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Nuovo trasferimento: da Chieti/Pescara a Mantova!
Con qualche giorno di ritardo
anche perché ho lasciato l'Abruzzo solo sabato 3. Cosa dire? In questi 10 mesi abruzzesi, alla fine mi sono trovato bene; ho scoperto una terra che conoscevo poco, e ne sono rimasto piacevolmente sorpreso. La cucina, di terra e di mare, mi è piaciuta molto; i rapporti con i locali sono stati tutto sommato positivi. Anzi dirò che l'avrei anche girata di più e meglio, ma per varie ragioni non è stato sempre possibile. Lascio con qualche rimpianto, tuttavia attenuato dal fatto di andare (finalmente) vicino a casa, in luoghi che anche mi piacciono (Mantova).
Non vorrei che si prendesse a male il mio messaggio: l'80% della mia esperienza è stato positivo. Però qualche difetto che ancora non ho ben digerito, c'è. Mi riferisco principalmente a tre cose per me importanti (per altri magari meno).
La prima è lo stile di guida: certo meno spericolato delle solite Roma o Torino, ma l'automobilista abruzzese medio mi è sembrato poco pratico al volante, e a volte poco disciplinato: le precedenze sono un optional in molti casi, ad esempio. I camionisti e gli autisti di autobus sulle strade abruzzesi, invece,
li definirei dei veri delinquenti in media
(magari non sono tutti abruzzesi eh).
La seconda cosa è proprio la disciplina, spesso carente. Due esempi classici: le code a volte disordinate, e sempre con qualcuna/o pronto a superarti come nulla fosse. E la folla che sale sugli autobus dall'uscita: e che paga anche il biglietto, ma non ci riesce proprio a salire dall'entrata (che per timbrare sarebbe pure più comoda).
Infine la terza, è la scarsa attenzione alla cura della manutenzione e dei servizi. Grandi cose (proprio come dimensioni) es. l'asse attrezzato Chieti-Pescara o la stazione FF.S. di Pescara o la Pineta Dannunziana, cui corrispondono però un precario stato di manutenzione e servizi scarsi o inesistenti. Cose insomma anche belle oltre che grandi, ma lasciate un po' a sé stesse: e sì che l'Abruzzo non mi è sembrata una regione né povera né con tutti i problemi del Sud Italia.
Insomma, le tipiche paranoie di noi nordisti
all'interno di un'esperienza che, nel complesso, definisco comunque largamente positiva.
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