...ufffff... ma possibile che in un forum a base scientifica, con utenti che hanno interessi scientifici, occorra sempre specificare che si ricorre a forme e termini linguistici in sé inappropriati perché sembrano attribuire comportamenti consapevoli di tipo umano ai fenomeni naturali, ben sapendo che non lo sono, ma che vengono usati "per rendere l'idea"???... ma a me pare sottinteso. Se scrivo in un registro scientifico, è abbastanza ovvio che sto usando certi termini non perché ci creda alla lettera, ma solo perché sono comodi.
Un "equilibrio" di per sé è qualcosa di instabile e in divenire, quindi soggetto a ricrearsi costantemente in posizione diversa. Altrimenti lo chiamerei stato stabile.
Allora, in contesto in continuo divenire, come quello naturale costituito da molteplici fattori e interazioni, vedo comunque stati istantanei in cui il sistema sussiste, cioè i vari fattori trovano modo di incastrarsi adeguatamente perché ciò avvenga, anziché portare tutto alla distruzione istantanea (cosa quest'ultima che di fatto non si è ancora verificata, per quello che possiamo sapere). Ecco, in questo senso intendo che il sistema naturale "si regola", cioè si assesta continuamente in interazioni che concorrono al suo mantenimento - "equilibrio" - anziché farlo collassare.
Ovviamente fra il collassare e il cristallizzarsi in un'immobile continuità ci sono infinite sfumature, infiniti assestamenti intermedi, e il tutto va avanti spostandosi sempre verso soluzioni diverse atte a farlo continuare. Cioè "si regola".
I dinosauri si sono estinti. Le loro nicchie ecologiche sono state occupate da altre specie, che avevano le caratteristiche giuste per occuparle alle condizioni in cui esse erano cambiate (ammettendo che ci siano stati cambiamenti ambientali legati a questa estinzione).
Di per sé, quindi, il fato che delle specie scompaiono, e che degli habitat mutino, è assolutamente la norma in natura. Estinto il lupo, qualcun altro provvederà a svolgere il suo ruolo.
Il problema è che l'Uomo ha la tendenza a pensarsi come il "sostituto" per eccellenza. Eliminato il lupo, lo sostituisce abbattendo gli ungulati; eliminati gli ungulati che brucano il bosco, crea i peluche di cerbiatto e i bamby di cartone per sopperire al ruolo emozionale che hanno questi animali... e via così... con a monte il postulato che l'unico che non solo non si estingue, ma soprattutto non muta mai le sue relazioni col contesto, o se le muta lo fa secondo quello che decide lui, è lui, il vincente Homo sapiens.
Non è così. E' bastato un meno-che-unicellulare del ca**o a dimostrare che anche noi facciamo parte dell'insieme, e l'insieme può farci cambiare abitudini e conquiste date per scontate.
Preferisco non sperimentare cosa potrebbe accadere eliminando un po' di specie che non si capisce a cosa servano, importandone per sbaglio un tot di invasive, modificando ad minchiam i microclimi locali o a scala planetaria etc. etc. Preferisco non sperimentarlo.
Intanto, mi tengo il capriolo che attraversa la strada - e rallento in quei tratti a rischio - e il lupo che so che gira nella valle, ma tanto non l'ho mai incontrato quindi forse è vero che si fa i fatti suoi, appena può. E tollero persino quegli accidenti di cani da pastore che sconfinano e mi rendono pericoloso il lavoro...
Ni, temo però che il lupo non possa essere la soluzione alla sovrappopolazione di ungulati, perlomeno non la soluzione attuale, magari nel lungo/lunghissimo periodo sarà possibile, ma ora non è così. Bisogna anche dire che il lupo è essenzialmente un carnivoro opportunista e con abitudini decisamente "plastiche", pur essendo specializzato nel predare gli ungulati se riesce a soddisfare le proprie esigenze alimentari con prede meno problematiche di un cinghiale o di un cervo, probabilmente lo farà, se si vuole evitare che torni ad essere un efficiente predatore di agnelli bisogna rendergli molto scomodo predarli e bisognerebbe anche impedirgli di trovare sul territorio altre fonti di cibo "improprie"...
Sì, questo lo davo un po' per scontato. Cioè, al di sopra di una certa quota, un agnello incustodito è un agnello morto. Fa parte del funzionamento del sistema-natura. E' affare dell'allevatore mettere le dovute protezioni. Idem per le fonti di cibo "improprie" tipo accumuli di scarti antropici.
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