Qua in Friuli lo sciacallo dorato è ricomparso da qualche anno. Addirittura in pianura (zona più popolata della Regione) sono stati avvistati e monitorati in branco, quindi non singoli esemplari.
È inoltre presente la Lince
L' orso
Il lupo ma in numeri molto piccoli
Non servono sistemi di difesa in quanto si nutrono di fauna (molto abbondante) anche sottoforma di animali morti
Diverso è per le zone delle Alpi ( penso alle Dolomiti) talmente antropizzate e sfruttate da avere pochissima fauna (tipo ungulati) . Ho camminato per giorni in Dolomiti vedendo pochissimi animali anche in zone remote.Qui da me ce n'è talmente tanti che il problema è non investirli in auto, moto, bici appena fuori i centri abitati
È chiaro che se uno sciacallo non trova prede si avventa sul primo gregge disponibile.
È quello che succedeva tanti anni fa anche qua in Carnia e Friuli, quando la montagna era popolata e coltivata. Difatti venivano predati per difesa delle fonti di sussistenza. Ormai è tutto spopolato ed è terreno libero per le specie di ritorno ( come sciacallo, lince e ormai da tanti anni orso)
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Appena uscita.
Lupo. Ancora pecore sbranate - Cronaca - TGR Bolzano
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Non avendo predatori significativi si moltiplicano.
Dissento.
Il motivo per cui un sacco di animali (tra cui anche ardeidi e corvidi) che stanno diventando infestanti e dannosi oggi, fino a pochi decenni fa non erano un problema, anzi erano quasi spariti, è un'altro.
Allora in ogni fattoria c'era un fucile da caccia: la gente sparava ad ogni animale selvatico, non solo per mangiarlo, ma anche semplicemente per cultura, tradizione.
Lasciatelo dire da un produttore biologico: la storia dell'equilibrio non funziona.
Non è che ci produci meno, no, non ci produci niente.
Il mio frutteto è sempre pieno di coccinelle, ma quando gli afidi esplodono, esplodono e fanno danni enormi. Le coccinelle semplicemente ne approfittano (perchè improvvisamente hanno un sacco da mangiare) ed esplodono anche loro di numero. Però non difendono la mia produzione.
Le coccinelle che vediamo su tanti marchi di frutta, per significare che sono loro a difenderla, e non prodotti chimici, sono purissimo marketing; che può solo far presa su una opinione pubblica ormai distante anni luce dalla vita reale.
Anche l'uomo è un predatore, molto significativo. Alla fine siamo rimasti solo noi visto che abbiamo fatto fuori tutti i concorrenti. E, a quanto mi dico, abbiamo iniziato forse a sparare a tutto ciò che si muoveva.
Se finisce la caccia non ci sono più predatori.
Non per questo la natura allora, cioè prima del nostro intervento, viveva in equilibrio, quello è un mito, mi sa.
Il biologico è duro, molto duro. Gli afidi vengono per i fatti loro o sono trasportati/allevati dalle formiche?
L'una e l'altra cosa.
Ci sono le generazioni alate, che possono coprire grandi distanze, e poi le formiche pascolano le generazioni attere sul posto, dando un grosso contributo all'infestazione ma su distanze più ridotte.
Quest'anno ci hanno ancor più limitato l'uso delle piretrine, che comunque su certi afidi non fanno quasi più effetto.
Purtroppo la coltivazione per gli afidi (e tutti gli altri) significa trovare tanto cibo in un'area ridotta, c'è poco da fare, non credo si possano diradare gli alberi mettendo in mezzo altri alberi da frutto attaccati da insetti diversi, i costi diventerebbero insostenibili, credo. E forse non funzionerebbe proprio.
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