Apriamo un 3d anche per ciò.
Ho notato alcune cose.
Ne parlavo anche su un gruppo meteo whatsapp.
Come mai in provincia di Milano molti comuni hanno il doppio nome (es. Cinisello balsamo, Cesano Boscone ecc.)?
Come mai gli abitanti di alcune città vengono chiamati con la forma latina (o comunque arcaica, es. Eporediesi, Teatini ecc, ecc.)?
La forma latina "classica" credo abbia un tocco un po' snob, per distinguersi dal vecchio "volgo" della campagna. Es. patavini per i padovani, teatini per i chietini ecc. Ma padovani, chietini ecc. è altrettanto corretto anche per i "cittadini". Differente laddove non esiste una forma italiana/medievale corretta: es. opitergini per gli abitanti di Oderzo.
Io invece mi sono sempre chiesto: ma come mai nel 1859-'60 né San Marino né Monaco furono occupati ed annessi rispettivamente da Sardegna (poi Italia) e Francia? Perché nel 1938-'43 San Marino sopravvisse anche all'Italia fascista (che avrebbe potuto sparire senza proteste internazionali anche prima della guerra, tra i tedeschi in Austria e Cecoslovacchia e l'Italia stessa in Etiopia ed Albania)?
Molti Comuni con doppio nome nascono dalla fusione di precedenti Comuni separati.
Fusioni e separazioni si ripetono, anche alternandosi, in funzione di necessità politico-amministrative e/o demografiche, sin dall'epoca napoleonica se non prima (per lo meno, da quella in poi abbiamo registrazioni regolari e possiamo seguire tutto lo svolgimento.
Accorpamenti si sono anche in tempi recenti, tramite referendum su possibili accorpamenti, il che significa che questi degli ultimi anni non sempre sono andati in porto.
Una volta era diffuso l'uso di mettere insieme i due nomi, per non far torto ai singoli campanilismi, oppure farne prevalere uno e il secondo introdotto dalla preposizione "con", ad esempio, Cavenago con Cambiago (non so se Milano o Monza-Brianza).
Oppure se erano più piccoli Comuni, il principale e Uniti, es. San Genesio e Uniti (Pavia).
Negli ultimi referendum, sono stati proposti anche nomi nuovi, per non far torto a nessuno, e sottoposti anch'essi a referendum.
Ad esempio, in Bergamasca, i Comuni di Castione della Presolana, Songavazzo, Onore, Rovetta, Fino del Monte (ex Rovetta con Fino all'epoca di mio padre...), Cerete (i cui abitanti sino a poco prima avrebbero voluto la separazione Cerete alto - Cerete basso...) sono andati a referendum per fondersi, e fra i nomi proposti da scegliere c'era Valborlezza (il nome della valle), Borghi Borlezza, Borghi Presolana (dal nome della montagna più famosa), Larna (un nome medioevale della valle), San Narno (un santo locale), Valleggia (il nome del tratto di fiume - il Gera-Valleggia-Borlezza - che li interessa).
Nonostante la fantasia profusa dagli amministratori per evitare che gli abitanti si sentissero risucchiati dal Comune limitrofo, la fusione non andò in porto....
Poi ci sono i Comuni con un nome coincidente con un toponimo molto comune, e che quindi aggiungono qualcos'altro per distinguersi. Però quelli si capiscono subito, in genere.
Ad esempio, Cesano "boscone", si ritiene che potesse essere molto alberato in antico, mentre Cesano (di Cesius, o qualcosa del genere, comunque un nome di proprietario) "maderno" cioè trasmesso - si pensa - in linea femminile.
Questo perché penso che gli aggettivi restino più legati al latino.
Noi diciamo "cavallo", ma il suo aggettivo è rimasto "equino" (da equus); qualcosa relativo alla pecora e si dice "ovino" (da ovis).
Questo perché (credo io, ma posso sbagliarmi) gli aggettivi sono meno "usati" e dunque meno sottoposti ai cambiamenti linguistici, mantenendo più "purezza" originaria.
Lou soulei nais per tuchi
Ci sono anche molti nomi delle città che finiscano in -ano, come la mia e tante altre. Incuriosito scoprii in passato che buona parte di questi ha origine romana (o quasi). Vengono definiti nomi prediali e stanno ad indicare antichi possedimenti terrieri. Anche il suffisso -ago può essere ricondotto a questi nomi. Altri però sono di origine propria.
Per esempio, Fasano può avere svariate origini. Qui ve ne riporto una serie di possibili origini che emergono da vari studi
"Secondo la tradizione, Fasano deriva da faso, una specie di colombaccio o colombo selvatico. Questi volatili, provenienti dai boschi delle Murge, si abbeveravano alle rive di un laghetto oggi scomparso, verosimilmente formato dalle acque piovane nella zona delle cosiddette “Fogge”. Il termine faso sarebbe la versione paesana del greco fássa, che però, nel nostro caso, non è il fagiano, bensì il pennuto simile al piccione che si può vedere riprodotto nello stemma civico. Ci sono però altre ipotesi etimologiche, formulate da vari studiosi: faso da faggio, un albero anticamente presente in zona (Perotti); Fasciano, versione dialettale di Fasano, da Fadianum o Fatianum, intesa come proprietà prediale di un presunto colono romano di nome Fadius o Fatius (Ribezzo); Fasano dall'assiro hasanu, cioè «valle meravigliosa o scena campestre dal profondo silenzio pio», che indicherebbe una frequentazione del luogo da parte di popoli orientali (Bellifemine). Fatto sta che in antico, accanto al casale di Santa Maria de Fajano, sorgeva il casale di San Joanne de Fajano, poi San Giovanni delle Fosse, probabilmente sviluppatosi intorno alla badia benedettina di S. Giovanni, ma già nel 1300 non più esistente. Fasano moderna è appunto l'antica Santa Maria de Fajano che ingloba nel centro abitato il territorio del casale di San Giovanni delle Fosse. Da segnalare infine che, in svariate carte e piantine dei secoli scorsi, oltre a Fasano, Fajano e Fasciano si trovano anche le seguenti versioni: Fagiano, Faxano, Fachano, Fayano, Fasianus, Phasianus e Fogianus."
Già qui ci son molti comuni nuovi con nome nuovo, come Altavalle, Vallelaghi e Predaia, ognuno dei quali con 4-5 vecchi comuni fusi. Poi ce ne son parecchi con il doppio nome.
Per il discorso sugli abitanti, qui in zona possono esserci divesi modi, come zambanoti (Zambana), lavisani (Lavis), trentini (Trento), perginesi (Pergine), e un paio di casi singolari: naveteri (Nave san rocco) e grumaldi (Grumo san Michele).
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prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
Altoadigeo che comunque al momento è solo un centro commerciale a Verona (Adigeo) e non un aggettivo riconosciuto. I siciliani possono anche essere siculi (raro, direi più letterario). I veneti hanno forse il record di aver mantenuto lo stesso nome per millenni, insieme ai liguri, sin dalla remota antichità.
Invece nessuno chiama più latini i laziali E come si chiamano gli abitanti della Basilicata, senza usare lucani?
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