Nessuna regione - sono del Nord-Ovest
Nessuna regione - sono del Nord-Est
Nessuna regione - sono del Centro
Nessuna regione - sono del Sud
Nessuna regione - sono delle Isole
Regioni come adesso - sono del Nord-Ovest
Regioni come adesso - sono del Nord-Est
Regioni come adesso - sono del Centro
Regioni come adesso - sono del Sud
Regioni come adesso - sono delle Isole
Regioni pienamente autonome - sono del Nord-Ovest
Regioni pienamente autonome - sono del Nord-Est
Regioni pienamente autonome - sono del Centro
Regioni pienamente autonome - sono del Sud
Regioni pienamente autonome - sono delle Isole
Ho trovato per caso sta discussione. Tralatro questione di estrema attualitą.
Io sono convintamente federalista, autonomista e regionalista. Penso sia corretta anche una visione che si allarga a livello europeo, dove tralaltro le EuroRegioni esistono, ma non sono completate del tutto. Per esempio la mia Regione fą parte dell'EuRegio Alpe Adria, che ha pił che altro competenze in ambito di cooperazione economica (al momento).
La Costituzione dello stato italiano tralaltro č stata pensata come federalista, il punto č che si sono trovate un sacco di resistenze per attuarla, sia in passato che adesso.
Fortunatamente nel 2001 č stata modificata (e approvata dal popolo con un referendum) in senso ulteriormente federalista, ed č su questa modifica che si basano le attuali richieste di autonomia della mia Regione (e anche di altre).
Diciamo che la Costituzione lo č nelle sue intenzioni, e con la riforma del 2001 si č andati ancor pił verso il modello federalista, perņ appunto come ti hanno detto gli altri č mancata la volontą di attuarla pienamente.
La Costituzione comunque con la riforma del 2001 parifica quasi del tutto Stato centrale e Regioni (non esiste qualcuno che sovrasti l'altro) e non č di poco conto questo aspetto. Anzi.
Nella pratica lo stato italiano č praticamente uno stato regionale, con una costituzione pensata come federale.
"All truths are easy to understand once they're discovered. The point is to discover them." ~ Galileo Galilei
Fondatore di Centro Meteorologico Bolognese
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@Matėlmaire
Ti rispondo qua per non andar OT nell'altro thread.
Non conoscendo la tua Regione, non sapevo di certe dinamiche.
In effetti comunque la Val d'Aosta ha una popolazione ristretta, e tutti quei dipendenti pubblici sono un po' troppi. Tornando alla mia realtą, una delle problematiche pił sentite del Veneto č il bellunese: ha sue peculiaritą, ha delle minoranze lingustiche (es. i ladini) che non hanno le stesse tutele dei vicini a Trento e Bolzano. Quando č stato fatto il referendum regionale per l'autonomia il 22 Ottobre 2017 la Provincia di Belluno, oltre a quello regionale, ne ha fatto uno provinciale per diventare essa stessa autonoma, una sorta di statuto speciale nello statuto speciale (Veneto autonomo con Provincia di Belluno a sua volta dentro il Veneto ma autonoma). Discorsi molto complicati, ma che ben mettono in evidenza che la questione delle autonomie non ha ancora avuto tutte le risposte che merita dallo stato centrale.
Le Regioni autonome hanno un bel vantaggio rispetto a quelle ordinarie, ossia che i loro statuti possono essere modificati tramite legge costituzionale.
Sul discorso federalista/regionalista... io farei solo una cosa, abolizione delle Province (costose e quasi inutili), poi ognuno si governa sulla base dello proprio statuto.
Concordo sostanzialmente con te.
Non servirebbe neanche chissį che cambiamenti nella costituzione comunque, basterebbe applicare appieno gli art. 116 e seguenti, Regioni autonome su quasi tutti gli aspetti di governo, allo stato centrale compiti pił generali magari di coordinamento.
Per le Province diciamo che bisogna fare delle distinzioni: Belluno ad esempio merita un autonomia speciale a sč, perchč č in una posizione particolare, ha minoranze linguistiche non tutelate e troppe diversitį di trattamento nel circondario e in pił confina con uno stato estero (l'Austria). Mi pare che un discorso simile valga anche per Sondrio e se non sbaglio anche il Verbano-Cusio Ossola.
Io toglierei regioni e comuni.
Lascerei solo le province.
Basterebbe anche applicare appieno quanto dice la Costituzione. Lasciare uno stato centrale "leggero" e dare ampia autonomia alle Regioni. Ciascuna Regione deciderį cosa fare delle Province (ci sono alcuni casi dove queste servono, penso a Belluno per esempio qua in Veneto).
Lo stato centrale deve in ogni caso fare da "controllore esterno", mediare, coordinare dove serve ma non deve essere "ficcanaso". Poi deve premiare chi merita e punire chi non merita (teoricamente č questo il ruolo base di un ente come lo stato).
Riguardo alla questione europea, sono convinto europeista, ma ho una visione di "Europa delle Regioni" dove gli stati centrali abbiano solo appunto funzioni di controllo\mediazione, per porre anche fine a un certo tipo di nazionalismi ottocenteschi.
Comunque come detto per lo stato italiano basterebbe applicare la Costituzione cosģ com'č, e sarebbe giį pił che buono.
Un federalismo sul tipo delle attuali regioni a statuto speciale, in cui sei autonomo con i soldi di tutti, sarebbe una follia: una regione puņ essere autonoma solo per quanto riguarda i soldi versati dai contribuenti di quella regione, e basta.
Il federalismo fiscale sarebbe la catastrofe per il Sud, c'č poco da fare.
Secondo me l'unica soluzione sarebbe un'Italia con poche autonomie ma con capitale Milano. O almeno si potrebbe provare. Del resto, non sarebbe la prima volta: Milano č stata capitale dell'impero romano gią dal 286 d.C., e poi č stata QUASI capitale dei regni d'Italia alto-medievali (Regno ostrogoto e Regno longobardo); dico "quasi" perché la capitale era Pavia, la quale comunque non č molto distante da Milano. Insomma, a parte una parentesi, dal 493 al 540, in cui la capitale fu Ravenna, , possiamo dire che la capitale d'Italia č stata in Lombardia dal 286 d.C. al 774 d.C., quando cadde il Regno longobardo e venne meno l'unitą d'Italia. Insomma, togliendo la parentesi romagnola (Ravenna), per buoni 450 anni la capitale d'Italia č stata in Lombardia, e magari puņ tornarci. No?
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