La interazione lineare e logica l'avevi scritta tu, io l'ho semplicemente citata.
Sui bisnonni, che tu hai usato per parlare d'altro, io intendevo che non è facile tirare fuori da vivere in montagna (ma neanche in pianura) a colpi di piccone, scure e zappa, produrre beni edibili e difendere la propria famiglia dalla fame e dalle bestie feroci, creare una economia prospera e protetta, dove poi cresceranno generazioni di intellettuali.
Naturalmente sono stati commessi errori, si sono creati effetti collaterali dannosi. Ma vediamoli nel dettaglio questi effetti dannosi, soppesiamo i pro e contro con animo aperto ed oggettivo.
Non facciamo un bel falò di tutto ciò che è stato costruito, e di cui anche noi ci siamo nutriti.
Ultima modifica di alnus; 09/04/2023 alle 15:40
Se in un determinato contesto gli effettivi sono troppi la specie va regolata su base scientifica moderna come si fa da decenni in tutte le zone alpine e con tutte le specie che ne necessitano, si chiama caccia che fa parte dell'uomo da millenni.
Si potrebbe iniziare a togliere lo status di specie protetta a livello assoluto e scendere a semiprotetto e decidere un contingente (es. lo è già lo stambecco in Svizzera, Austria, Slovenia, nessuno su questo ha mai fatto polemica. Persino lo stesso orso in Slovenia viene già regolato). Le linci teniamole pure protette o molte altre in via di estinzione ci mancherebbe, ma con lupo ed orso insomma nelle Alpi iniziamo ad avere grossi problemi.
L'attività del lupo è semplicemente incompatibile con le esigenze agricole, il potenziamento della protezione delle greggi funziona solo se i lupi sono pochi e le risorse da mettere in campo sono onerose e dipende il tipo di agricoltura (per non parlare dei rimborsi dei danni).
100 orsi in quella zona del Trentino, viste le sue esigenze direi che sono tanti e forse di situazione sfuggita al controllo, non parliamo di un capriolo, è inevitabile che prima o poi ci siano anche lì conflitti con le attività umane anche se in primis secondo me è il lupo ad essere più facilmente problematico.
La questione delle regolazioni è indipendente dal inserimento o meno di sentieri protetti, si potrà lavorare in prospettiva ma non si potrà neanche far diventare l'interno arco alpino una zona vietata all'uomo... non vedo quanto puoi risolvere. Poi ogni contesto è il suo, non puoi prendere 1 a 1 l'Abruzzo per dire che nelle Alpi sono limitati, ci sono anche caratteristiche diverse (in Svezia allora cosa sarebbero?).
Ricordo appunto che in Svezia dove ci sono poche centinaia di lupi su un territorio vastissimo hanno comunque problemi di convivenza, ed anche nelle zone alpine in anni recenti si sta assistendo ad un escalation.
Per quanto riguarda gli sforzi profusi, sono decenni che già si è provato molto in generale nelle alpi, parlo del lupo ma ancora non c'è una soluzione sostenibile se non quella di intervenire quando i buoi sono fuori dalla stalla.
I primi a causare danni sono i sostenitori della linea di protezione assoluta di lupo ed orso che non capiscono che in questo modo si mette davanti il singolo individuo alla specie impedendo anche la convivenza con l'uomo per via di un espansione fuori controllo. Allora si trovi almeno una giusta via di mezzo come dicevo, senza nessun tabù.
Non è neanche questione di egoismo o di altri idealismi, l'uomo in montagna ha i suoi insediamenti da millenni ed è giusto che lì resti.
È troppo comodo pontificare da un grattacielo in città, ma non deve proprio esistere che la gente di montagna arrivi al punto di abbandonare le sue attività e sia ostaggio di questi diktat e ragionamenti rigidi imposti prevalentemente dai centri urbani.
Ultima modifica di AbeteBianco; 10/04/2023 alle 08:39
Stazione Davis Vantage Pro 2
Il mio piccolo frutteto biologico, che coltivo personalmente e con pochi mezzi, confina con un grande erbaio, anch'esso biologico. Quest'ultimo, per essere bio, è intercalato da tanti filari di alberi ed arbusti, piantati con lo scopo di ospitare nidi di piccoli uccelli insettivori ed anche insetti utili. Sugli uccelli posso dire (lo posso dire perchè sono l'unico che è sempre qua a lavorare) che gli unici nidi sono di qualche gazza. Le gazze e le ghiandaie sono sempre più numerose e tra l'altro distruggono gli eventuali nidi di insettivori, che comunque non ci sono. Inoltre gli insetti più favoriti dalle siepi (che adesso sono veri filari arborei) sono afidi e cimici che, manco a dirlo, massacrano il mio lavoro di frutticoltore bio.
Un piccolo esempio di progetto di ecosistema.
In medicina invece quello è un ragionamento che si fa spesso. Prendiamo ad esempio un paziente con un tumore che sta avanzando (il tumore, in questo esempio, è assimilabile al GW: è prevedibile dove si andrà a parare e i ritmi con cui evolverà, e anche i cambiamenti che determinerà), è inevitabile che in un simile contesto gli obiettivi terapeutici precedenti per patologie concomitanti (magari il paziente era già diabetico, iperteso, ecc) saranno necessariamente da ricalcolare alla luce del nuovo fatto.
Con quella frase non volevo intendere che non si doveva intervenire, quanto piuttosto mi domandavo se si erano presi in considerazione questi cambiamenti di cui si era consci già all'epoca o si è agito indipendentemente da essi.
Vorrei anche vedere studi in proposito, sugli effettivi risultati. Purtroppo indizi per via indiretta sono appunto solo tali, indizi, quindi prima di parlare di benefici sull'ecosistema a seguito della reintroduzione dell'orso mi piacerebbe vedere studi concreti.
Ma non hanno sbagliato una fava, i laureati.
I redattori del progetto Life Ursus non hanno errori.
Si legge nei quotidiani degli ultimi giorni l'elenco delle contromisure mai attuate da parte della giunta provinciale.
Indovina chi governa da più di un mandato fra l'altro??
Neanche a dirlo sto.
E le divagazioni sui bisnonni le faccio collimare qui, sul rimando a chi ha sbagliato: ci sono nomi e cognomi di tesserati a quel partito lì..
Poi la linearità diretta delle correlazioni in un ecosistema come il mio che vedo dalla finestra l'ho fatta per esemplificare a chi ha la vista mare le infinite correlazioni in un habitat come questo.
Ovviamente non è tutto così patente e facile da correlare.
Facevo un altro esempio, già più spurio, che riguardava lammerda d'orso prediletta da certi insetti prediletti dai picchi i quali prediligono poi anche il bostrico che attualmente ha raggiunto i kmq di devastazione di Vaia..
o sto male, o posto male. O ho riposto male le fiducie nella civiltà umana, Uma Thurman capirebbe. O posto male o post-pandemia la fiducia nella scienza s'è persa come Andrea di De André che non sa tornare. Uma salvaci tu. Una firma che è un quasi haiku.
Sui siti di MUSE e Naturwissenschafltiches Museum di Bolzano c'è materiale didattico e pubblicazioni scientifiche a riguardo. Suggerisco un salto. Io ci sono stato con una scolaresca 2 settimane fa al MUSE e riporto da quel che ho visto lì le ultime info.
Piuttosto che discutere comunque dell'orso, @abetebianco ha sollevato il punto del lupo. Mooooooolto più problematico per l'economia montana fondata sul maso chiuso, qui.
Inoltre il comportamento del lupo in un contesto di Alpi antropizzate è estremamente imbizzarrito: la cacciagione messa lì a disposizione manda molti esemplari in una forma d'isteria per cui l'obiettivo è il puro gusto di sgolare, letteralmente, le sanguinolente prede.
Qui c'è un contadino che, sebbene sia il più ricco d'Europa, ha comunque buttato soldi per un capo di bestiame decapitato da un aggressione di un paio di lupi....
o sto male, o posto male. O ho riposto male le fiducie nella civiltà umana, Uma Thurman capirebbe. O posto male o post-pandemia la fiducia nella scienza s'è persa come Andrea di De André che non sa tornare. Uma salvaci tu. Una firma che è un quasi haiku.
E finalmente qualcuno che rammenta quello che in questi giorni non ho avuto tempo di scrivere:quanti episodi di sbranamento da rottweiler o altra bestiola simile si contano sui giornali? e spesso delle stesse persone di famiglia, che conoscevano e li conoscevano bene.
Voglio vedere qualcuno che scenda in piazza a chiedere che si vieti la loro importazione e riproduzione, e si taglino le palle a tutti quelli già esistenti. Abbatteli no, però che se ne impedisca la continuazione della razza, e punto.
No, questo non lo dice mai nessuno...
Con me sfondi una porta aperta,sempre avuto un certo timore dei cani,da ragazzo giravo con un camioncino per consegne,e spiace dirlo ma avevo sempre armi bianche dentro il camion,spranghe roncola e coltelli,che per fortuna non sono ma stato costretto ad usare se non in modo dissuasivo diverse volte,quando andavo a fare consegne in case isolate nelle campagne.Anche adesso quando vado a correre in campagna(è anche in bici come andrò stamattina per le pinete)porto sempre un coltello,che quando mi verra' un coccolone in giro se non sara' quello definitivo mi costera' una denuncia,ma non sono disposto a farmi maciullare senza almeno provare a reagire.Poche settimane fa sono andato ad aiutare un ex collega a fare un lavoro a casa,il suo rottweiler ci seguiva di continuo ,sempre dietro le spalle,ma non c'è stato verso di convincerlo a legarlo temporaneamente.Tra l' altro ha appena avuto un bambino,io non sarei tranquillo gli ho detto,occhio al piccolo nella culla!(non e' quindi boomer visto che ha 30 anni,😀.Con questo io sono pieno di animali a casa,compresi due pastori australiani, razza giocosa e mansueta,ma pur sempre cani di 30 kg .,che provvedo a chiudere ogni volte che qualcuno entra nel cortile di casa,almeno fino a quando non subentra una certa confidenza.
Parliamo della cacca di orso: di queste strategie di lotta biologica, visto che all'università ho dato 5 esami di entomologia, tra cui proprio quello di Lotta Biologica col povero Giorgio Celli, visto che sono agricoltore bio e tutti i giorni devo fare affidamento economico proprio su queste strategie, posso parlare (ma potrei parlare comunque). Esse funzionano solo nel mantenimento, molto precario, di una specie di regime di scarse oscillazioni numeriche (che io comunque non chiamerò mai equilibrio, con buona pace di Alexeia). Quando un fattore esterno straordinario interviene, tali strategie perdono completamente efficacia (e quindi nel mio caso in sostanza non ne hanno). Vaia è stato un fattore esterno, e di tale sproporzione, che i picchi sicuramente non possono in alcun caso contenere l'esplosione numerica del bostrico. Ho riportato poco fa anche l'esempio dei filari arborei negli erbai bio: anche lì io posso constatare ogni giorno sul campo l'inefficacia delle dette strategie. Il mio vicino (produttore di Parmigiano Reggiano) subisce come me perdite di produzione ingenti, ma i prezzi del bio sono tali, che gli conviene comunque, almeno per un po' (e qui osservo che è solo una risibile minoranza della popolazione mondiale a poterseli permettere, quindi l'aggettivo "sostenibile" sempre accoppiato a "biologico" è a livello planetario una grossa bugia).
Sul fatto delle contromisure mai attuate, a parte che i quotidiani sono notoriamente la fonte meno scientifica che ci sia, anche ammesso (e personalmente non concesso) che in Abruzzo siano più bravi, avrebbero dovuto forse interdire tutte le Dolomiti agli escursionisti, o ai residenti che fanno allenamento dietro casa (caso attuale)? Perchè gli orsi ed i lupi, come detto da altri, fanno decine di chilometri tutti i giorni. A me sembra più probabile che, essendo l'orso marsicano una razza diversa (e più piccola, che non guasta) da quella centroeuropea, sia casualmente anche meno aggressivo verso l'uomo.
Infine vorrei brevemente commentare le parole che hai scritto (pag 47) sul ragazzo ucciso l'altro ieri. Hai scritto che voleva allenarsi per essere un figurino nei selfie e che quindi è stato "bocciato" in educazione ambientale. Ti rendi conto di aver scritto che in Trentino non si può correre nelle strade "fittamente boscose"?... Hai usato un tale disprezzo per uno che è stato ammazzato semplicemente perchè correva dietro casa, un disprezzo che si commenta da solo!
Ultima modifica di alnus; 10/04/2023 alle 14:18
ma su che base dici che sono troppi? perché uno che fa trail running viene sbranato? ma di che parliamo?
perché una pecora viene sbranata da un lupo?
visto che parli di insediamenti che sono lì da millenni, gli stessi insediamenti ci hanno sempre convissuto con queste cose.
ora si grida allo scandalo se un animale uccide l'uomo, fino ad un centinaio di anni fa era normalissimo. il punto sta semplicemente lì, perché l'orso non crea nessun problema se non attaccare (e non per fame ma per difesa nel 99% delle volte).
concordo sul fatto che se sono troppi vanno regolati, nessuno grida allo scandalo per i camosci perché sono talmente tanti che la caccia per regolarli passa in secondo piano, qui si parla di sterminio...... se sono 100 esemplari, regolarli significa portarli all'estinzione.
in Slovenia lo fanno ma parliamo di più di 1000 orsi, su una nazione non così vasta... se consideriamo il territorio in cui sono è addirittura piccola.
il punto è che non si può pretendere che se vai nei boschi da solo non ti possa succedere niente, il problema è che si vuole la sicurezza estrema qualsiasi cosa si faccia.
STAI A CASA se hai paura che un orso ti sbrani. rinnovo, parliamo di episodi che si contano sulle dita di una mano.
capirei se si trattasse di eserciti di orsi con la bocca insanguinata che vanno a sterminare gli asili... ma parlare di sterminio per un incidente è, al solito, una boiata pazzesca.
in Svezia hanno problemi di convivenza... ti svelo un segreto: qualsiasi convivenza crea problemi, anche con la morosa.
bisogna gestirli e affrontarli, non necessariamente sterminando tutto. gli strumenti (a partire dal nostro poderoso intelletto) li abbiamo, si può fare di tutto. tipo tracciare ogni esemplare, mettergli un chip e creare un'app con la posizione in real time. una boiata che mi viene in mente su due piedi.
altrimenti si creano delle riserve dove se si vuole entrare lo si fa con qualcuno di specializzato (ehi, negli States ci sono anche laddove non ci sono gli orsi e i lupi), sentieri off limits e qualsiasi cosa utile che non sia lo sterminio.
nessuno dice che dobbiamo essere succubi di un numero spropositato di lupi ed orsi, ma se permetti girano i co...oni quando il solito boomer se ne esce con: si stava meglio quando li avevamo sterminati.
è di una ignoranza pazzesca.
bisogna convivere, è giusto eticamente e biologicamente. sterminare è sbagliato, sotto qualsiasi aspetto.
ma d'altronde questo facciamo: quando abbiamo paura, sterminiamo.
non sono contrario al controllo del numero per mezzo della caccia. questo però quando il problema è OGGETTIVO, non che "oddio uno che correva da solo in mezzo ai boschi (magari con le cuffiette con la musica a palla..) è stato sbranato quindi sterminiamoli".
parliamo di 100 orsi su territori di fatto vasti, se così non fosse questi incidenti sarebbero all'ordine del giorno, non 3 all'anno di cui uno finisce male.
Si vis pacem, para bellum.
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