebbe industrializzare a passo forzato e creare filiere in zone attualmente depresse....
federalismo a iosa, autuonomia finanziaria e amministrativa piena e commissariamento da parte dello stato in caso di buchi finanziari, amministrazioni non "all' altezza" e cose di questo tipo.
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
Mi vengono i brividi
Al di là di questo, ogni regione italiana è ricca, ognuna in settori diversi. Il Trentino Alto Adige ha come punto di forza il turismo, anche invernale, parte del Piemonte ha puntato sull'agroalimentare, ecc.ecc. Non vedo perchè industrializzare tutto e tutti quando non ci sono le condizioni.
Vuoi forse dire che regioni come la Campania e la Sicilia non hanno "punti di forza" da sfruttare per far crescere la loro economia? Regioni che hanno millenni di storia, monumenti, architettura, cultura da sogni, paesaggi stupendi?
Lou soulei nais per tuchi
Anche perchè così come la mette Pio sembra che gli altri debbano avere tutti come vocazione quella del volontario della Croce Rossa, che aiuta i meno fortunati. Ci mancherebbe altro, tutte le zone (beh, quasi) hanno delle potenzialità di vario tipo che non sono sfruttate a sufficienza.
Hai detto alcune cose giuste ed altre completamente errate (perdona se mi permetto).
E' vero che la ricchezza di una regione dipende dalla conformazione del proprio territorio e dalle risorse (naturali e non) che in essa si possono trovare, ad appunto per questo motivo l'intera Italia deve smettere di vedere come unica fonte di sostentamento l'industrializzazione forzata.
Ma a che pro?? Ormai la produzione si fa in Cina, ed in tutti quei paesi dove gli operai vengono pagati a pane e riso.
L'epoca delle industrie in Italia come in tutto il mondo occidentale è finita, bisogna avere la lungimiranza di guardare oltre, di valorizzare ciò che solo qua abbiamo e che non ci può essere "copiato" in alcun modo: il paesaggio, il mare, l'enogastronomia, ed in quest'ottica (dato che tu ne facevi un discorso di Nord egoista e Sud poveretto) sarebbero proprio le regioni del Sud Italia ad avere la maggior quantità di "ricchezze" e di "risorse", ma soltanto una gestione statale più vicina al territorio, alle sue caratteristiche e tradizioni (federalismo regionale, ma per me potrebbe anche essere provinciale) può davvero valorizzare tali risorse.
Sono tendenzialmente d'accordo, ma turismo ed enogastronomia sono sì settori importanti, però secondari, come anche altre nicchie (es. industria del lusso). Un paese che non voglia affondare deve puntare forte su educazione, ricerca e sviluppo, cosa che l'Italia non vuole capire... ed infatti affonda.
Anche, sono d'accordo. Il punto è però, secondo me, che adesso non si può puntare all'industrializzazione. E' contro tempo, ormai è acqua passata. Qualsiasi oggetto viene prodotto in Asia a un costo stra-inferiore a qui. E' inutile mettersi a fare, per dire, giocattoli, o pentole, o quant'altro. Con il mondo globalizzato non si è competitivi, facciamocene una ragione.
Bisogna puntare a tutto ciò che non può essere fatto e/o copiato altrove. E dunque enogastronomia, turismo, servizi annessi tipici del territorio.
Una plafoniera può essere prodotta ovunque a qualsiasi prezzo, la Valle dei Templi no, è solo in Sicilia.
Lou soulei nais per tuchi
Su questo d'accordo, ma studiare un nuovo farmaco o produrre i migliori freni del mondo è sicuramente più redditizio che portare dei turisti americani a fare un giro nelle vigne del Chianti. Entrambi vanno benissimo, ben più del produrre la pentola, ma ovviamente alcuni campi sono di rilievo economico molto maggiore. Il turismo è un settore importante, ma comunque secondario.
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