A un certo punto bisognerebbe anche riflettere se abbia senso proteggere a oltranza determinate specie che nel frattempo si sono insediate ed è cambiato il contesto.
Parlando di selvaggina possiamo parlare anche di ittiologia.
Qui l'Airone Cenerino è specie protetta, ma adesso si è insediato al punto che per la fauna ittica è un problema.
Viceversa sappiamo anche che determinati animali che si sono insediati accidentalmente (pesce Gardon) hanno modificato l'ecosistema lacustre in modo non indifferente (e ha contributo alla diminuzione delle Alborelle dal Ceresio ad esempio).
Oppure anche i cinghiali ne combinano di tutti i colori e prima non c'erano da noi (è specie cacciabile).
Inoltre non ho mai capito perché nel bacino del Po è stato introdotto un essere vorace come il pesce Siluro.
Questa divagazione per dire di stare attenti nei progetti di reinserimento di specie estinte, perché se non si fa attenzione poi a pagarne le conseguenze oltre eventualmente all'uomo è anche l'ecosistema preesistente.
Ultima modifica di AbeteBianco; 13/07/2018 alle 17:57
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Il problema è anche e forse soprattutto quello. Il Molise è malinconicamente agli ultimi posti come percentuale di aree protette ma esistono "regolamentazioni" al limite del folle. Uno dei boschi più belli nei pressi di Campobasso è quello che circonda l'area ospedaliera. Non entro nel merito del fatto che sia pure ceduo e che negli ultimi anni stanno tagliando che viene quasi da piangere (si vede bene da sat).
mvai.JPG
Google Maps
Parliamo di zona in cui a seconda dei versanti trovi di tutto, faggi, abeti bianchi, pini, castagni, tutte le querce possibili e via dicendo.
Ebbene in questa zona non solo sono in sovrannumero ma protetti, e coi tagli hanno ancora meno spazio.
Quando vado, per camminare o funghi, li trovo spessissimo. Il sottobosco è sempre più devastato e tutte le zone coltivate attorno sono depredate a tal punto che ho amici che tolgono vigne, perchè è quasi tempo perso. E tutta la strada provinciale che gira attorno al monte è teatro spesso di investimenti, soprattutto di notte. Qualche giorno fa mi ha tranquillamente attraversato la strada a mezzogiorno un bel gruppo di 5 esemplari.
Sono contro la caccia ma andrei di bazooka.
Allego studio relativo alla zona con molte informazioni interessanti sulla specie.
http://www3.provincia.campobasso.it/...D%3D1100/E/pdf
Francamente mi pare assurda l'idea di limitare.
Da quello che ne so il lupo era quasi scomparso in Italia e dai piccoli nuclei tra Abruzzo e Molise, con le leggi speciali, è riuscito a risalire tutto l'Appennino per poi riconquistare da ovest a est le Alpi. Notizia di qualche anno fa i primi incroci con nuclei di Austria Slovenia, indispensabili per il miglioramento genetico anche a causa degli accoppiamenti con cani selvatici.
Gli eccessi da una parte e dall'altra non vanno mai bene. Non si tratta di togliere animali perché non ci vanno a genio, si tratta di tenere in equilibrio l'ecosistema in cui (le nostre foreste non sono quelle selvagge del Borneo) fa parte anche l'uomo.
Molti non si rendono conto che difendere gli animali a oltranza si provoca più danni che benefici, alla biodiversità in primis. Inviato dal mio SM-A310F utilizzando Tapatalk
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
Cinquant'anni fa di lupi ed orsi in Italia praticamente non ce n'erano.
Quando si andava in montagna o nei boschi, si sapeva che, a differenza dell'Africa o della Siberia o del Canada non si poteva imbattersi in nessun grande carnivoro.
L'anno scorso un cercatore di funghi è stato ridotto in fin di vita da un orso a cinque chilometri dal centro di Trento (ed è solo uno dei tanti casi recenti).
Io preferivo prima.
Diverso è il discorso dei cinghiali.
Il problema è nato quando si sono importati gli ecotipi dell'Europa orientale, che si sono riprodotti da noi ed essendo geneticamente più robusti rispetto a quelli nostrani si sono riprodotti in maniera velocissima
Un mio amico ha trovato il suo cane sventrato ed ucciso dai cinghiali, che nella mia zona abbondano fin sulle spiagge (provocano danni ingenti alle coltivazioni).
Di orsi e lupi ,per fortuna neanche l'ombra in collina.
Diverso è il caso dei monti d'Abruzzo, dove i lupi ed anche gli orsi ci sono, ma c'è anche il cane pastore abruzzese, che munito di collare chiodato, tiene testa a tre lupi da solo.
Non capisco perché non lo introducano anche in Trentino.
Parecchi anni fa, aggirandomi da geologo nella foresta pluviale orobica - e costretta a starnazzare vistosamente e vestirmi colorato per non essere impallinata per sbaglio dai locali cacciatori - pensavo ai geologi canadesi che, si diceva, portavano con sé anche il fucile per difendersi dal grizzly... ma anche no! pensavo... ci manca che anche da noi arrivi l'orso!
Nonostante questa premessa, e interiorizzato gradualmente il fatto di poter incontrare in qualsiasi momento un cinghiale incazzoso - mai successo, ma i colleghi hanno parecchio da raccontare in proposito - alla fine l'ho pure visto in distanza, l'orso... bellissimo! si faceva i fatti suoi, mi ha visto, ha girato sui tacchi ed è scomparso.
Insomma, nonostante le premesse, non me la sento di scendere in campo contro l'orso.
In fondo non sono numerosi, hanno un vasto areale, il loro impatto è contenuto.
Per gli allevatori, a parte i rimborsi dopo - che è soluzione dispendiosa e poco efficiente - esistono recinzioni apposite e mezzi per difendere il bestiame. Nel momento in cui si sa che c'è rischio, si provveda. Solo dopo aver preso tutte le misure di difesa passiva, allora secondo me si può gridare "all'orso! all'orso!"
Per i turisti, continuo a pensare che sono tanti, sono troppi in certe aree delle nostre montagne, e soprattutto non sono assolutamente preparati alla montagna.
Manca in media il senso del rispetto per la natura e i suoi spazi, manca la conoscenza della natura in cui ci si vuole immergere per un'"esperienza" emozionante.
Turisti sprovveduti che si avventurano dappertutto nei boschi fuori sentiero... a parte l'orso, ci pensano mai che anche il resto degli animali della foresta possono aver diritto alla loro tranquillità??! Eh, no... agli animali si fanno le foto, i cuccioli si accarezzano se possibile... insomma, il bosco come Gardaland, da prendere, spremere, divertirsi a modo proprio. E l'orso? beh, speriamo di vederlo per farci il selfie... non scherzo, l'altr'anno un qualche ente turismo sulle nostre Alpi aveva diffuso un volantino che raccomandava ai turisti di non cercare di fotografare gli orsi perché era pericoloso... Occorre dirlo? e se poi l'orso in base alla legge sulla privacy si incazza, è lui quello pericoloso?
Gli orsi del turista ecologico e amante della natura sono quelli di Jellistone: bonaccioni, giocherelloni, e se hanno gli orsetti, ancora più belli! Dell'orso reale, del maestoso sovrano dei boschi europei, nessuna traccia.
Poi per caso capita che lo si incontri, e apriti cielo! si scopre improvvisamente che l'orsetto di peluche è un'altra cosa.
Occorre informare, innanzitutto informare. Ed educare ad affrontare l'ambiente naturale, con prudenza e con rispetto. E già così, gran parte del rischio si riduce.
Resta il caso del singolo animale dal comportamento anomalo, quello che aggredisce senza motivo, anzi insegue la vittima attaccando per primo. E lì, vabbè... selezione naturale. Però aspettiamo di trovarlo, il caso così...
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